2_risate2 Risate è il titolo dell'originale progetto di teatro comico del teatro Verdi di Pordenone che ha coinvolto nel percorso creativo 10  artisti del nordest (tra i quali il veronese Diego Carli) e nel ruolo di professore emerito della comicità Paolo Rossi. Due gli appuntamenti per questo primo anno: ...

- 22 gennaio 2013. ore 20.45 : 1° Dosaggio: (2 risate) Paolo Rossi - in caso di crisi - Conferenza comica con il "professore emerito"

- 26 febbraio 2013, ore 20.45 : 2° Dosaggio: (2 risate) e il resto manca - testi di autori diversi

Il progetto, durante la conferenza stampa, è stato illustrato dalla curatrice, Emanuela Furlan e dal coordinatore dei comici, Mirko Artuso, che ne ha sottolineato anche il valore di laboratorio, sia di confronto sul concetto di comicità che sui repertori, sia sulla scrittura comica in genere e la capacità di aver messo in rete comici di un ampio territorio che va da Trieste a Verona, con un'incursione a Milano e ha come fulcro Pordenone.

Sono intervenuti anche il presidente dell'Associazione Teatro Giovanni Lessio, il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, l'assessore provinciale alla cultura Nicola Callegari

Un rimedio certo per curare il trauma della vita al tempo dello spread e della crisi è l'ironia, la battuta fulminante, la satira. Ridi che ti passa...Una risata ti seppellirà...sono solo alcune delle tante espressioni che da sempre vogliono indicarci la comicità come "rimedio curativo" per far fronte alle difficoltà del tempo che viviamo.

"Ecco perché – sottolinea il presidente dell'Associazione Teatro Pordenone Giovanni Lessio - il teatro comico è al centro dell'interesse e di un nuovo impegno del Teatro, attraverso un progetto innovativo, esclusivo, assolutamente originale, con spettacoli su misura che daranno spazio alle diverse cifre stilistiche del comico: il monologo, lo sketch, la satira di costume, la satira politica, con attori che vogliono ricercare una comicità non banale, non stereotipata, non tarata sui tempi e le modalità televisive e un pubblico vero, presente ed esigente. Una proposta diversa, creativa – aggiunge Lessio - con la quale il Verdi testimonia ancora una volta la sua capacità di essere centro culturale a 360 gradi, non solo contenitore di spettacoli ed eventi di eccellenza ma anche laboratorio di idee, di proposte – di progetti, appunto – che lo contraddistinguono e rafforzano il suo ruolo di punto di riferimento, in casi come questi per un territorio inteso come espressione della più vasta area del Nordest.

E allora ecco 2 Risate – conclude il Presidente - progetto che conta anche sul sostegno di uno sponsor tecnico, il Park Hotel di Pordenone e che nasce con due serate ma ha tutte le intenzioni e le caratteristiche per crescere. Ha infatti già suscitato l'interesse di molti e intendiamo potenziarlo, nella consapevolezza che la scelta di investire, in momenti non certo facili come quello attuale, sia quella giusta e che attraverso iniziative come queste il Teatro Verdi e Pordenone sapranno rispondere in modo sempre più puntuale ed eterogeneo a un pubblico che da tempo non proviene più soltanto dalla città o dalla regione".

A questo progetto, ideato e costruito da Emanuela Furlan, direttore organizzativo e consulente artistico per la stagione di prosa, hanno aderito dieci diversi attori comici professionisti che hanno accettato e condiviso il percorso. Dieci artisti di cui è sufficiente leggere i nomi e in ogni caso i curriculum e le collaborazioni (che abbiamo allegato in due versioni: "2 risate" e istituzionale) per rendersi conto che siamo di fronte a dieci attori (e non solo) espressione del Nordest e affermati a livello nazionale, per la prima volta insieme: I Papu (Andrea Appi e Ramiro Besa), Pupkin Kabarett (Alessandro Mizzi, Stefano Dongetti, Laura Bussani), Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Laura Magni, Diego Carli e Anna Marcato.

