teatromascheraDal 16 giugno e per tutta l'estate 2012 torna la rassegna teatrale nei cortili con le compagnie amatoriali veronesi, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Verona.

Verona, come noto, è una delle città italiane con maggiore sviluppo del teatro amatoriale. Il fenomeno assume particolare evidenza non solo per l'alto numero di compagnie presenti, ma anche per l'elevato livello qualitativo raggiunto da diversi gruppi che hanno ottenuto molti riconoscimenti nei vari festival.

L'attenzione dell'Amministrazione Comunale nei confronti del teatro amatoriale è molto viva e si è concretizzata con la messa a disposizione di spazi attrezzati per la realizzazione di questa rassegna da circa ventotto anni, con l'istituzione del Premio Totola dedicato all'autore italiano contemporaneo, nonché con la scelta di introdurre una nutrita presenza di compagnie nel cartellone del Teatro Camploy.

La rassegna strutturata su tre spazi, il Cortile dell'Arsenale, il Chiostro di S. Maria in Organo, il Chiostro di S. Eufemia, vede un calendario ricchissimo di appuntamenti con ben 198 serate di spettacolo presentate da 25 compagnie.

Per la prima volta si affaccia sul palcoscenico di questa rassegna la Compagnia I'Aseni del Borgo mentre invece ritornano, dopo una pausa, La Formica e la Compagnia Veronese di Operette.

Particolarmente interessante il cartellone, molto eterogeneo, comprendente sia opere di autore italiano che straniero, con svariati liberi adattamenti. Emerge una chiara preferenza verso testi contemporanei italiani e stranieri (per lo più di area anglosassone), anche se alcune compagnie hanno scelto dei classici.

Pur in una generale atmosfera di leggerezza gli spettacoli presentano diversi orizzonti di impegno con il trattamento di tematiche attuali e controverse, dalla critica a malcostumi e vizi della società, al mondo intricato degli affetti e della dimensione esistenziale.


CHIOSTRO S. EUFEMIA

Apre la stagione dei cortili dal 16 al 20 giugno lo spettacolo "Il povero Piero" di Achille Campanile, presentato da G.T.V Niù. La storia, ambientata in un appartamento borghese degli anni 60, stigmatizza ironicamente con un susseguirsi grottesco di eventi il decesso improvviso del capofamiglia. Ridicolizza i comportamenti usuali e tipicamente italiani, intrisi di convenienza per i vari parenti o amici. Le vicende si complicano con l'arrivo di nuovi personaggi, riuscendo così nell'intento dell'autore, un maestro del teatro dell'assurdo, ad imporre un ritmo sempre più stringente ed esilarante verso il finale dalle imprevedibili conseguenze.

Dal 21 al 23 giugno è in scena una compagnia di nuovo ingresso, l'associazione I'Aseni del Borgo con "Catémose in Piassa", frutto di una scrittura collettiva del gruppo. La notte di capodanno del 2000 arriva piena di speranze per il nuovo millennio. Un uomo e una donna settantenni si incontrano in internet e si danno appuntamento il primo giorno di primavera. La piazza è lo scenario dove si intrecciano storie antiche e vicende nuove. La commedia scritta in dialetto veronese racconta con ironia e umorismo la storia della Piazza dal dopoguerra ai giorni nostri.

La Compagnia dell'Arca andrà a rappresentare dal 25 al 28 giugno "Qualcuno di troppo. Dive si nasce Suore si diventa" di Valerio Bufacchi, Paola Capasso e Giulia Guandalini, divertente quanto irriverente commedia musicale, ispirata a "Sister Act" e "A qualcuno piace caldo". In un locale notturno due uomini, che sbarcano il lunario travestendosi da showgirl, si trovano inaspettatamente coinvolti in una complicata faccenda di malaffare. Costretti a darsi alla fuga, inseguiti da sicari, per una serie di coincidenze si trovano in un austero convento travestiti da suore ispettrici.

La stessa compagnia presenta il 29 giugno "Amleto" di William Shakespeare in una rilettura multimediale che mette in scena i celeberrimi eventi alla corte di Danimarca come se si trattasse di una partita a scacchi in cui, mossa dopo mossa, i destini si intrecciano e le circostanze si avviano ad un punto senza ritorno.

Continua la compagnia La Pocostabile, dal 1 al 7 luglio, con "Come vi piace" di William Shakespeare. In questa commedia romantica viene contrapposta l'esistenza di chi è legato al potere a coloro che vivono una vita libera, tra campi e boschi. L'amore, nelle sue diverse forme, ora nascosto, ora svelato, ora incerto, ora dirompente è il movente che rende il lavoro un'amabile trama tra favola e realtà, tra finzione e rivelazione. Immersi nella simbologia e nel rispetto per la parola dell'autore la regia ci introduce ai temi sempre attuali dell'amore per la vita e per la natura.

