15 febbraio - 11 aprile 2008 ad Interzona

 

La rassegna Una certa idea dell'Italia. Incontri con il video, a cura di Simone Menegoi, presenta cinque tra i più importanti giovani artisti italiani che lavorano con il video: Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, Alex Cecchetti, Diego Perrone, Luca Trevisani, Nico Vascellari. Si tratta di artisti che hanno già conseguito lusinghieri risultati nel circuito dell'arte contemporanea e del cinema sperimentale, nazionale e internazionale: nella classifica dei 100 giovani artisti italiani più quotati, appena stilata dalla rivista Flash Art, Diego Perrone è secondo, Vascellari sesto, Trevisani ottavo.


Calendario della rassegna

Venerdì 15 febbraio ore 21.30
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti
+ videoinstallazione

 
Venerdì 29 febbraio ore 21.30
Nico Vascellari

 
Venerdì 14 marzo ore 21.30
Diego Perrone

 
Venerdì 28 marzo ore 21.30
Alex Cecchetti


Venerdì 11 aprile ore 21.30
Luca Trevisani

L'iniziativa inaugura un percorso dell'associazione Interzona dedicato alle forme più innovative di arte visiva, spesso poco frequentate nel contesto veneto e soprattutto veronese. Lo spirito dell'iniziativa è quello che da sempre contraddistingue Interzona: la volontà di offrire al pubblico, in particolar modo locale, una produzione culturale di qualità, che solitamente non rientra nei grandi circuiti di distribuzione.

Il video, da questo punto di vista, costituisce una forma di creazione contemporanea visibile di solito solo in ambiti specialistici (musei, gallerie, biennali, ecc.) e il cui linguaggio non è sempre di facile accesso. Per questo motivo, Interzona intende fornire un elemento di approccio e di comprensione delle opere tanto importante quanto raro: l'incontro diretto con l'artista. L'obiettivo particolare della rassegna Una certa idea dell'Italia. Incontri con il video è quello di far conoscere al pubblico veronese il lavoro di alcuni fra i più interessanti e promettenti artisti italiani sia attraverso la proiezione delle loro opere in video, sia attraverso il dialogo con loro.

La presenza degli artisti è l'elemento forte della rassegna e mira a dare una possibilità di confronto: l'occasione di conoscere la poetica dell'artista dalla sua stessa voce e di confrontare le sue intenzioni con le proprie impressioni dirette. Un approccio che l'Associazione Interzona ha già proposto con successo in campo cinematografico.

 

Modalità degli incontri e scelta degli artisti

Ogni incontro prevede un'introduzione, sotto forma di dialogo fra l'autore e il critico Simone Menegoi, che esaminerà sia il lavoro dell'artista in generale sia le opere che saranno presentate in particolare, toccando questioni come le scelte espressive e stilistiche, la tipologia narrativa, il senso del progetto. Seguirà la proiezione delle opere e un "question time" finale aperto alle domande e alle curiosità del pubblico.

La selezione degli artisti è stata condotta in base a un criterio di qualità e originalità e rappresenta una campionatura di quanto di meglio è stato prodotto in Italia negli ultimi anni, per quel che riguarda la produzione audiovisiva non legata alla distribuzione cinematografica regolare. Gli artisti spiccano nel panorama nazionale per aver saputo intraprendere delle ricerche originali e convincenti sia sul piano del linguaggio, sia dei contenuti. Le scelte del curatore veronese Simone Menegoi, d'altra parte, stanno ottenendo attenzione e riconoscimenti, fra i quali una residenza presso la galleria civica d'arte contemporanea di Noisy-Le-Sec (Parigi) nei prossimi mesi.

Il filo conduttore della rassegna è dato dal fatto che ognuno degli autori, sia pure in modo estremamente diverso, riflette nel suo lavoro aspetti specifici (e talvolta contraddittori) del paesaggio italiano, sia esso naturale, urbano, antropologico. Si va dalla foresta del Cansiglio di Nico Vascellari al mare Adriatico di Carloni e Franceschetti, dagli adolescenti di periferia di Cecchetti agli anziani filmati da Perrone. Una via, questa, che consente quindi di avvicinare il pubblico alla produzione di videoarte anche attraverso la rappresentazione di tematiche conosciute, ma rivisitate con un taglio nuovo.


