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dal 4 luglio al 31 agosto 2013 Biblioteca Civica di Verona

 Le immagini di Paolo Ronc, fotografo trentino innamorato dell’Africa, dei deserti, del respiro di una terra che lo ha conquistato e della quale ha saputo interpretare gli aspetti più intensi e veri, sono accompagnate dalle testimonianze e dalle esperienze di Andrea Semplici, giornalista e scrittore di viaggi.

Giovedì 4 luglio 2013 alle 17.30 in Protomoteca della Biblioteca Civica si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Dancalia. L’emozione diventa silenzio”: le immagini di Paolo Ronc, fotografo trentino innamorato dell’Africa, dei deserti, del respiro di una terra che lo ha conquistato e della quale ha saputo interpretare gli aspetti più intensi e veri, sono accompagnate in questa mostra dalle parole, dalle testimonianze e dalle esperienze di Andrea Semplici, giornalista e scrittore di viaggi. Oltre a Paolo Ronc, interverranno Antonia Pavesi, consigliere incaricato alla Cultura del Comune di Verona, e Luigi Turco, Presidente della Cantina Valpantena Verona.

 La Dancalia è un immaginario africano, una geografia concreta e sorprendente. È stata l’ultima chiazza bianca sulle mappe novecentesche. La sua esplorazione è stata un’avventura italiana. La Dancalia è una terra di lava, fuoco e sale ai confini fra Etiopia ed Eritrea, in Africa Orientale. Qui, la Rift Valley entra in Africa e sta provando a spezzare in due il continente. Qui si vede, a occhio nudo, pulsare il respiro della Terra. Qui vi è la prova della deriva dei continenti. Qui si trova uno dei quattro laghi di lava al mondo.

E in questo luogo inospitale e superbo vivono gli afar, popolo di nomadi e seminomadi capaci di abitare una terra desolata, vagando tra le frontiere di Etiopia, Eritrea e Gibuti. Hanno orgoglio e forza, gli afar. Sono bella, grande gente.

 La mostra fotografica vuole raccontare la diversità assoluta della Dancalia e far conoscere il mistero di questa terra a quante più persone possibile. La Dancalia è un antidoto contro ogni stereotipo: un viaggio in Dancalia ribalta ogni idea occidentale dell’Africa. La mostra ne rivela gli aspetti più segreti e assolve a un doppio compito: ammette che gli occhi che guardano e che fotografano sono sguardi e scatti di un bianco, di un europeo. Le fotografie interpretano le sensazioni contrapposte e molteplici che attraversano la testa e il cuore di chi viaggia per quel deserto. Ma il viaggiatore, a sua volta, si fa guardare dagli afar e dagli spiriti che proteggono la Dancalia.

 Non solo: l’esposizione per la Dancalia è una leva preziosa. Il turismo sta conoscendo una crescita importante in Etiopia, dove sono stati creati itinerari che percorrono regioni fuori dai normali circuiti turistici e raggiungono villaggi che trovano, nell’accoglienza di trekkers, una microeconomia capace di rompere un isolamento secolare. È necessario formare guide ambientali, accompagnatori capaci di raccontare il paese, giovani capaci di lavorare con i turisti occidentali. Dall’iniziativa della mostra nasce anche il progetto di formazione di una pattuglia di nuove guide turistiche.

 La mostra rimane aperta con ingresso libero fino al 31 agosto negli orari di apertura della Biblioteca Civica: il lunedì dalle 14.00 alle 19.00, da martedì a venerdì ore 9.00 -19.00, il sabato dalle 9.00 alle 14.00.

 Dopo l’allestimento di Verona l’esposizione andrà ad Addis Abeba: l’Istituto Italiano di Cultura ha accolto con entusiasmo il progetto e la ospiterà nel mese di novembre 2013. La mostra terminerà il suo percorso proprio in Dancalia, dove sarà allestita in forma permanente.

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