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Dal 11 al 16 febbraio 2014 Teatro Nuovo. Regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli di Richard Bea da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni

con Pierfrancesco Favino
Gli Ipocriti – Associazione R.E.P.

«Bean – sottolinea Favino – riprende la tipologia della maschera di Goldoni e ne comprende l’importanza riportandola in un contesto moderno. Noi abbiamo italianizzato i personaggi e le situazioni, portando sotto i riflettori i comportamenti dell’italiano dinanzi alle vicende della vita, comportamenti che sembrano reiterati anche con il passare delle epoche e degli anni. La nostra è una commedia comica, con personaggi in fuga da comportamenti maldestri, tipicamente italiani».
Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” dove ha avuto come maestri, tra gli altri, Luca Ronconi e Orazio Costa, Favino si è ben presto affermato anche al cinema e in televisione. Sul grande schermo molti lo ricorderanno nei due film di Gabriele Muccino L’ultimo bacio e Baciami oltre a Romanzo criminale (regista Michele Placido) dove interpretava il ruolo del Libanese, il capo della feroce banda della Magliana. Tra gli altri, ha lavorato con Giuseppe Tornatore (La sconosciuta), Ferzan Ozpetek (Saturno contro), Giuliano Montaldo (L’industriale) sino ai più recenti ACAB (Stefano Sollima), Posti in piedi in Paradiso (Carlo Verdone), Marco Tullio Giordana (Romanzo di una strage sui fatti di piazza Fontana

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Il 26 gennaio 2014 al Teatro Ristori prende il via la stagione invernale del celebre Verona Jazz Festival, che nei decenni in estate ha accolto nei magnifici teatri all’aperto di Verona le grandi star del jazz mondiale. Il Verona Winter Jazz Festival, nato da una collaborazione tra Teatro Ristori e il Comune di Verona, prevede in cartellone sei appuntamenti, proposti in due sale: il Teatro Ristori e il Teatro Camploy.
Il Ristori presenta grandi nomi internazionali come Richard Galliano, la giovane rising star americana Cécile McLorin Salvant e Brad Mehldau.
Il Camploy dà voce ai giovani talenti italiani e sono: il veronese Mauro Ottolini, il trio di Enrico Zanisi e di Giovanni Guidi. Richard Galliano, da una foto di Vincent Catala.
 
domenica 26 gennaio 2014 ore 21
Teatro Ristori
Richard Galliano Sextet
"I remember Astor"
Cécile McLorin Salvant - www.teatroristori.org
lunedì 3 febbraio 2014 ore 21
Teatro Ristori
Cécile McLorin Salvant
Mauro Ottolini Sousaphonix -  www.teatroristori.org
venerdì 7 febbraio 2014 ore 21
Teatro Camploy
Mauro Ottolini Sousaphonix
"Bix Factor"
Enrico Zanisi trio - www.teatroristori.org
lunedì 17 febbraio 2014 ore 21
Teatro Camploy
Enrico Zanisi Trio
Giovanni Guidi Trio -  www.teatroristori.org
lunedì 24 febbraio 2014 ore 21
Teatro Camploy
Giovanni Guidi Trio
Brad Mehldau Trio -  www.teatroristori.org
domenica 2 marzo 2014 ore 21
Teatro
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Inaugurazione Sabato 22 febbraio ore 18,30  Loggia Barbaro
Da venerdì 21 a mercoledì 26 febbraio 2014 

Appuntamento alla loggia Barbaro (Palazzo del Capitanio - Cortile dell'ex Tribunale) dove un gruppo di artisti espone una sessantina di
opere ispirate a tematiche della pittura classica e moderna.

I soggetti esposti variano dal paesaggio cittadino alle aperte vedute naturali; le nature morte si alternano ai motivi floreali. Filo conduttore il colore ad olio che i tredici artisti veronesi hanno
diversamente utilizzato con risultati di notevole qualità.

