inaugurazione 11 maggio dalle ore 18 fino alle 23. Takagi Masakatsu & Saeko Takagi.

In mostra due artisti giapponesi visti nella mostra (Neo-Baroque!) in occasione dell’apertura della nuova sede della galleria.

 Dopo il grande successo di Neo-Baroque! la mostra di inaugurazione dell'attività di Byblos Art Gallery - che interpretando l'esuberanza contemporanea è riuscita a cogliere una vera e propria tendenza del gusto - la Galleria prosegue la sua stagione espositiva con la mostra dal titolo "Takagi".

L'11 Maggio Byblos Art Gallery presenta la prima personale organizzata in Italia dalla coppia di artisti giapponesi Saeko & Masakatsu Takagi, i quali si stanno imponendo dopo i loro successi a Londra e New York, sulla scena internazionale. Saranno in mostra una ventina di dipinti e una serie di video animazioni in digitale.

Saeko & Masakatsu Takagi hanno dato vita, attraverso la loro collaborazione artistica, a dei video di grande potenza poetica caratterizzati dalla straordinaria fusione di immagini fiabesche e musica.
I soggetti e i colori delle opere, in cui molto forte è il legame con la cultura giapponese, si ispirano prevalentemente alla natura: alberi, piante, foreste incantate, tropicali arabeschi e volti umani popolano i loro lavori in cui l'uso del colore intenso e brillante insieme alle linee arcuate ed elaborate contribuiscono a creare un'arte in cui la ricercatezza dei particolari

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Inaugurazione: Sabato 20 maggio 2006 dalle ore 18.30, 21 maggio, 24 settembre 2006.

Artisti: Guido Bagini, Paola De Pietri, Gianluca Di Pasquale, Stefan Ettlingers, Andrea Galvani, Marco Neri, Matthias Meyer, Sara Rossi, Paolo Vaccari

Villa Noris, l'edificio di impianto cinquecentesco che ospita la seconda sede della galleria nella campagna veronese, fa da scenario all'esposizione di un gruppo selezionato di giovani artisti, accomunati, nelle loro rappresentazioni, da elementi architettonici o paesaggistici.

Le loro opere sottindendono, al tempo stesso, assenza e presenza dell'osservatore, variando dalla pittura alla fotografia, dalla figurazione all'astrazione. Ogni artista sermbra individuare o rappresentare una forma psichica "intuibile" più che l'oggettiva realtà delle cose.




Data inizio: 15-05-2006
Data fine: 24-05-2006
Orario: Aperto sabato e domenica dalle 15.30 alle 19.30
Luogo: Villa Noris
Indirizzo: Via Conti Noris 6 - Villafontana di Bovolone
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L’esposizione, curata da Gemma De Angelis Testa (Presidente di ACACIA) e Sergio Risaliti (Direttore di Quarter, Firenze), affronta il tema universale e senza tempo del dolore e della sua rappresentazione nelle opere degli artisti contemporanei: un progetto dedicato alla condizione umana oggi.

Artisti affermati, a confronto con giovani emergenti: Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Peter Fischli & David Weiss, Marlene Dumas, Carlos Garaicoa, Kendel Geers, Felix Gonzalez Torres, Mona Hatoum, Damien Hirst, Alfredo Jaar, Kcho, William Kentridge, Anselm Kiefer, Ingar Krauss, Marcello Maloberti, Margherita Manzelli, Shirin Neshat, Tony Oursler, Adrian Paci, Miguel Angel Rios, Pipilotti Rist, Michal Rovner, Andres Serrano, Hiroshi Sugimoto, Armando Testa, Marcella Vanzo, Francesco Vezzoli, Bill Viola, Sislej Xhafa, Mark Wallinger, Chen Zen.