Prosegue la rassegna la compagnia Micromega dal 8 al 15 luglio con "E deve essere un maschio" di Giuseppe Achille. Una coppia in crisi, una coppia clandestina, un investigatore privato, uno scultore fallito e un'improbabile chiromante sono gli ingredienti di questa "commedia all'italiana" della prima metà del secolo scorso. Piece brillante nella quale si susseguono divertenti situazioni create dalla voglia di "trasgredire"e dove l'ambientazione borghese, spesso caratterizzata da una sostanziale amarezza di fondo, stempera i contenuti comici. Una commedia coinvolgente per i suoi innumerevoli colpi di scena e avventurosi equivoci.

Dal 17 al 25 luglio continua la compagnia Gli Insoliti Noti con "Pallottole e cornetti (C'e' un ostaggio nel palazzo?)" adattamento di Donato de Silvestri da un testo di A. Reynaud-Fourton. I piani di due amici aspiranti suicidi vengono sconvolti dall'incontro con tre improbabili rapinatori, di cui diventano vittime e persecutori, in un susseguirsi esilarante di colpi di scena, sul cui sfondo incombe la figura di una petulante quanto sagace portinaia. Commedia inedita in Italia, che ha ottenuto all'estero un grande successo di pubblico e di critica e risulta coinvolgente per il brillante mix di gag ed intelligente ironia.

La Maschera è in scena, dal 26 luglio al 3 agosto con "Favolescion" firmato da Paolo Quattrocchi e Mauro Cattivelli. Nel 2012, che coincide con il 200° anniversario della pubblicazione della prima raccolta di fiabe dei fratelli Grimm, il Regno delle Favole è in crisi perché la fantasia è stata rimpiazzata dall'opulenza della società tecnologica. La compagnia per far divertire prova a sfruttare tutte le potenzialità che questo testo, solo apparentemente creato per i più piccoli, offre: i luoghi comuni, i tormentoni, la raffica di battute demenziali, le situazioni comiche che rendono il copione teatrale fresco, esplosivo e sempre originale.

Dal 13 al 21 agosto è la volta della compagnia Lavanteatro con "Assassino per forza" di Marc Gilbert Sauvajon. Il morto, l'assassino, l'intrigo, i colpi di scena, l'originale finale: gli ingredienti ci sono tutti, ma non è un classico thriller. Il morto è presente dall'inizio e l'assassino, reo confesso, è subito individuato. Assistiamo all'arguta montatura che una ricca famiglia francese cerca di imbastire per nascondere la verità, al solo scopo di salvare il perbenismo di facciata. Un testo molto interessante non tanto per l'intreccio giallo, quanto per l'energia "noir" che circola tra allusioni e sguardi, piccoli gesti rivelatori e ipocrite parole.

Prosegue ancora la stessa compagnia, il 22 e 23 agosto con lo spettacolo "Anche le donne hanno perso la guerra" di Curzio Malaparte. Una famiglia borghese, decaduta a causa della guerra e composta unicamente da donne, si trova a dover accettare, per sopravvivere, i soprusi delle truppe di occupazione. Un contesto questo dove si manifestano i sentimenti e gli stati d'animo dei singoli personaggi: cinismo e umanità, rassegnazione e recupero della dignità perduta. Un susseguirsi di sentimenti contraddittori che fanno apparire ognuno diverso da quello che era e che certamente non sarà più.

In scena dal 24 al 28 agosto la compagnia Quartaparete con "Opinioni di un clown" liberamente tratto dal romanzo di Heinrich Böll. Non esiste un attore che interpreta il personaggio principale, ma in scena ci sono alcuni clown che trovano abbandonata la valigia di Hans Schnier, famoso clown tedesco. Tutti sanno chi è, ma di lui ora racconteranno la storia più intima e privata. Vogliono partecipare al racconto, anche per pochi istanti e così subiranno la struggente malinconia della storia di Hans nel gioco comico e fanciullesco della clownerie.

Dal 30 agosto al 4 settembre la compagnia Trixtragos presenta "Eva contro Eva" ispirato al racconto di Mary Orr e all'omonimo film di J. L. Mankiewicz, questo spettacolo e' una commistione tra cinema e teatro, in cui viene narrata il complesso rapporto di rivalità anagrafica e professionale tra Margo Channing, diva ultraquarantenne e la giovane arrampicatrice sociale Eva Harrington. Attorno a loro registi, sceneggiatori, produttori rendono viva la trama con dialoghi brillanti e pieni di crude verità.


