violinoIl Settembre dell'Accademia 2012 – XXI edizione. Dopo il grande successo riscosso l'anno passato dal festival del ventennale sia dai concerti nel Teatro Filarmonico sia dagli eventi speciali proposti nelle meno usuali sedi della Sala Maffeiana, della chiesa di San Fermo e di Palazzo Giusti dal Giardino, la nuova edizione de Il Settembre dell'Accademia si presenta al pubblico con un programma come di consueto ricco, stimolante e dall'alto profilo culturale, finemente equilibrato tra riconferme di prestigiosi ensembles (Filarmonica della Scala, London Symphony Orchestra, Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Wiener Philharmoniker) e presentazione di grandi direttori e solisti (Michael Tilson Thomas, Emanuel Ax, Olga Kern, Mariangela Vacatello). Tra direttori e solisti significative anche le riconferme, tra le quali spiccano quelle del direttore Daniele Gatti, del pianista Louis Lortie e dell'estrosa violinista Patricia Kopatchinskaja, nuovamente presenti a Verona dopo alcuni anni di assenza. Nell'elaborazione del programma di questa XXI edizione de Il Settembre dell'Accademia, l'Accademia Filarmonica di Verona ha voluto dare particolare rilievo all'opera di Brahms, un po' giocando d'anticipo, nell'intenzione di creare un viatico, un prodromo ai festeggiamenti dell'anno prossimo per il centottantesimo anno dalla nascita della terza delle "Tre B" germaniche, dopo Bach e Beethoven, proponendo l'integrale delle sinfonie e dei concerti per pianoforte del musicista di Amburgo nell'interpretazione delle diverse orchestre, direttori e solisti, quasi il Settembre dell'Accademia si volgesse per quest'anno in un festival dedicato al maggiore sinfonista della seconda metà dell'Ottocento.

Volendo consolidare una consuetudine inaugurata pochi anni fa e che si spera possa in breve trasformarsi in una gradita tradizione, anche questa edizione de Il Settembre dell'Accademia si apre con una serata Anteprima, attraverso cui l'Accademia Filarmonica manifesta il proprio sostegno alle realtà musicali veronesi, ospitando sul prestigioso palco del Teatro Filarmonico i migliori musicisti scaligeri, dando loro la possibilità di esibirsi quasi "fianco a fianco" delle più importanti orchestre del panorama internazionale. Dopo i successi riscossi negli anni scorsi da Nicola Guerini, Matteo Valerio e Alberto Martini con i suoi Virtuosi Italiani, quest'anno ospite del Filarmonico, l'1 settembre, sarà il pianista e direttore Vittorio Bresciani, che, alla testa della Budapest MAV Symphony Orchestra, presenterà al pubblico del Teatro Filarmonico un multiforme programma nel quale le sottili nuances timbriche di Ravel (Rhapsodie espagnole e Concerto in Re maggiore per la mano sinistra) si alterneranno al vitalismo ritmico e orchestrale quasi jazzistico di Bernstein (Danze sinfoniche da West Side Story) e Gershwin (Porgy & Bess. A musical portrait).

Ma è con martedì 4 settembre che il festival entra nel vivo, con il doppio debutto a Verona del direttore americano Michael Tilson Thomas e del pianista polacco naturalizzato statunitense Emanuel Ax, che, alla testa della London Symphony Orchestra, "daranno il La" all'omaggio dell'Accademia Filarmonica di Verona al Grande Amburghese con una serata interamente dedicata all'evoluzione del repertorio viennese tra Otto e Novecento: Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in Re minore Op.15 di Brahms e Sinfonia n.1 in Re maggiore "Il Titano" di Mahler.

Il Settembre dell'Accademia prosegue il 9 settembre con un altro debutto: la serata vedrà protagonista la prestigiosa Orchestra Filarmonica di Varsavia, storica compagine che vanta una tradizione più che centenaria, che per l'occasione sarà guidata da Michal Dworzynski, direttore di solida esperienza già allievo di Antoni Witt. La serata si aprirà con il celeberrimo Concerto per pianoforte e orchestra n.3 in Re minore Op. 30 di Rachmaninov, proposto nell'interpretazione della pianista russa Olga Kern, cui farà seguito la Sinfonia n. 2 in Re maggiore Op. 73 di Brahms.