Il titolo, "Ecce Uomo", è stato scelto perchè richiama una riflessione sulla tradizione iconografica dell’Ecce Homo trasposto nella contemporaneità, senza per questo dissociarsi dalla potenza evocativa del significato originario. Il compito di mostrare il corpo dolorante degli uomini è affidato allo sguardo lucido dell’artista e alla sua capacità di cogliere e mettere in evidenza gli aspetti più schiaccianti della realtà ... la rappresentazione del dolore mentale, che ognuno ricollega alla propria relazione con la vita, alla propria linea d’ombra, della quale si fa portatore l’artista.




Data inizio: 23-03-2006
Data fine: 21-05-2006
Luogo: Milano, Spazio Oberdan
Link: http://www.provincia.milano.it/oberdan
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All’interno della più ampia rassegna nazionale “Le vie italiane di Mozart”, anche Verona celebra i 250 anni dalla nascita del musicista di Salisburgo.

La Biblioteca Civica di Verona, in collaborazione con il Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” e l’Accademia Filarmonica di Verona, apre  presso la Protomoteca della Biblioteca stessa, la mostra Qui comincia il balordo italiano! Mozart e l’ambiente musicale veronese”: il percorso dell’esposizione, curata da Michele Magnabosco, illustrerà lo scenario culturale e musicale che Mozart incontrò durante i suoi soggiorni veronesi tra il 1769 e il 1773.

Saranno esposti per la prima volta alcuni rari materiali musicali custoditi dalla Biblioteca Civica; tra questi alcuni preziosi spartiti dell’epoca e libretti di opere, quali Ruggiero, cui lo stesso Mozart assistette in occasione di una sua visita.

Tra i documenti esposti sarà possibile apprezzare anche il registro manoscritto dell’Accademia Filarmonica, dove si rammenta il concerto tenuto da Mozart, allora dodicenne, alla Sala Maffeiana; degni di nota anche gli spartiti a stampa e manoscritti del Conservatorio “E. F. Dall’Abaco”, tra questi i Concerti a più istromenti di Maximilian Joseph di Baviera, esemplare unico al mondo.





Data inizio: 27-04-2006
Data fine: 02-06-2006
Luogo: Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona
Indirizzo: Via Cappello, 43 37121 Verona
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Telefono: Tel. 045 8079710
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In mostra l’ultimo ciclo di lavori di Luisa Raffaelli sulle metamorfosi che pur risultando perfettamente al passo coi tempi, finisce per essere assolutamente originale e unico grazie anche all’uso del bianco e nero.

La Raffaelli ha il raro merito di restituire all’immagine tecnologica un’atmosfera letteraria, un gusto antico da libro di mitologie, miracoli e metamorfosi.

L’artista attraversa, vive e sposa il tempo del tutto-è-possibile, di internet, dell’immaginario globalizzato, ma lo carica di pathos grazie a un percorso attento nel passato, ad un amore forte e deciso per la citazione colta e sottile, per quei fantasmagorici voli pindarici possibili forse solo quando le sollecitazioni erano affidate alle parole e a film senza effetti speciali. Catalogo a cura di Maurizio Sciaccaluga




Data inizio: 18-04-2006
Data fine: 20-05-2006
Orario: : da Ma. a Sa. 15.30-19.30 lunedì e festivi su app
Luogo: LA GIARINA
Indirizzo: Via Interrato dell’Acqua Morta 82
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sabato 8 aprile alle ore 16.30
Si inaugura, in anteprima nazionale.

La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia in collaborazione con il Musée Historique de Lausanne e l’Istituto Svizzero di Roma, che ne conserva il cospicuo fondo fotografico, presenta un’originale selezione di lavori, più di centocinquanta immagini, della fotografa losannese Germaine Martin (1892-1971), rappresentante della fotografia svizzera sviluppatasi nel corso della guerra, e tra i maggiori “creatori della modernità”. La mostra padovana si articola in quattro tematiche che riflettono i diversi tipi di approccio di questa grande fotografa svizzera.

Biglietto cumulativo con la mostra “Prima Luce. Fotografie da Edward Weston a Mario Giacomelli”:3 € (intero); 2 € (ridottto). 




