Peschiera del Garda
RIEVOCAZIONE STORICA
1 - 2 - 3 SETTEMBRE 2006

Continua con entusiasmo il tradizionale appuntamento con la Grande Rievocazione Storica di Peschiera del Garda che, quest'anno, si rinnova evocando un nuovo periodo che ha lasciato sul territorio importanti testimonianze: il 1848.

L'evento vede  l'Amministrazione Comunale  muoversi in sinergia con  le Associazioni locali coordinate dalla nuova Pro  Loco.

Sono attesi i gruppi in divisa provenienti da vari Paesi Europei i quali animeranno la città con parate, duelli, posti di blocco, processi, condanne e scontri navali nel Golfo.

Venerdì 1
dalle ore 21.00
episodi di skirmish per il centro storico

Sabato 2 

  • allestimento mostra oggettistica militare in Sala Radetzky
  • ronde per il centro storico
  • possibilità di visitare gli accampamenti

Primo pomeriggio:
inizio rievocazione vera e propria

Ore 18.00
con  scontri navali nel Golfo di Peschiera tra nave austriaca che difende l'accesso al porto di Peschiera e nave che trasporta i volontari di Manara con sbarco sul lungolago Garibaldi

Ore 19.30
tregua dei combattimenti

Ore 21.30
battaglia in centro storico con scontro conclusivo davanti al Municipio tra truppe regolari sardo piemontesi coadiuvate dai volontari ticinesi che rievocano l'assalto al forte Mandella e austriaci che attuano la sortita verso l'osteria del papa  (fuori porta Brescia)

Seconda fase:
entrata generale dei Piemontesi in Fortezza e definitiva sconfitta austriaca sul porto.

Domenica 3
Ore 09.00
visita guidata e gratuita della città ( ritrovo  davanti a Porta Verona )

Ore 10.00
combattimenti a San Benedetto di Lugana

Ore 11.45
parata generale delle truppe e consegna della Fortezza ai Piemontesi da parte del Comando Austriaco che si ritira secondo l'articolo del trattato di resa

MOMENTO STORICO:
Carlo Alberto sollecitato dai moti rivoluzionari delle cinque giornate di Milano ( 18 - 22 marzo ) il 23 marzo 1848 dichiara ufficialmente guerra all'Impero Austriaco i movimenti delle truppe di Radetzky ( circa 12.000 uomini) in ritirata da Milano raggiungono i primi giorni di aprile il porto sicuro del QUADRILATERO entrando nella fortezza di Peschiera e proseguendo per Verona

Quadrilatero
regione fortificata che si appoggiava alla quattro fortezze di vertice Verona - Peschiera - MantovaLegnago collegate da due fiumi il Mincio per Peschiera Mantova e l'Adige per Verona Legnago che costituivano due cortine fluviali di protezione al territorio del quadrilatero a sua volta diviso in zone collinari moreniche nel territorio a sud del lago di Garda e zona di pianura nel settore sud  Villafranca Roverbella Mantova Legnago.

L'8 aprile le avanguardie piemontesi raggiungono il Mincio a Monzambano e Valeggio occupandone i ponti e l'11 aprile iniziano il blocco della fortezza di Peschiera dal lato destro del Mincio.

Questa prima fase di blocco termina il 13 aprile quando il feld-maresciallo Barone Rath - governatore militare di Peschiera - rifiuta la resa impostagli dai piemontesi del 13a e 14a Pinerolo e Piemonte tramite il parlamentare  capitano La Fleche.
In questa prima fase avviene lo scontro tra i volontari di Luciano Manara sbarcati a Lazise e proiettatisi fino all'interno del paese di Castelnuovo dopo aver occupato la polveriera della pace e dato fuoco alla polvere che non sono riusciti a trasferire sul piroscafo a Lazise (susseguente a queste operazioni c'è la riconquista di Castelnuovo da parte degli austriaci che ristabiliscono il contatto tra Verona e Peschiera momentaneamente interrotto e che sottopongono il paese di Castelnuovo e i loro abitanti alla merce della rappresaglia che si concluderà con circa un centinaio di morti civili e volontari).

La seconda fase dell'assedio di Peschiera inizia dopo che è stata disposta la nuova strategia dal comando Sardo Piemontese che tra contrasti e diversità di opinioni  decide l'inizio dell'assedio vero e proprio che culminerà dopo la costruzione di  nove batterie tra la sponda destra e sinistra del Mincio utilizzando il parco d'assedio di grossi calibri fatto pervenire direttamente dal deposito di Alessandria e trasferito in zona operativa con un viaggio pieno di difficoltà (45 bocche da fuoco con tutti gli accessori e circa 200 carri trainati da buoi e cavalli).

Terza fase
l'apertura del fuoco  di tutte le batterie allestite si protrae ininterrottamente, salvo una breve tregua, per gli ultimi dieci giorni di maggio (saranno sparate sulla fortezza di Peschiera 5.838 palle  di cannone).

La sera del 30 maggio 1848
il maggiore D'Ettinghausen plenipotenziario del feld maresciallo Rath firmerà al quartier generale in Cavalcaselle al cospetto del direttore dell'assedio Ferdinando di Savoia LA RESA di Peschiera e il simultaneo ingresso delle truppe piemontesi che occuperanno forte Mandella issando la bandiera tricolore.

Il 31 maggio
secondo la convenzione di resa la guarnigione austriaca forte di 1.650 uomini sfilerà uscendo dalla caserma Rocca in piazza d'Armi davanti alle truppe piemontesi del 13a reggimento di fanteria Pinerolo che presenteranno le armi ai compenenti del presidio austriaco che per trattato dovranno rientrare a Otocac (Dalmazia)




Data inizio: 25-08-2006
Data fine: 03-09-2006
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