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Il 23 luglio in scena al Teatro Romano un evento in esclusiva nazionale per l’addio di Mara Galeazzi alle scene. Protagonisti del gala, insieme a lei, altri sei primi ballerini del Royal Ballet.

 

Mara Galeazzi superstar. E superstar, insieme a lei, altri sei primi ballerini del Royal Ballet di Londra che martedì 23 luglio saranno i protagonisti, al Teatro Romano alle 21.15, di un gala ideato (in esclusiva italiana) appositamente per Verona in occasione dell’addio alle scene di Mara Galeazzi, da dieci anni prima ballerina della celeberrima compagnia inglese. Insieme alla Galeazzi danzeranno Sarah Lamb, Marianela Nuñez, Gary Avis, Steven McRae, Thiago Soares ed Edward Watson. Eterogeneo il programma che propone classici del repertorio romantico, capolavori di Cranko e MacMillan e balletti di coreografi contemporanei. Ad aprire la serata sarà il passo a due di Tatiana e Gremin dall’Onegin di John Cranko su musica di Kurt-Heinz Stolze, interpreti Mara Galeazzi e Gary Avis. Seguirà, eseguito Sarah Lamb ed Edward Watson, il passo a due Qualia di Wayne McGregor su musica “metal” degli Scanner. Marianela Nuñez e Thiago Soares saranno poi gli interpreti del passo a due dal terzo atto del Lago dei cigni di Petipa-Ciaikovski. Sarà poi la volta del passo a due In the hothouse di Alastair Marriott su musica di Richard Wagner nell’interpretazione di Sarah Lamb e Steven MCrae. Chiuderà la prima parte della serata la scena del balcone dal Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan su musica di Sergej Prokofiev, interpreti Mara Galeazzi ed Edward Watson. Ad aprire la seconda parte sarà Look West di Alastair Marriott su musica di Leonard Bernstein nell’esecuzione di Mara Galeazzi e Gary Avis. Di nuovo un salto nel repertorio ottocentesco con il passo a due dal terzo atto della Bella addormentata di Petipa-Ciaikovski, interpreti Sarah Lamb e Steven McRae. Seguiranno After the rain di Christopher Wheeldon su musica di Arvo Pärt con Marianela Nuñez e Thiago Soares e l’assolo, interpretato da Steven McRae, Something different di Steven McRae su Sing sing sing di Benny Goodman. Chiuderà la serata il passo a due Manon di Kenneth MacMillan su musica Jules Massenet, uno dei “cavalli di battaglia” di Mara che lo eseguirà con Edward Watson.
Entrata diciottenne nel Royal Ballet dopo essersi diplomata alla Scala, a diciannove anni Mara viene scelta da Glen Tetley (1926- 2007) come protagonista della Ronde. Di lì a poco Kenneth MacMillan (1929-1992) e Monica Mason la scelgono come protagonista (nel ruolo di Maria Vetzera) di una ripresa di Mayerling (1978) su musica di Liszt, ricostruzione della tormentata storia d’amore tra la giovanissima baronessa Vetzera e il principe ereditario Rodolfo d’Asburgo. Quello di Maria è un personaggio che Mara sente tantissimo. MacMillan è entusiasta della sua interpretazione e sente di poterle affidare anche il ruolo di Giulietta in una ripresa del balletto da lui creato nel 1965 sulla musica celeberrima di Prokofiev. Non passa molto tempo e il sogno che Mara aveva da bambina, quello di danzare Giulietta, si realizza. È un grande successo e Mara è una star. Non a caso nel Royal Ballet brucia le tappe della carriera: è first artist nel 1995, soloist nel 1997 e principal nel 2003. Alla luce dei grandi successi che consegue a Londra e a livello internazionale, nel 2006 la rivista Danza & Danza la premia come “migliore ballerina italiana all'estero”. E giustamente, nel 2009, il presidente della repubblica Giorgio Napolitano le conferisce la medaglia di Cavaliere del Lavoro: meritati riconoscimenti per i tanti anni al Royal Ballet dove è apprezzatissima protagonista di numerose creazioni di Frederick Ashton (1904-1988) e soprattutto di MacMillan. Dei personaggi delle coreografie del grande MacMillan (“insuperato poeta della passione, delle cose oscure della vita, dei desideri infelici e delle illusioni” come lo definì un critico inglese) Mara Galeazzi è una interprete quasi ideale: oltre a Giulietta e a Maria Vetzera, è un’indimenticabile Manon e soprattutto è Anastasia. Ma anche nel repertorio ottocentesco e del primo Novecento va fortissimo. Tra i suoi “cavalli di battaglia” Lo schiaccianoci, Giselle,

La bella addormentata, Don Chisciotte e L’uccello di fuoco. Negli anni si rivela inoltre ottima interprete di John Cranko, George Balanchine, Mats Ek, William Forsythe e Twyla Tharp e, mostrando grande versatilità, porta al successo le creazioni di giovani coreografi di stampo contemporaneo come Wyane McGregor e Christopher Wheeldom.
Questa la Mara danzatrice apprezzata anche come étoile ospite di prestigiosi teatri tra cui l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolscioi di Mosca e il Teatro dell'Opera di Roma. Ma nel caso della Galeazzi, danzatrice e donna – e mamma visto che dall’aprile del 2012 è madre della bellissima Maia – sono la stessa cosa. Da otto anni membro onorario di Soroptimist (organizzazione internazionale per la tutela dei diritti umani, per l'avanzamento della condizione femminile e per l'accettazione delle diversità), nel 2007 Mara Galeazzi fonda l’associazione Dancing for the children. La fonda insieme al marito Jurgen per aiutare i bambini affetti da immunodeficienza causata dal virus HIV. L’associazione organizza, soprattutto a Londra, spettacoli per raccogliere fondi destinati a curare i bimbi affetti da HIV ma opera anche in zone del Kenya e del Sudafrica per togliere i bambini dalla strada e tentare di dare loro un futuro. Tra i progetti messi in atto in Africa anche dei workshop con funzione propedeutica tenuti dalla stessa Galeazzi insieme a danzatori Zulu e Masai con lo scopo di fare divertire i bambini e avviarli eventualmente alla danza.
Disponibilità di biglietti limitata, in vendita le ultime gradinate.

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