Data inizio: 08-04-2006
Data fine: 04-06-2006
Orario: da martedì a domenica 10.00-13.00/15.00-18.00. Chiuso il lunedì
Luogo: Padova Museo Civico di Piazza del Santo
Indirizzo: Padova
Telefono: 0498751105
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Si inaugura sabato 8 aprile alle ore 12.30 nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni la mostra fotografica “Calcio, Lingua Universale”.

In occasione dell’evento sportivo più famoso, la Coppa del Mondo di Calcio, l’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport, l’Istituto di Cultura Italo – Tedesco, il Goethe Institute e l’agenzia fotografica Magnum, presenta una mostra fotografica interamente dedicata al mondo del calcio. Il tema centrale della mostra è l´uomo: indipendentemente dall´età, dalle origini o dalla posizione sociale che occupa, egli cede al fascino del pallone. Il calcio unisce ed entusiasma ovunque nel mondo. Sarà possibile ammirare le foto che maestri come Cartier-Bresson, Abbas, Parr e tanti altri hanno dedicato al mondo del pallone: immagini in bianco e nero e a colori, nelle quali il calcio assume in sintesi un ruolo ben più significativo del suo primario valore di gioco: esso diventa una sorta di idioma universalmente compreso.

Ingresso libero




Data inizio: 08-04-2006
Data fine: 14-05-2006
Orario: da lunedì a domenica 9.00-18.00
Luogo: Padova - Cortile Pensile di Palazzo Moroni
Indirizzo: Centro Nazionale di Fotografia. Via Isidoro Wiel 17 – 35127 Padova
Link: http://cnf.padovanet.it
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Telefono: 0498721598 - 049 8722531
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Si inaugura sabato 8 aprile alle ore 19.00.
Fotografie da Edward Weston a Mario Giacomelli.

La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta una serie di splendidi originali reperiti in giro per il mondo nel corso di molti anni e realizzati da alcuni dei più grandi maestri tra gli anni trenta e il duemila. Nucleo centrale dell’esposizione è la luce come fenomeno estetico assoluto.

Tra gli autori presenti alcuni sono entrati a pieno titolo nella storia di questo rivoluzionario mezzo di comunicazione di massa ma anche di rinnovata espressione artistica: Edward Weston, Minor White, Barbara Morgan, Luigi Veronesi, Giuseppe Cavalli, Paul Caponigro, Mario Giacomelli, Robert Doisneau, Edouard Boubat, Ralph Gibson, e molti altri.

Tra i capolavori in mostra sono da menzionare, tra gli altri, i fotogrammi di Luigi Veronesi, il famoso “Mushroom” realizzato nel 1931 da Edward Weston; una rarissima immagine di Ferruccio Leiss della fine degli anni ’40; i fotomontaggi costruttivisti di Barbara Morgan; le ricerche sulla “luce” nella Valle della Morte di Mroczynski; e la prima stampa di “Rifabbricarmi il mio mondo, i ricordi di un bambino nato nel 1925” di Mario Giacomelli.

Biglietto cumulativo con la mostra “Germaine Martin. Photographies”: 3 € (intero); 2 € (ridotto).




Data inizio: 09-04-2006
Data fine: 21-05-2006
Orario: da martedì a domenica 10.00-13.00/15.00-18.00.
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Si inaugura sabato 8 aprile 2006, alle ore 11.00.

Le fotografie in mostra, realizzate da alcuni dei più grandi fotografi, tra cui Elliott Erwitt, Francesco Zizola, Abbas, John Vink, Chris Steele-Perkins, Harry Gruyaert, Leonard Freed e molti altri.