"Nel segno distintivo del Nordest - sottolinea Emanuela Furlan - dieci personalità e percorsi artistici diversi, che trovano sicuramente radici nel territorio da cui provengono, cioè Veneto e Friuli, ma capaci di raccontare, tutti indistintamente, un oggi in cui ci si identifica, indipendentemente dalla regione di appartenenza. Da queste basi siamo partiti e subito abbiamo sentito l'esigenza di confrontarci con un "professore emerito" della comicità, Paolo Rossi, un punto di riferimento, che ha subito aderito al progetto, senza se e senza ma come si usa dire, Un' adesione che ci ha dato una nuova grande carica" .

I due appuntamenti di quest'anno – spiega Emanuela Furlan - hanno in comune un tema, oltre che la squadra. E volendo restare legati alla contemporaneità, non potevamo che partire dal raccontare la crisi, o meglio le crisi, sociale, politica, economica, culturale, di coppia. Due appuntamenti che sono un rimedio certo, perché si sa che l'ironia, la battuta fulminante, la satira, insomma, il saper ridere dei cortocircuiti del vivere quotidiano, ha ormai una conferma scientifica del valore terapeutico".

E a questo proposito il Teatro ha voluto giocare con il pubblico scegliendo una forma inconsueta e divertente per l'immagine che presenta il programma, racchiuso in una scatola di medicinali (2 Risate, appunto), rimedio garantito per tutti, senza prescrizioni, consigliato da professori emeriti e proposto in dosaggi controllati da assumersi In caso di crisi il 22 gennaio e quando ormai tutto Il resto manca, il 26 febbraio.

E sarà appunto Paolo Rossi, il 22 gennaio, con la conferenza comica 2 risate – In caso di crisi ad avviare il progetto, con il coinvolgimento di tutti gli altri artisti. Dopo un mese, il 26 febbraio, di nuovo tutti sul palco per il nuovo spettacolo, originale, e travolgente 2 risate – E il resto manca, che potrà anche attingere liberamente da testi e autori insospettabili.

"E' importante – spiega ancora la Furlan - sottolineare il termine progetto perché il percorso che precede i due appuntamenti sul palcoscenico è l'elemento fondante, il cardine, il segno distintivo dell'iniziativa, originale, se vogliamo ambiziosa, innovativa. Tutto nasce dalla valutazione che gli spettacoli legati al comico per la gran parte ricalcano gli schemi televisivi e sono costruiti con sketch dai tempi molto serrati e dall'uso quasi esclusivo dei tormentoni, una comicità quasi usa e getta. Per il palcoscenico tale formula diventa poco efficace; per il palco c'è la necessità di un testo, di una scrittura drammaturgica che regga non i solo i tre minuti di uno sketch, e naturalmente c'è la necessità del lavoro dell'attore e di una regia. Questa esigenza – prosegue - è diventata quindi il primo obiettivo del progetto: un recupero delle radici del comico, con l'artigianalità alta del Teatro, un recupero innestato sul quotidiano e la contemporaneità. Ma l'elemento di assoluta novità è che questo obiettivo non è una mera dichiarazione d'intenti, ma rappresenta, per chi partecipa, un impegno, lo scopo. I dieci artisti coinvolti non sono gli scritturati per una produzione, ma sono componenti partecipi, attivi, propositivi e si stanno misurando con un percorso di crescita che richiede condivisione, scambio di esperienze e di lavoro, volontà di sperimentare e mettersi in gioco anche in questo periodo non facile. Una sfida ambiziosa - conclude - che punta ad affinare e raffinare, alla qualità insomma, una sfida che vogliamo vincere e far crescere nel tempo".

Biglietti (a 12 euro, ridotto 10) e abbonamenti (18 euro, ridotto 15) in vendita in Teatro dall' 11 gennaio

Info: www.comunalegiuseppeverdi.it, tel. 0434 247624

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