Espongono:
Isabella Bartolomeo
Simone Casagrande
Luciano Cristofori
Giuseppe De Berti
Albino Finotti
Edvige Franchini
Antonio Ghedin
Lucio Marchi
Alberto Marcotto
Franca Puglisi
Andrea Sambugaro
Aldo Soresini

Orari:

sabato e domenica
dalle 10.00 alle 20.00
Feriali:
Dalle 10.00 alle 12.30
Dalle 16.30 alle 19.30
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Martedì 4 febbraio ore 21.00, cinema Kappadue, Via Rosmini 1
Martedì del festival:

opera seconda del regista americano J.C. Chandor con Robert Redford
Il film, che rientra nella sezione “Visioni contemporanee”, è in anteprima ad inviti, ritirabili al cinema Kappadue in orario di spettacolo e presso gli uffici del Verona Film Festival (via Leoncino 6, Verona), da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.30.

Un navigatore solitario e le insidie del mare. Uno yacht di dodici metri, l’Oceano Indiano, una tempesta terribile. In mezzo a tutto questo, un uomo che cerca di sopravvivere e che, per ritrovare la giusta rotta, si affida alla sua esperienza e alle mappe.

Il “marinaio” ha il volto segnato dalle rughe - eppure ancora affascinante - di Robert Redford, unico protagonista di “All is lost, opera seconda del regista americano J.C. Chandor, in programma il 4 febbraio al cinema Kappadue all’interno della rassegna I martedì del festival, organizzata dall’Ufficio Cinema del Comune di Verona con il sostegno della Banca Popolare di Verona.

Il film, che rientra nella sezione “Visioni contemporanee”, è un’anteprima ad inviti.

Pur non avendo una trama di per sé originalissima (l’uomo contrapposto alla natura, in questo caso il mare), il film ha uno svolgimento del tutto particolare e non

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Ofelia4e48

giovedì 6 febbraio ore 20.45
Teatro Scientifico - Teatro/Laboratorio
liberamente tratto da 4:48 Psychosis di Sarah Kane
regia di Stefano Cenci

rassegna L'Altro Teatro

 Il Teatro Scientifico-Teatro Laboratorio presenta: “Ofelia 4e48”, uno spettacolo di Stefano Cenci liberamente tratto da “4:48 Psycosis” di Sarah Kane, ultima opera teatrale della drammaturga britannica morta suicida nel 1999. “Ofelia 4e48” è uno spettacolo in cui mondi paralleli si incontrano di tanto in tanto, come in uno zapping televisivo repentino di canale in canale, così repentino che il programma sembra sempre lo stesso e lo spettatore ha l’impressione di assistere ad un impazzito gioco di ruoli, inquietante e divertente nello stesso tempo. Sulla scena si alternano Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico, l’attrice e il regista, la follia e il raziocinio, l’arte e il sociale, l’inafferrabile delicata violenza della poesia e la pesantezza conservatrice, cinica e onnisciente del pragmatismo umano. Ofelia 4e48 è una corsa sul filo dell'inesprimibile. E sulla scena attrice e regista sono i corpi attraversati dall'impeto della forza auto-distruttrice di Sarah. “Tutto ciò che si può dire di questo spettacolo –si legge nelle note di regia- è che è nato per caso, che ci è scoppiato tra le mani come un petardo che doveva fare una sola innocua scintilla  e che invece ha ustionato i nostri

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Domenica 2 febbraio 2014 alle ore 15.30 teatro Filarmonico 

Repliche martedì 4 febbraio, ore 20.00 - giovedì 6 febbraio, ore 20.00 - domenica 9 febbraio, ore 15.30

Dramma giocoso in 2 atti di  Gioachino Rossini Libretto di Angelo Anelli
 
Direttore d'orchestra    Francesco Lanzillotta
Regia, scene e costumi    Pier Luigi Pizzi

Debutta L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini, secondo titolo operistico in cartellone per la Stagione Opera e Balletto 2013-2014 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico.
L’opera rossiniana viene proposta al Filarmonico, dopo 16 anni di assenza, per la prima volta nell’allestimento del Circuito Lirico Lombardo per il quale il M° Pier Luigi Pizzi ha ideato regia, scene e costumi. Sul podio dell’Orchestra areniana torna il M° Francesco Lanzillotta.