La rassegna, di carattere didattico, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia e il Liceo Classico “Tito Livio”, in collaborazione con l’Associazione “Fratelli dell’uomo” (Milano), è costituita da una ventina di foto in bianco e nero di grande formato, realizzate da alcuni dei più grandi maestri del ventesimo secolo. La mostra vuole mettere in evidenza l’enorme disparità tra Nord e Sud del Mondo circa le modalità di accesso e di consumo dell’acqua e si propone di raccontare il segreto più intimo di questo elemento, la sua straordinarietà, la sua forza e la disperazione connessa alla sua mancanza.

Ingresso libero.
Chiuso dal 10 al 17 aprile per le vacanze pasquali; il 25 aprile e il 1 maggio.




Data inizio: 08-04-2006
Data fine: 13-05-2006
Orario: da lunedì a venerdì 9.00 – 17.00; sabato 9.00 – 13.00. Chiuso la domenica
Luogo: Padova - Aula Magna Liceo Classico Tito Livio
Indirizzo: Riviera Tito Livio 9
Link: http://cnf.padovanet.it
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Telefono: 049 8721598 - 049 8722531
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Padova Aprile Fotografia torna dall’8 aprile al 4 giugno a colmare di immagini e suggestioni una sequenza di spazi storici in tutta la città.

Il tema che i curatori, Alessandra De Lucia e Enrico Gusella, hanno individuato per questa nuova edizione è quello delle “Visioni quotidiane”. Ad essere raccontata dall’obiettivo di fotografi “storici” e contemporanei è infatti la quotidianità dell’uomo, singolo e specie, alle prese con lavoro, sogni e relazioni, con lo sport e l’ambiente, un uomo che riflette sulla propria immagine o che cattura, trasforma o semplicemente indaga l’immagine del mondo che lo circonda e, qualche volta, lo sovrasta. Cinque le mostre proposte (quasi tutte “prime” nazionali) nella rassegna organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova, e ospitata in sedi storiche come il Museo Civico di Piazza del Santo, il Palazzo del Monte di Pietà, il Cortile Pensile di Palazzo Moroni e un altro luogo il Sottopasso della Stua, reso consueto agli appassionati di fotografia da anni di attività espositiva.

Per ricevere maggiori informazioni
Centro Nazionale di Fotografia tel. / fax 049 8721598; tel. 049 8722531;
info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
UFFICIO STAMPA: STUDIO ESSECI
Via San Mattia, 16, 35121 PADOVA




Data inizio: 08-04-2006
Data fine: 04-06-2006
Luogo: Padova centro città
Indirizzo: luoghi vari
Allegato: arton2991_200x151.jpg
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Mantegna torna a vivere nella sua Casa mantovana. Dal 26 febbraio al 4 giugno, Andrea Mantegna sarà il protagonista di un’ampia esposizione, allestita nella sua Casa.

Documenti autografi, libri, sculture e dipinti degli anni mantegneschi sono concessi per questa mostra da musei italiani e stranieri. L’obiettivo che essa si pone è di illustrare il profilo artistico di Andrea Mantegna durante i quasi cinquant’anni della sua attività a Mantova al servizio dei Gonzaga, di far rivivere la vita della Corte, le figure dei committenti e dei letterati, assieme alla cultura nel marchesato mantovano negli anni della permanenza del Mantegna (1460-1506).

Un’importante sezione dell’ampia rassegna è riservata alla presentazione, questa volta ricorrendo a riproposizioni virtuali di straordinaria efficacia, di una serie di capolavori del Mantegna che neppure nell’anno del Centenario potranno tornare a Mantova: i Trionfi di Cesare pensati per il Palazzo di San Sebastiano a Mantova ed oggi ad Hampton Court, lo Studiolo e la Grotta di Isabella d’Este, e, proposta assolutamente inedita, la chiesa in cui era collocata la pala della Madonna della Vittoria (oggi al Louvre), unica opera del maestro esposta ai fedeli mantovani fino agli inizi dell’Ottocento. Ampio spazio sarà riservato anche alla Camera Dipinta detta degli Sposi del castello di San Giorgio che il visitatore della mostra avrà modo prima

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