Brevi profili degli artisti invitati

 

Cristiano Carloni (Fano, 1963) e Stefano Franceschetti (Pesaro, 1966) sono tra i più raffinati esponenti italiani del cinema di animazione sperimentale. Minuziosi artigiani delle immagini in movimento, lavorano quasi fotogramma per fotogramma, spesso impiegando tempi molto lunghi, per realizzare filmati in cui il materiale di partenza (un uomo che corre, le onde del mare…) viene completamente trasfigurato. Collaborano da anni con la compagnia di teatro di ricerca Socìetas Raffaello Sanzio, celebre in tutto il mondo, e hanno realizzato per conto di quest'ultima sia le numerose videoproiezioni che compaiono negli spettacoli, sia la documentazione in video del ciclo di rappresentazioni "Tragedia Endogonidia", recentemente pubblicata in DVD. A Verona presenteranno la versione definitiva di "Ultima scena", un film mostrato per la prima volta, in forma incompleta, alla Biennale Teatro del 2005.

 

Alex Cecchetti (Terni, 1973) realizza video, disegni, dipinti e installazioni. Il suo lavoro, è stato scritto, "si colloca spesso sulla linea di confine che separa il serio dal faceto, il compiacimento dalla riflessione, la presa in giro dall'approfondimento". Tematiche come la condizione degli immigrati nell'Italia contemporanea vengono affrontate in modo apparentemente "leggero", ma, sotto la superficie, la loro natura seria o addirittura drammatica rimane sempre percepibile. Un altro aspetto del suo lavoro è la contaminazione di generi, linguaggi e atmosfere, di cui è un esempio la "Trilogia di San Francesco" (2001), che sarà proiettata a Verona: una singolare trasposizione delle storie del Santo di Assisi e dei suoi seguaci fra gli adolescenti appassionati di musica metal di una qualunque periferia italiana.

 

Diego Perrone (Asti, 1970) è uno degli artisti italiani sotto i quarant'anni più apprezzati a livello internazionale. Attraverso mezzi espressivi diversi (scultura, fotografia e video) crea un universo in cui personaggi e luoghi che appartengono a una provincia italiana dei nostri giorni diventano emblemi di una condizione umana primordiale, rischiarata da improvvisi lampi di violenza. I suoi video comprendono filmati di animazione realizzati con la tecnica tradizionale del "passo uno", cartoni animati, animazioni digitali, riprese in pellicola e in digitale; le atmosfere variano da una rarefatta malinconia, all'angoscia, all'orrore vero e proprio Quest'ultimo esplode ad esempio in "Angela e Alfonso", uno dei video che saranno presentati a Interzona, messa in scena agghiacciante di un atto di crudeltà che sembra però sottintendere un'intesa amorosa.

 

Luca Trevisani (Verona, 1979) esplora il concetto di scultura sotto varie angolazioni, declinandolo, oltre che in vere e proprie creazioni tridimensionali, in disegni, fotografie e video. Tutto il suo lavoro si presenta come una forma di raffinata astrazione, il cui punto di partenza sono però materiali reali. Questo modo di procedere è facilmente osservabile nei video, dove riprese di fenomeni o azioni in sé banali (palline che corrono lungo un piano inclinato o su una pista di skate-board, persone che saltano, ecc.), attraverso un originale lavoro di montaggio e manipolazione digitale tende a diventare puro ritmo visivo. Nel 2007 si è aggiudicato il premio FURLA per l'arte. A Verona presenterà, fra l'altro, "Platinoiridio", un video girato proprio all'interno dei Magazzini Generali di Verona.

 

Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) attinge nel suo lavoro a fonti volutamente eterogenee: la cultura musicale e visiva del punk rock, la performance radicale degli anni '70, il mondo della moda e della comunicazione pubblicitaria, ma anche il retaggio sentimentale delle sue origini venete e montanare. Il risultato è un ibrido difficilmente catalogabile, animato da un'energia esplosiva che si esprime in performance ardite, grandi installazioni visivo-sonore, disegni, video. Questi ultimi costituiscono probabilmente l'apice della sua produzione, in particolare la trilogia "A Great Circle", girata in parte nella foresta del Cansiglio e sul Carso, che sarà proiettato a Verona. Vincitore del premio nazionale della DARC (Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee), Vascellari ha avuto una mostra personale nell'ambito della Biennale di Venezia del 2007.


Gli incontri si terranno presso l'associazione culturale Interzona, via Scuderlando 4, Verona

L'ingresso, gratuito, è riservato ai soci. Costo della tessera di validità annuale: 3 euro

 ArtVerona sarà presente all’appuntamento per omaggiare i partecipanti dei cataloghi delle passate edizioni della manifestazione e per accreditarli alla IV edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea che si terrà a Verona dal 16 al 20 ottobre 2008 offrendo loro un ingresso gratuito.


Per ulteriori informazioni www.izona.it oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Associazione Culturale Interzona

via Scuderlando, 4
37135 Verona
tel 045 2021005
www.izona.it



Data inizio: 06-02-2008
Data fine: 10-04-2008
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