First_Step_7_Accademia_Verona
1 – 8 ottobre 2016
Giunto alla settima edizione, First Step rappresenta ormai un appuntamento di interesse e di rilevanza culturale per l'arte contemporanea veronese quale momento di presentazione delle tendenze artistiche emergenti, di cui gli studenti dell'Accademia sono portavoce ed espressione.
 
La manifestazione sarà ufficialmente inaugurata sabato 1 ottobre e proseguirà fino all'8 ottobre, quando terminerà con un Finissage organizzato presso l'Accademia di Belle Arti.
Sono 21 gli studenti dell'Accademia le cui opere sono state selezionate in rappresentanza delle diverse espressioni artistiche: Beatrice Bergamo, Andrea Bonetti, Elia Carollo, Valentina Cavion, Silvia Dal Bon, Dario De Leo, Angelica Fornalè, Elena Grigoli, Xhimi Hoti, Stephen Ingham, Yulin Liu, Rabeah Mashinchi, Mario Mazzoldi, Martina Messora, Elisa Pellizzari, Veronica Rigotti, Barbara Ruperti, Noemi Saia, Giacomo Segantin, Alice Voglino, Martino Zulian.
 
Ogni artista-studente ha la possibilità di presentare una rosa di opere in un spazio espositivo, mentre una collettiva degli studenti sarà proposta all'interno di Accademia Gallery.
Curatrice dell'evento è Marta Ferretti; il coordinamento è dei professori Davide Antolini, Giovanni Morbin, Daniele Nalin.
 
Le gallerie d'arte e gli spazi cittadini coinvolti nell'evento First Step 7 sono:
Accademia Gallery, via Montanari 5
Arena Studio d'Arte, Via Oberdan11
Artericambi, Via Leida 6A
Galleria Fuori Le Mura, Via G. Fracastoro 15
Isolo17 Gallery, via XX Settembre 31B
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Daniele_Girardi_Bivacco_17_2016_pp

da sabato 24 settembre al 31 dicembre 2016

Claudio Costa (Tirana 1942 – Genova 1995) e Daniele Girardi (Verona 1977). Due artisti di generazioni diverse e di diverse modalità espressive: il primo che cerca di comprendere ciò che ci viene dal profondo, dalle stagioni trascorse, dalla vita passata e il secondo che cerca di investigare lo scorrere di un tempo di cui non conosciamo ancora le coordinate, i sensi, gli umori.

"Vorrei che il mio lavoro fosse un fiume lavico che dalla foce risalga alla sorgente", ha scritto Claudio Costa. Forse Daniele Girardi potrebbe dire: "Cerco di uscire dalla realtà del presente, per sperimentare un cammino quasi spirituale alla scoperta delle primordiali leggi della natura".

Due artisti lontani, ma anche vicinissimi, perchè entrambi cercano di far affiorare immagini segrete, sepellite o ancora nascoste. Se per Costa la creazione è un "work in regress", per Girardi è sempre un "work in progress". Per entrambi, comunque si tratta sempre di esorcizzare la morte ed esaltare la vita.

Lo stesso ferro arrugginito, il materiale degradato, distrutto, intaccato dagli agenti atmosferici, roso dall'uso, che impiega Costa, lascia emergere potenzialità espressive eccezionali. E le colle, i legni, le argille, le fotografie, le radiografie che potrebbero suggerire un'idea di fissazione, in realtà diventano interminabili interrogazioni, scambi, cortocircuiti visivi.

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Andrea-Mastrovito_particolare_dellopera_acquisita_dal_Fondo_Privato_Acquisizioni_ArtVerona_2015
14 al 17 ottobre 2016
La 12a edizione di ArtVerona | Art Project Fair, in programma a Veronafiere con la direzione artistica di Andrea Bruciati e la partnership di ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea) concentra le sue azioni nell'attenzione e cura ai suoi principali interlocutori:  espositori e collezionisti. Al critico d'arte Antonio Grulli, entrato a far parte dello staff della manifestazione, sono state affidate le relazioni con i collezionisti e il tradizionale talk, curato da Adriana Polveroni, apre quest'anno un focus su scenari, prospettive e passioni che stanno alla base della nascita di una collezione.
 