CHIOSTRO S. MARIA IN ORGANO

Apre Modus Vivendi che, dal 23 al 30 giugno, presenta la commedia dialettale popolare "Te speto in Paradiso" di Adriano Mazzucco. Orazio Molon, disoccupato e senza voglia di trovare un lavoro, per sbarcare il lunario tiene in casa il vecchio padre invalido, l'anziana e arteriosclerotica zia Evelina e un'altra vecchia zia nubile e timorata di Dio, che convogliano in famiglia le proprie pensioni. A complicare la situazione una portinaia impicciona che denunzia una situazione familiare alquanto strana. Un insieme di risate per un testo dal finale inaspettato.

Prosegue dall'1 al 7 luglio la compagnia Zeropuntoit con "General Crazy Hospital (L'ospedale più pazzo del mondo)", liberamente tratto da Ray Cooney, adattamento di Andrea Girardi. La molla che fa scattare il meccanismo degli equivoci è costituita dall'arrivo dell'ex infermiera di un ospedale, ex amante del candidato al posto di primario, nonché madre della figlia illegittima di quest'ultimo. Il protagonista, in una girandola di battute e gags, inventa una serie convulsa di bugie e inganni per la paura di essere coinvolto in uno scandalo, ma le sue bugie risulteranno talmente vere da sembrare meglio della stessa verità.

Dal 10 al 20 luglio la compagnia Compagnia Giorgio Totola propone "Attento alla cioccolata, ispettore Callaghan!" di Paolo Quattrocchi e Mauro Cattivelli. Tommaso, apprezzato scrittore di gialli, tenta di ultimare la centesima puntata della fortunata serie televisiva del "Detective Callaghan". Mentre scrive il testo sulla macchina da scrivere, le scene vengono interpretate "in diretta" da Callaghan, dalla sua segretaria Della e da tutti gli altri personaggi che si muovono nella zone "studio di Callaghan" e "porto". E' una commedia brillante che prende giocosamente di mira i luoghi comuni del romanzo giallo.

Il G.A.D. Renato Simoni porta in scena, dal 21 al 28 luglio,"I pettegolezzi delle donne" di Goldoni. Al centro della vicenda le chiacchiere gratuite e velenose fatte di mezze parole e di affermazioni perentorie quanto avventate, capaci di rovinare chi ne è colpito. Prerogativa femminile? Sembrerebbe di sì, ma l'altra metà del cielo (i maschi) non è certo da meno ed anzi brilla per creduloneria, millanteria, spavalderia. E proprio perché il pettegolezzo non ha età, la regia ha spostato l'ambientazione della commedia in una Venezia del 1930. Un campiello dove imperversa un meccanismo maligno, ma non mancherà il lieto fine a coronare i sogni della coppia di innamorati.

Dal 31 luglio al 7 agosto è la volta di CMT - Musical Theatre Company con "R+J Story (A modern romance)" adattamento di Pia Sheridan liberamente ispirato a "West Side Story" di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein. L'ambientazione viene portata a una ipotetica Verona dei giorni nostri dove i temi della rivalità tra bande, dell'integrazione, della rabbia giovanile restano attuali così come nel quattordicesimo secolo di Romeo e Giulietta. La regia utilizza la platea come palcoscenico, gli attori interagiscono col pubblico che si trova così immerso nella vicenda.

La compagnia La Formica è in scena dall'8 all'11 agosto con "Il processo per l'ombra dell'asino" di Friedrich Dürrenmatt, una divertente satira contro chi coltiva i propri interessi, forte della propria ideologia, nascosto dietro il paravento della rispettabilità e dei "giusti principi". Si tratta di una storia antica attraverso la quale il drammaturgo svizzero parla alla modernità con spirito critico, ricordandoci che anche un gesto apparentemente innocuo può avere conseguenze catastrofiche.

Prosegue dal 12 al 15 agosto la Compagnia Veronese di Operette con "Dee sull'orlo di una crisi di nervi" di Ulrika Calvori Moro. Non esiste solo il nostro pianeta, l'universo è pieno di altri mondi e ce n'è uno magico... l'Olimpo. La regista sceglie di parlare delle dee o meglio della sensibilità femminile con un cast di sole donne. Le protagoniste decidono di scendere sulla terra, sperando di trovare gratificazione, felicità, amore. Ma cosa trovano? Il pubblico viene condotto a scoprirlo in compagnia di Venere, Diana, Minerva e altre in un viaggio animato da gags, musiche, danze e burlesque.

Dal 17 al 22 agosto la compagnia La Pajeta propone "Due tigri in salotto" di Paul Patcho. Inizi novecento, in un salotto borghese, una famiglia è riunita nella trepida attesa dell'arrivo di un parente lontano, un esotico indiano, o malese, o borneese di quelli immortalati da Emilio Salgari. In occasione di questo incontro i protagonisti fantasticheranno sui contesti avventurosi di personaggi quali Sandokan, Yanez, la Perla di Labuan... e così rivivranno i tigrotti di Mompracem per opera di un manipolo di cialtroni pronti a giocare con i miti positivi e negativi di intere generazioni.

