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Sabato 5 aprile 2014  ore 16.00, Cinema Kappadue 
Proiezione speciale in prima visione
“La febbre dell’oro” regia di Charlie Chaplin
Con Charlie Chaplin, Georgia Hale, Mack Swain
Versione restaurata dalla Cineteca di Bologna

Biglietto a prezzo speciale: intero 5,00 euro; ridotto 4, 00 euro.

 

“A parte tutto - a parte gli abiti buffi, i baffetti e gli scarponi - volevo produrre qualcosa che commuovesse la gente. Cercavo l’atmosfera dell’Alaska con una storia d’amore dolce, poetica, eppure comica. Volevo che il pubblico piangesse e ridesse”.

Così annota nelle sue memorie Charlie Chaplin, a proposito de “La febbre dell’oro(“The Gold Rush”), film muto da lui scritto, girato e interpretato nel 1925, che non solo è la sua opera più ambiziosa, ma anche la commedia più lunga e costosa, fino a quel momento, di tutta la storia del cinema.

Il film approda ora nelle sale nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, da tempo impegnata in un’operazione di “rinnovamento” di quei film che si possono considerare vere e proprie pietre miliari del grande schermo.

In collaborazione con I martedì del festival, il film è in programma al cinema Kappadue sabato 5 aprile in un appuntamento destinato agli spettatori di ogni età, in particolare alle famiglie. Anche per questo è stato previsto il prezzo speciale di 5,00 euro per il biglietto intero e 4,00 euro per il ridotto.

Definito da Michelangelo Antonioni “uno dei film più belli che il cinema ci abbia mai dato, un’opera di poesia e come tale compiuta in sé e perfetta”, La febbre dell’oro trae spunto da alcune diapositive stereoscopiche di vedute dell’Alaska, mostrate da Douglas Fairbanks all’amico Charlie Chaplin, che subito vi costruì attorno un intreccio delicato e profondo. Prende così forma nel film, attraverso le peripezie del vagabondo Charlot (Chaplin) e del suo compare Big Jim (Mack Swaim), il grande sogno americano, la corsa all’oro che a fine Ottocento poteva rappresentare, se coronata dal successo, il riscatto dell’essere umano da una vita di stenti e umiliazioni.

Alla solitudine dell’uomo, qui si accompagna l’ostilità della natura e l’infelicità amorosa: elementi in perfetto equilibrio tra loro, che contribuiscono a formare un vero e proprio capolavoro. Alcune sequenze de “La febbre dell’oro sono entrate nella storia del cinema e sono state riprese in altri film: quella in cui Charlot, divorato dalla fame, mangia uno scarpone con tanto di lacci, o quella della danza dei panini.

Il film fa parte degli appuntamenti ufficiali pensati per il centenario del personaggio di Charlot, che comparve per la prima volta il 7 febbraio 1914 nella comica “Kid Auto Races at Venicedi Henry Lehrman che, sempre in versione restaurata, viene presentato assieme al film.

Musiche originali di Charles Chaplin, restaurate e dirette da Timothy Brock ed eseguite dall’Orchestra Città Aperta.

 

Biglietti: intero 5.00 euro, ridotto 4,00 euro.

Proiezione alle ore 16.00 al Cinema Kappadue, via Rosmini 1.

 

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