Biglietteria del Teatro Filarmonico - via dei Mutilati 4/k, 37122 Verona

tel. (+39) 045 8002880 - fax 045 8013266 - Call center (+39) 045 8005151 - www.arena.it

per maggiori informazioni cliccare qui

nell'immagine il direttore d'orchestra Francesco Lanzillotta

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Giovedì 30 gennaio al Teatro Filippini di Verona ore 21,00

progetto: Renato Morelli
voce recitante: Denis Fontanari
musiche dal vivo: T.T.T. klezmer band
produzione: Fondazione AIDA, Verona

Un toccante racconto, tra musica e parole, degli orrori della Shoah e dell’Holodomor (olocausto ucraino) che alterna il pensiero di Grossman alla musica klezmer.

La Treblinka di V. Grossman da appuntamento al Teatro Filippini di Verona giovedì 30 gennaio (ore 21.00) per raccontare gli orrori della Shoah e dell’Holodomor (olocausto ucraino) in concomitanza con le celebrazioni per la GIORNATA DELLA MEMORIA 2014.
L’appuntamento sarà preceduto alle ore 18.00 da una conferenza presso la Libreria IL MINOTAURO (via Cappello, 35 VR), ad ingresso libero e gratuito, condotta da Renato Morelli e il Prof. Pietro Tosco (Centro Studi Vasilij Grossman) per introdurre il pubblico alla figura di Grossman nell’anno che celebra il cinquantenario dalla sua morte (1964-2014).La Treblinka di V. Grossman è uno spettacolo monografico frutto di uno studio sui testi dello straordinario scrittore e reporter di guerra ucraino, che ha portato ad individuare brani da L’inferno di Treblinka, Tutto scorre e Vita e destino (il suo capolavoro, considerato il “Guerra e pace” del ‘900) per raccontare il suo pensiero sulla più terribile fabbrica della morte nazista di Treblinka, sull’Holodomor, sul male e sulla storia russa. Sul palco si alterneranno

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Da  lunedì 20 gennaio 2014  nella sala del CTG a Santa Maria in Chiavica per 10 lunedì consecutivi ore 20,30  a cura di Ugo Brusaporco La quinta edizione della rassegna di Cinema Russo organizzata da Conoscereeurasia e patrocinata dal Consolato russo di Verona e dal Comune di Verona, si apre questo lunedì 20 gennaio nella sala del CTG a Santa Maria in Chiavica, nell'omonima via della più medievale Verona.


 

 

Lunedi 17 febbraio ore 20.30 a Santa Maria in Chiavica

Commedia scoppietante in programma questo lunedì 17 febbraio  per la rassegna di cinema russo al CTG a Santa Maria in Chiavica, sui vedrà infatti « Correndo dietro due lepri » un film del 1961 firmato da Viktor Ivanov e prodotto negli storici studi  Dovženko quando l’Ucraina era il granaio dell’Unione Sovietica. Il film è ambientato a Kiev all’inizio del 1900 e ha per protagonista uno sfortunato barbiere interpretato da Oleg Borisov (8 Novembre 1929 – 28 Aprile 1994), uno dei pi’u grandi attori russi, vinse anche la Coppa Volpi per la miglior interpretazione a Venezia. Le due lepri del titolo sono le due donne che il giovane barbiere insegue : una brutta e piena di soldi, l’altra bella ma che non ne vuol sapere di lui. Il dubbio lo opprime e alla fine,

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L'inaugurazione mercoledì 12 febbraio 2014 con Vittorio Sgarbi alle 18,00 nell'auditorium del Palaexpo di Verona.

A Verona la prima edizione  della Biennale della Creatività con la direzione critica di Paolo Levi e artistica di Sandro Serradifalco L'evento, patrocinato dalla Regione Veneto e dal Comune, racconterà, attraverso le 1000 opere in mostra, ciò che accade in diversi ambiti del panorama culturale italiano, ed in particolare nella pittura, scultura, fotografia, videoart e letteratura.
 