La compagnia Tabula Rasa il 24 agosto è in scena fino al 28 dello stesso mese con "Il diario di Adamo ed Eva (Peccato per fortuna!)" libero adattamento di Alessandra Marognoli e Alice Moresco dal testo di Mark Twain. Al centro è il secolare scontro e incontro tra uomo e donna: l'eterno dilemma sul significato della natura umana e sulla bellezza della diversità tra i due sessi. L'ironia che accompagna tutta la messa in scena sfuma lentamente, verso la fine, in un discorso più profondo che tocca il tema sempre attuale dell'Amore.

Conclude dal 29 agosto al 2 settembre la compagnia Verbavolant con "La signorina Papillon" di Stefano Benni. Campagna parigina di fine ottocento. Una sognatrice, Rose Papillon, chiusa nel suo giardino s'illude di poter sfuggire ad ogni tipo di tentazione, ma la sua serenità è minacciata da strani personaggi: Marie Louise, parigina alla moda, Armando, militare autoritario e razzista, e Millet, poeta mellifluo e millantatore... Divertente commedia surreale che gioca soprattutto su metafore, dialoghi brillanti e frizzanti nonsense.


CORTILE ARSENALE

Apre la rassegna al Cortile dell'Arsenale dal 2 all'8 luglio Soledarte con "Nightmare before Christmas" adattamento di Solimano Pontarollo da un racconto della tradizione popolare nordamericana, già portato sullo schermo sotto forma di musical da Tim Burton. Il mondo di Halloween scopre il mondo di Natale e decide di impadronirsene col rapimento di Babbo Natale. Si alternano le fantasie gioiose al piacere macabro del "mostro" che spaventa. Il racconto surreale diventa metafora di quella condizione di passaggio che è l'adolescenza: mille sfaccettature, il non sentirsi a posto, il voler crescere in fretta, l'emulazione degli altri.

Dall'11 al 29 luglio è in scena La Barcaccia con "Il Feudatario" di Carlo Goldoni. E' il prezioso recupero di un testo goldoniano dimenticato, nato peraltro proprio nel Veronese in seguito all'occasionale passaggio di Goldoni nel feudo di Sanguinetto. Per la prima e unica volta, l'Autore mette al centro d'una sua opera la categoria dei "villani", sorridendo benevolmente della loro rozzezza ma sottolineando nel contempo la loro capacità di riunirsi e ribellarsi per liberarsi di antichi soprusi. Lo spettacolo è impreziosito dalla puntuale ricostruzione del loro linguaggio e da una trama di trascinante divertimento.

Prosegue la rassegna dal 2 al 19 agosto la compagnia Estravagario che presenta "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi" di Alessandro Capone e Rosario Galli. Che fatica essere uomini se anche una tranquilla riunione tra amici si trasforma in una seduta collettiva in cui lamentarsi delle perenni crisi con il gentil sesso. I protagonisti, insoddisfatti dei rapporti con mogli e compagne, condividono il sogno e la ricerca - via telefono – della loro donna ideale che, nelle fantasie di questo gruppo un po' cialtrone e velleitario, deve essere bella, disponibile e soprattutto di poche parole. La realtà però si rivelerà molto diversa dalle attese.

La Compagnia Einaudi-Galilei presenta dal 20 al 26 agosto "L'importanza di chiamarsi Ernest" di Oscar Wilde con la sua critica di costume della "rispettabile" società vittoriana. In lingua inglese, il nome Ernest significa onesto, franco ed è forse per questo che le signorine di buona famiglia, protagoniste della pièce, fanno letteralmente a gara per fidanzarsi con un uomo che porti tale nome. Ma che poi gli uomini in ballo di onesto abbiano solo il nome, senza una reale devozione al vero o alla lealtà coniugale, è ciò che anima l'intreccio permettendo all'autore di contestare il perbenismo aristocratico con la sua solita posa raffinata e decadènt.

Conclude la rassegna al Cortile dell'Arsenale dal 28 agosto al 2 settembre Soledarte con "Jago, danza della gelosia" adattamento di Solimano Pontarollo da Shakespeare. In scena un attore, solo, ripercorre le vicende di Otello dal punto di vista di Jago. Intorno a lui un corpo di ballo racconta, con musiche tratte da alcune famose colonne sonore cinematografiche, la gelosia, la follia omicida, i conflitti interni e la parte più oscura che abita nel cuore di Jago, e che forse c'è anche nel nostro cuore.

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