Il 15 settembre torna al Filarmonico per il terzo anno consecutivo la Filarmonica della Scala, che, dopo Bychkov e Barenboim, quest'anno sarà diretta da Andrea Battistoni, giovane talento veronese e star mediatica nazionale reduce da un recente debutto milanese nelle mozartiane Nozze di Figaro, cui si affiancherà il raffinato pianismo di Louis Lortie, interprete di grande esperienza e profondità. La serata, quasi un "contraltare" del precedente concerto della Filarmonica di Varsavia, metterà in luce le capacità di scrittura concertata di Brahms, con il possente Concerto per pianoforte e orchestra n.2 in Si bemolle maggiore Op.83, e la densa scrittura sinfonica di Rachmaninov con la celeberrima Sinfonia n.2 in Mi minore Op. 27.

A un anno esatto dallo straordinario successo riscosso con l'egregia esecuzione del programma quasi interamente russo del 2011, il 20 settembre torna a Verona l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, fiore all'occhiello del panorama musicale italiano, che ormai si è conquistata un posto d'onore fra le migliori orchestre internazionali. Dopo aver esplorato con la London Symphony Orchestra l'impatto di Brahms sull'ambiente viennese contemporaneo al compositore sulla generazione immediatamente successiva, ora con il direttore Andrés Orozco-Estrada e la pianista Mariangela Vacatello il compositore tedesco verrà contestualizzato nelle musiche degli autori delle generazioni precedenti che lui amava maggiormente: Mozart e Beethoven. La Sinfonia n.1 in Do minore Op. 68, primo straordinario frutto del travagliato percorso di Brahms verso il linguaggio sinfonico sarà preceduta, se vogliamo addirittura "introdotta", dall'ouverture de Il flauto magico di Mozart e dal Concerto per pianoforte e orchestra n.4 in Sol maggiore Op. 58 di Beethoven.

Il 25 settembre sarà poi la volta della moldava violinista Patricia Kopatchinskaja. Già ospite del Settembre dell'Accademia nel 2008 per una memorabile esecuzione "filologica" del Concerto per violino di Beethoven assieme a Philippe Herreweghe e l'Orchestre des Champs-Élysées, quest'anno sarà a Verona con Kammerorchester Basel, presentando un programma dall'ampio spettro stilistico, che spazia dal classicismo di Boccherini (Sinfonia in Re minore Op. 12 n. 4 "La casa del diavolo") e Haydn (Concerto per violino e orchestra in Sol maggiore Hob.VIIa:4 e Sinfonia n. 55 in Mi bemolle maggiore "Il maestro di scuola" Hob.I:55) all'espressionismo musicale del Concerto funebre per violino e orchestra d'archi di Karl Amadeus Hartmann del 1939, quasi una rappresentazione della società europea schiacciata dalla brutalità e dal vuoto morale della dittatura nazista.

Il 3 ottobre la ventunesima edizione de Il Settembre dell'Accademia arriva al momento clou, con l'attesissimo appuntamento con i Wiener Philharmoniker, che tornano a Verona per la terza volta, dopo gli indimenticabili concerti con Pierre Boulez e Georges Prêtre. Quest'anno l'inarrivabile compagine austriaca proporrà, sotto la direzione di Daniele Gatti, le Sinfonie n. 3 e 4 di Brahms, portando a compimento nel segno della più solida e luminosa tradizione viennese l'ideale omaggio al genio di Amburgo proposto dall'Accademia Filarmonica di Verona.

Il Settembre dell'Accademia, infine, si chiuderà il 9 ottobre con il Cantus in memoriam Benjamin Britten del compositore Arvo Pärt, ospite l'anno scorso di un concerto speciale nella chiesa di San Fermo con l'orchestra dell'ensemble veronese I Virtuosi Italiani e del coro estone Vox Clamantis realizzato grazie al sostegno dell'Accademia Filarmonica di Verona, e il Requiem di Mozart, proposti da Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, ospite del festival accademico per il quarto anno consecutivo, diretti da Daniel Cohen; solisti Cinzia Forte, Daniela Pini, Giorgio Berrugi e Marco Vinco.

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