Diventò un caso quando ne apparve una seconda e poi una terza scultura. La seconda scultura, un piccolo grammofono venne trovata nella sede della Libreria Nazionale di Scozia e la terza nella Filmhouse e rappresentava una sala cinematografica. La scultrice misteriosa cominciò a lasciare le opere davanti a librerie, biblioteche, fiere del libro. I libri che ritagliava non erano scelti a caso e a volte lasciava biglietti con messaggi o dediche. Una volta scrisse "a sostegno delle biblioteche, dei libri, delle parole, delle idee, dei festival" e così, il suo progetto prese dei contorni precisi.
Da allora si è scatenata una caccia all'artista con appelli perchè uscisse allo scoperto. Si sono fatte ipotesi sul suo profilo psicologico. Lei una volta ha risposto alla Bbc senza aggiungere niente a quanto già si sapeva. Che è una donna, che è stata una ragazza la cui vita "sarebbe stata meno ricca se non fosse stata in grado di spaziare liberamente in librerie, gallerie d'arte e musei".
Ad oggi non si è ancora palesata. Speriamo non lo faccia. In un mondo in cui tutti vogliono apparire e pur di farlo (e di prendere qualche euro in più), anche con una carriera prestigiosa alle spalle, vanno su qualche "isola", abbiamo bisogno di sognare pensando a quest'artista scozzese, a questa lettrice, che da quasi quattro anni non risponde alle sirene della visibilità e del denaro. Anche riguardo alla "sua capacità di spesa", al denaro, i più ipotizzano che sia abbastanza ricca.
Io voglio pensare che si faccia bastare quello che ha!
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