NINOTCHKA_03_piccola

28 gennaio ore 21.00   cinema Kappadue (via Rosmini 1/ B, Verona)
“Ninotchka” di Ernst Lubitsch

Martedì del festival

Uno scintillante bianco e nero e 110 minuti di allegria assoluta con il prossimo film della rassegna dei “martedì del festival” al cinema Kappadue di Verona: il 28 gennaio alle 21.00 sarà proiettato “Ninotchka” diretto da Ernst Lubitsch nel 1939.


Restaurato con tecnologia digitale e riportato a uno splendore e a una nitidezza visiva mai raggiunti prima, il film diventa di fatto una prima visione.
La pellicola - presentata in versione originale con sottotitoli in italiano - fa parte della sezione “Capolavori ritrovati”, una delle tre che costituiscono il secondo ciclo della rassegna.
Scritto da Billy Wilder e Charles Brackett, è ambientato poco prima della Seconda Guerra mondiale, quando il governo di Mosca invia a Parigi tre agenti affinché vendano i gioielli confiscati alla granduchessa Swana, esule nella capitale francese dopo la Rivoluzione russa. La nobildonna si oppone alla vendita dei beni e incarica il suo amante, il conte León (Melvin Douglas), di recuperarli. L’uomo avvicina i tre agenti e li avvia ai piaceri della vita parigina: ben presto i russi dimenticano la loro missione. Tale comportamento scorretto provoca l’intervento di Mosca che manda in Francia, con pieni poteri, il suo migliore ispettore, l’integerrima e bella Ninotchka (Greta Garbo) che dovrà controllare i tre agenti e sistemare le cose.
Anche la donna però si lascia presto irretire dalle piacevolezze della vita francese e, per giunta, si innamora di León. Il suo senso del dovere la fa ritornare in patria ma… non tutto è perduto.
Nel dopoguerra, il più famoso film di Lubitsch fu proibito in molti Paesi europei a causa della critica alla Russia sovietica. All’uscita, Ninotchka ottenne un buon successo di critica e pubblico il quale si lasciò attirare anche dallo slogan che accompagnava il film: “La Garbo ride!”: una volta tanto, l’attrice svedese, spesso protagonista di ruoli drammatici, cambiava registro. E infatti di Greta Garbo rimane oggi più Ninotchka di quanto rimangano Anna Karenina, Margherita Gauthier o la regina Cristina.Biglietti: 5,00 € intero, 4,00 € ridotto, 3,50 € over ’60.Sito web: www.imartedidelfestival.comune.verona.it

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