Circa un anno dopo la sua morte gli amici e collaboratori veronesi hanno organizzato a Palazzo Forti un happening al quale hanno aderito numerosi artisti producendosi in performance, letture, azioni, di cui si può vedere una documentazione fotografica a questo indirizzo. Nato a Cittadella nel 1935 Conz ha avuto una vita avventurosa di cui si trova testimonianza dando occhiata al suo profilo su wikipedia.
Ho visitato recentemente la mostra di Daniel Spoerri a Modena ("Daniel Spoerri. Eat Art in transformation", Palazzina dei Giardini e Palazzo Margherita, aperta fino al 31 gennaio 2016, ingresso gratuito) e ho potuto notare che le didascalie di alcuni lavori molto significativi recavano l'indicazione "Archivio Francesco Conz, Graz". Tornata a Verona, ho parlato con alcune persone che gli erano state molto vicine, e mi hanno confermato che, abbandonate le asce di guerra tra figli, segretarie/assistenti italiane e tedesche, il suo sterminato archivio e la sua collezione sono state cedute al Museo di Graz, dove si vocifera che uno stuolo di studiosi stia repertoriando il tutto.
Ricordo quando, prima che un incidente lo limitasse nelle sue attività e lo costringesse ad un lavoro di pura archiviazione e rari contatti nel suo studio/abitazione di Vicolo Quadrelli, aveva inutilmente fatto una petizione alle istituzioni locali per ottenere uno spazio in affitto che gli consentisse di riunire in un solo luogo le opere distribuite in alcuni magazzini e poter aprire il suo Archivio anche a studiosi e studenti. Stava pensando anche di costituire una Fondazione e valuntando se c'erano chance affinchè il suo archivio rimanesse a Verona o almeno in Italia. Ma nessuno l'ha ascoltato.
Comunque ora l'Archivio Francesco Conz ha trovato casa e, come dimostra la mostra di Spoerri di Modena, la collezione di un giramondo torna a girare per i musei del mondo. Ovviamente fuori Verona.