Sabato 5 e domenica 6 aprile 2008

550 beni in 240 città italiane aprono le porte al pubblico in occasione della "XVI Edizione della Giornata FAI di Primavera". Uno spettacolo di arte e di bellezza che permette a tutti gli amanti del patrimonio storico, artistico e naturale del nostro Paese di scoprire e vivere l'Italia e le sue bellezze.

Anche Verona, come tutte le principali città del nostro Paese, partecipa a questo grande “rito collettivo” che vede protagonisti splendidi beni la maggior parte dei quali normalmente sono chiusi al pubblico.  In tutta Italia 100 delegazioni e 7.000 volontari con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento. I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno di guide d’eccezione: saranno, infatti, oltre 10.000 gli “Apprendisti Ciceroni”, giovani studenti che illustreranno aspetti storico-artistici dei monumenti.


La delegazione di Verona del Fondo per l’ambiente italiano organizzerà nelle due giornate visite guidate gratuite dalle 10 alle 17 con orario continuato; prenotazione obbligatoria, che potrà essere effettuata al banco Fai allestito per l’occasione nel cortile del Tribunale.

  • Torre del Capitaniato nei Palazzi Scaligeri
    Cortile del Tribunale, 7
    Sabato 5 e Domenica 6, ore 10.00 – 17.00
    Visite guidate continuative con prenotazione al Banco FAI in loco fino alle ore 16.00 e comunque fino ad esaurimento posti
    Apprendisti Ciceroni: Università degli Studi di Verona, Facoltà di Scienza dei Beni Culturali

L’iniziativa, frutto della collaborazione fra gli assessorati comunali alla Cultura e ai Lavori pubblici, è stata presentata questa mattina dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune, dal capo delegazione Fai di Verona Annamaria Conforti Calcagni e dagli architetti Costanzo Tovo, dirigente comunale, coordinatore dei lavori di restauro e Massimiliano Valdinoci, progettista e direttore lavori.

I lavori di restauro della Torre, sede del Capitano veneto dal 1404 al 1797, sono iniziati nel giugno del 2006. Il costo dell’intervento, 620 mila euro, è stato finanziato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con la ripartizione della quota dell’8 per mille dell’Irpef dell’anno 2000.

I restauri hanno interessato gli affreschi delle stanze, la verifica statica dei solai, il consolidamento delle murature e l’intervento conservativo dei serramenti lignei della loggia realizzata dal capitano Zaccaria Barbaro nel 1476. Attualmente i lavori sono quasi completamente finiti: manca solo il recupero della nicchia affrescata al secondo piano, ritrovata durante i lavori, in attesa dell’autorizzazione ministeriale per poter essere restaurata.

Sabato e domenica si potranno quindi visitare la grande sala affrescata di rappresentanza del  primo piano, la stanza con decorazioni geometriche e vegetali della seconda metà del Trecento posta al terzo piano e la stanza trecentesca, sempre al terzo piano, usata nel Cinquecento come prigione, con la straordinaria testimonianza dei graffiti impressi dai carcerati sul muro, che riportano date comprese tra il 1570 e il 1702.

La torre del Capitanio La Torre e il Palazzo del Capitanio furono la sede del Capitano veneto, nel periodo tra il 1404 e il 1797. La committenza originaria dell’edificio risulta ancora incerta. In passato è stata attribuita ad un’iniziativa di Alberto I della Scala, signore di Verona, dal 1277 al 1301. È stato considerato, inoltre, che la torre fosse una delle quattro che nel XV secolo il poeta Francesco Corna da Soncino descriveva agli angoli del Palazzo della Ragione che sul lato verso via Dante è privo di torri. Infine è possibile che la costruzione turrita fosse sorta in origine come sede del Capitano del popolo e che la sua concessione al Capitano veneto rispecchiasse la continuità tra le due magistrature.

I restauri in corso all’interno della torre hanno valorizzato due ambienti affrescati: una stanza con decorazioni trecentesche al terzo piano e una grande sala con volta a crociera al primo piano, caratterizzata da pitture parietali frammentarie e sovrapposte, testimoni delle ornamentazioni che si sono succedute dall’età scaligera al secolo XIX.

http://www.fondoambiente.it/eventi/elenco-beni-aperti-gfp-2008.asp

foto: Palazzi Scaligeri di Antonella Anti




Data inizio: 25-03-2008
Data fine: 06-04-2008
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