- quello di un conoscitore dell'opera della Bougeois ed è evidente il perchè: lo spettatore ha ben presente il lavoro, visualizza le opere ancor prima che vengano descrittte, e trova conferme sulle motivazioni interiori dell'artista americana,
- quello di un saltuario frequentatore di arte contemporanea perchè trova esplicitate le complesse motivazioni che possono portare alla produzione di un'opera, di una scultura.Il monologo che la Di Rauso porta in scena è stato costruito su dichiarazioni scritte e interviste della stessa Bourgeois,
- quello di un abituale fruitore di teatro, magari totalmente digiuno di arte contemporanea, perchè può semplicemente apprezzare la recitazione della Di Rauso e seguirne le riflessioni proposte dal testo non come fatti personali, circonstanziati, di questa scultrice di successo, ma come se l'opera teatrale si riferisse alla vita di una qualsiasi donna che si emancipa attraverso il lavoro.
Louise Bourgeois è nata a Parigi nel 1911 e morta a New York nel 2010.
Il mio augurio è di vedere presto quest'opera nei circuiti museali, nelle scuole d'arte... Un'opera così fa bene al teatro, all'arte contemporanea ..ha fatto bene a me, forse lo farà anche a voi!