Il connubio tra ragione e sentimento che muove il collezionista, è al centro del programma culturale in città, quest'anno ispirato a Wolfgang Amadeus Mozart, figura dal pensiero sempre attuale, fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei. Tra le mura del Museo di Castelvecchio, attraverso Il flauto magico, mostra curata da Andrea Bruciati, vengono proposte 16 opere provenienti da altrettante Collezioni italiane di rilievo, in dialogo con gli spazi e i percorsi espositivi riletti da Carlo Scarpa. Completano l'indagine Roberto Pugliese. La finta semplice al Museo degli Affreschi, Hermann Nitsch e il Teatro al Museo AMO, Raffaella Formenti. Note in do-lenti in Piazza dei Signori, Così fan tutte, rassegna di videoarte alla Protomoteca della
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Valle_del_Tasso_2012
9 luglio - 18 settenbre 2016, Pazzon di Caprino Veronese
Inaugura il 9 luglio alle ore 16.30 nella centrale Piazza della chiesa di Pazzon l'ottava edizione di Sentieri nell'arte dal titolo Natura "Natura", a cura di Nadia Melotti e con il coordinamento organizzativo di Giorgio Brunelli,  promossa e curata dall'Associazione Culturale Baldofestival in collaborazione con Incontrarte. Segue la visita guidata alla mostra lungo il torrente Tasso. Al termine degustazioni di prodotti tipici.
L'evento che si svolge ogni due anni nella valle del torrente Tasso ai piedi del Monte Baldo, quest'anno apre con una riflessione sul rapporto "arte natura, uomo natura" partendo dall'assenza di uno degli ideatori di questa manifestazione, il dott. Dario Trento, importante Storico dell'Arte venuto a mancare lo scorso agosto.
 
Natura "Natura" è vita e luce se si considera l'etimologia della parola che ci riporta al concetto di nascita, letteralmente ciò che sta per nascere, e di luce che, secondo Heidegger, possiamo dedurre nella connessione tra le parole physis, phaos e phòs. Natura "Natura" è anche una riflessione di J.W.Goethe in termini di esperienza sensibile e spirituale che non conosce passato e futuro ma la cui eternità è il presente come atto d'amore.
 
Natura "Natura" è l'incontro riflessivo, empatico, creativo con un territorio fatto da Beni Altmüller, Cristina Annichini,
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Claudio_Verna_01
 
"Gli anni della Pittura analitica" è il titolo di una mostra che fa il punto su un gruppo di artisti italiani che a partire dai primi anni '70 lavorano sulla pittura pittura. Alberto Rigoni il curatore della mostra scrive in catalogo: "Per selezionare gli artisti, si è considerata la loro frequenza di partecipazione a oltre sessanta mostre collettive organizzate in quel decennio dedicate a quei temi".
 
Carlo Battaglia, Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Claudio Olivieri, Elio Marchegiani, Carmengloria Morales, Pino Pinelli, Lucio Pozzi, Claudio Verna e Gianfranco Zappettini sono gli artisti le cui opere storiche sono presenti in Gran Guardia nella mostra che ha come titolo "Gli anni della Pittura analitica. I protagonisti le opere la ricerca". Anche se la pittura periodicamente viene data per morta e l'Arte Concettuale la sostituisce con la semplice parola, la "Pittura analitica" riprende in mano tutti gli elementi fondanti del dipingere (superficie, colore, gesto, ecc.) e ne sonda tutte le possibilità espressive.Claudio_Olivieri_Giorgio_Griffa_Carlo_Battaglia_e_Claudio_Verna_alla_XXXV_Biennale_di_Venezia_1980_pp
 
"Restituire uno spaccato del passato come fosse un'istantanea, rileggere la storia come fosse una cronaca." Così inizia il saggio di Luigi Meneghelli dal titolo "Colori e piombo" che mette in luce il clima socio-culturale negli anni settanta. Ed è a questo che la mostra e gli
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Jean_Dupuy_The_hair1990_installazione14 aprile – 30 giugno 2016

Bernard Heidsieck (Parigi, 1922-2014), Jacques Spacagna (Parigi, 1936-1990), Jean Dupuis (Francia, 1925): tre testimoni delle ultime utopie avanguardistiche, come sono state la Poesia Sonora, il Lettrismo, Fluxus. Tre autori che hanno indagato il valore della parola nelle sue potenzialità implicite, quando questa ha perso il suo significato ed è rimasta come puro suono, scintilla musicale. Il loro intervento è contro il modernistico prevalere del testo scritto e stampato, per rivendicare orgogliosamente l'oralità e la ricerca fonetico-sonora quale recupero e rilancio del potere arcaico del verbo, a partire dalla grande tradizione omerica o aedica.

L'opera di Heidsieck richiama la sperimentazione del Futurismo ("Le parole in libertà" di Marinetti, "I rumori plastici" di Balla). Ma si spinge ancora più avanti: in poesia rompe alla lettera la lingua; nel collage mescola frammenti verbali e visivi. L'obiettivo è quello di creare un progetto poetico, aperto alle più diverse intenzioni linguistiche e performative. Nei nove lavori su carta presenti in mostra si intrecciano testi e bande magnetiche, tracciati grafici e microcircuiti: è la visualizzazione di una sonorità virtuale, di una strumentazione elettronica che dilata "Il potere della parola". Spacagna cerca la dimensione prima e primaria di ogni espressione umana. Come faceva Isidore Isou, scompone la parola e separa le lettere tra

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