BALLATA_DI_UOMINI_E_CANI
dal  4 al 9 marzo  2014  Teatro Nuovo
di e con Marco Paolini
dedicata a Jack London
musiche originali composte ed eseguite da Lorenzo Monguzzi con Angelo Baselli e Gianluca Casadei
Rassegna il Grande Teatro
 

chitarra e voce Lorenzo Monguzzi
clarinetto Angelo Baselli
fisarmonica Gianluca Casadei
consulenza e concertazione musicale Stefano Nanni
animazione video di Simone Massi
disegno luci Daniele Savi e Michele Mescalchin
consolle audio Gabriele Turra
consolle luci Michele Mescalchin
assistenza tecnica Graziano Pretto
direzione tecnica Marco Busetto
elementi scenici, illuminotecnica e fonica: Ombre Rosse, Slack Line Lab
produzione Michela Signori, Jolefilm
Lo spettacolo è stato realizzato grazie al sostegno di Trentino spa – I suoni delle Dolomiti

Ballata di uomini e cani è un tributo a Jack London.
A lui devo una parte del mio immaginario di ragazzo, ma Jack non è uno scrittore per ragazzi, la definizione gli sta stretta. È un testimone di parte, si schiera, si compromette, quello che fa entra in contraddittorio con quello che pensa. È facile usarlo per sostenere un punto di vista, ma anche il suo contrario: Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono antitetici. La sua vita è fatta di periodi che hanno un inizio e una fine e non si ripetono più.
Lo scrittore parte da quei periodi per inventare storie credibili dove l’invenzione affonda nell’esperienza ma la supera.
La produzione letteraria è enorme, e ancor più lo è pensando a quanto poco sia durata la sua vita. Sono partito da alcuni racconti del grande Nord, ho cominciato questo spettacolo raccontando le storie nei boschi, nei rifugi alpini, nei ghiacciai. Ho via via aggiunto delle ballate musicate e cantate da Lorenzo Monguzzi. Ma l’antologia di racconti è stata solo il punto di partenza per costruire storie andando a scuola dallo scrittore. So che le sue frasi non si possono “parlare” semplicemente, che bisogna reinventarne un ritmo orale, farne repertorio per una drammaturgia.

Ballata di uomini e cani è composto di tre racconti della durata di circa mezzora ciascuno più uno più breve costruito su episodi giovanili tratti dalla biografia di J. London. Tra le traduzioni che ho letto preferisco quella di Davide Sapienza.
I racconti che ho trascritto oralmente sono Macchia, Bastardo e Preparare un fuoco e in tutti e tre uomini e cani sono coprotagonisti.
Lo spettacolo ha la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni ad essi ispirate che non svolgono funzione di accompagnamento ma di narrazione alternandosi e dialogando con la forma orale.
Marco Paolini, estate 2013

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