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Martedì 14 gennaio 2014, cinema Kappadue

ore 20.15: “Hotel Meina” (2007) 
ore 22.00: Celluloide” (1995)

Due  film con i quali I martedì del festival intendono ricordare la figura di Carlo Lizzani, il regista scomparso in modo drammatico pochi mesi fa, il 5 ottobre 2013.


Una serata a inviti al cinema Kappadue di via Rosmini 1/B, è infatti previsto un omaggio al regista romano che firmò film importanti come Achtung! Banditi (1951) con cui esordì, “Il gobbo” (1960), “Il processo di Verona”, (1963), “Banditi a Milano” (1968) e che, fra l’altro, fu direttore della Mostra del Cinema di Venezia dal 1979 all’82. Proprio nell’ultima edizione del festival - nella sezione “Venezia classici“ - è stato presentato, lo scorso settembre, un interessante documentario di Gianni Bozzacchi, “Non eravamo … solo ladri di biciclette. Il Neorealismo”, nel quale Lizzani spiega tra uno spezzone di film e l’altro, quel particolare e fecondo periodo della cinematografia italiana.
Tra i numerosi lungometraggi che hanno segnato la vita di Lizzani, per questo appuntamento speciale ne sono stati scelti due, “Hotel Meina” (in programma alle 20.15) che è stato il suo ultimo film per il cinema (successivamente ha realizzato film per la televisione e documentari) e “Celluloide” (in programma alle 22.00) che racconta, in maniera romanzata, la genesi del film “Roma, città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini e tra i massimi esempi del Neorealismo.
“Hotel Meina” si basa su fatti realmente accaduti che Marco Nozza (giornalista del Giorno) descrive nel suo omonimo libro dedicato a una strage dimenticata della Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre 1943 sul versante piemontese del Lago Maggiore sedici ebrei italiani (che facevano parte di un gruppo più numeroso di 54), in attesa della fine della Guerra, alloggia nell’hotel Meina, di proprietà di Giorgio Benar, anch’egli ebreo ma dotato di passaporto turco e quindi cittadino di un Paese neutrale. Ben presto nello stesso albergo arrivano anche le SS; inizia così una convivenza terribile e inquietante che è la premessa a un drammatico epilogo.
In un primo momento il film doveva essere diretto da Pasquale Squitieri ma per diversità di vedute con la produttrice Ida Di Benedetto, venne affidato a Lizzani. “Hotel Meina” fu presentato fuori concorso nel 2007 alla 64° Mostra del Cinema di Venezia.
“Celluloide” è il racconto della realizzazione del film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, delle difficoltà incontrate dal regista e dalla troupe durante le riprese e infine la tiepida accoglienza che il film riscosse alla sua uscita sia da parte del pubblico che della critica. Siamo nel 1944 e nella Roma appena liberata dagli alleati, il produttore Peppino Amato commissiona a Sergio Amidei la sceneggiatura di una commedia, “Borsa nera”. Il regista Rossellini ha però in mente un film ben più drammatico e di più ampio respiro e pensa ad Anna Magnani e Aldo Fabrizi come interpreti principali.
Tra contrasti, disguidi, liti, il film ha un’attuazione piuttosto travagliata che Lizzani puntualmente rievoca.
Nel cast figurano Giancarlo Giannini (Amidei), Massimo Ghini (Rossellini), Lina Sastri (Anna Magnani), Antonello Fassari (Aldo Fabrizi).

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