. Non una mostra e nemmeno un freddo inventario di nomi e opere, ma una sintesi di quello che, a giudizio di un comitato scientifico che ha lavorato per circa un anno alle selezioni, rappresenta oggi la migliore espressione della creatività in Italia. Oltre 800 gli artisti provenienti da tutta Italia, dopo una selezione dei lavori di circa 3000 artisti.
A tagliare il nastro inaugurale sarà il critico d'arte Vittorio Sgarbi insieme ai curatori della Biennale e ai rappresentanti delle autorità civili e politiche.«Qualunque scelta, qualunque distinzione - spiega Sgarbi nel presentare questa Biennale - non solo può apparire, ma è arbitraria, perché libertà e creatività chiedono e impongono rispetto. Così è avvenuto anche in questa occasione. 
Mi risulta un panorama vasto, inesauribile, e anche imperdibile per capire cosa è avvenuto e cosa avviene quotidianamente nell'arte spontanea e necessaria di coloro che non
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Giuseppe-Battiston

 

venerdì 31 gennaio ore 20.45 Teatro Camploy
Teatro dell’Archivolto
L'invenzione della solitudine
di Paul Benjamin Auster
con Giuseppe Battiston
regia Giorgio Gallione
 

 

Quarto degli otto appuntamenti in abbonamento della rassegna L'altro teatro, il 31 gennaio, è lo spettacolo L’invenzione della solitudine dello statunitense Paul Benjamin Auster (1947) con Giuseppe Battiston e con la regia di Giorgio Gallione. Prodotto dal Teatro dell’Archivolto.

Dopo l’inattesa morte del padre, il protagonista si ritrova nella grande casa di un genitore che gli è estraneo, che ha abbandonato da anni la famiglia per ritirarsi da tutto e da tutti. Ripercorrendo attraverso oggetti e carte la vita di un padre semisconosciuto e assente, riscopre i frammenti di un’esistenza che in parte è anche la propria: anche lui sta infatti per abbandonare la moglie e l’amatissimo figlio.

Di Stefano Bollani le musiche di questo spettacolo dove il protagonista è alla fin fine lo stesso Auster: L’invenzione della solitudine è infatti un romanzo autobiografico del 1979, scritto prima di raggiungere la fama nel 1985 con La trilogia di New York .

Per maggiori informazioni cliccare qui

 

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Con l'inizio del nuovo anno, VeronaLive ha incontrato Nicola Gastaldo, Federica Collato e Michele Pistaffa di Reverse. Un nuovo appuntamento dell'inchiesta sulle realtà associative in città, per esplorare questa volta il mondo dell'autoproduzione e della sostenibilità.

"Reverse promuove la ricerca di un pensiero alternativo, da declinare negli ambiti sociale, culturale, economico ed ambientale, ponendo al centro l'uomo e la qualità della vita, le relazioni interpersonali ed il rispetto dell'ambiente". In questi quattro anni di attività, come avete tradotto in "azione" questa vostra "filosofia"?

Sin dall'inizio ci interessa dimostrare che quando si parla di temi di sostenibilità, in senso ampio come descritto, si parla soprattutto del vivere quotidiano e delle scelte o dei gesti che esprimono il nostro modo di pensare e vedere il mondo. Come associazione culturale abbiamo sempre cercato di proporre delle alternative: un modo diverso di utilizzare gli scarti di produzione, un'attenzione differente a come arrediamo i nostri spazi di vita, un senso critico che aiuta a giudicare meglio un oggetto se lo facciamo da noi e comprendiamo quali sono i processi, i materiali, il lavoro che si mettono in gioco. Tra eventi, installazioni, laboratori abbiamo sempre cercato di dare spazio a questi temi a noi cari. Il sito www.reverselab.it contiene anche i dettagli di tutte le nostre attività negli anni.

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