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dal 19 al 24 marzo 2013  al teatro Nuovo

Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti sono i protagonisti di Art, la pièce di Yasmina Reza che indaga sul valore dell’amicizia e che dal 19 al 24 marzo conclude la stagione 2012-13 del Grande Teatro. La regia dello spettacolo è di Giampiero Solari.

 

Per il Grande Teatro grande finale di rassegna tutto al maschile con un terzetto di attori di talento e dalla spiccata personalità

: Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti che saranno i protagonisti (al Nuovo, da martedì 19 adomenica 24 marzo) di Art, una pièce che presenta vari motivi di interesse, a partire dalla sua autrice, Yasmina Reza, scrittrice cinquantaquattrenne che, dopo un passato di attrice, si è dedicata con successo alla drammaturgia. Fu proprio Art a segnalare all’attenzione internazionale la scrittrice franco-iraniana (nata a Parigi da padre iraniano e madre ungherese). L’opera, datata 1994, tradotta e rappresentata in oltre trenta lingue, ha anche ottenuto il premio Molière per il miglior autore. Alla Reza la consacrazione definitiva è arrivata successivamente con un altro testo teatrale, Il dio della carneficina (messo in scena quattro anni fa al Salieri di Legnago con protagonisti Margherita Buy, Silvio Orlando, Alessio Boni e Michela Cescon) da cui, nel 2011 il regista Roman Polanski ha tratto un film di grande pregio: Carnage (con Kate Winslet, Jodie Foster, Christoph Waltz e John C. Reilly) che conquistò pubblico e critica alla Mostra del Cinema di Venezia del 2011.
Proposto nella traduzione di Alessandra Serra e per la regia di Giampiero Solari, Art analizza l’universo artistico con i suoi miti e le sue debolezze. In realtà non è questo il fulcro della commedia che invece scandaglia e mette a nudo il reale “peso” di un’amicizia. Quella che tre uomini, diversissimi tra loro, hanno costruito nel tempo senza rendersi veramente conto se il loro è un legame reale, sentito nel profondo e per il quale vale la pena di battersi o se invece è solo un modo per raccontarsi in superficie e vincere le rispettive solitudini. Alessandro Haber è Yvan, un cartolaio che nella vita è sempre propenso a fare passi indietro. Alessio Boni veste i panni di Serge, medico dermatologo da poco divorziato dalla moglie e padre di tre bimbi. Gigio Alberti è Marc, ingegnere nevrotico tutto d’un pezzo, portato a dire sempre e a qualunque costo la verità. Tutti e tre sono dei perdenti: negli affetti, nel lavoro, nella quotidianità. E tutti e tre si ritrovano all’improvviso a discutere ferocemente sull’(incauto?) acquisto fatto da uno di loro: quello di un quadro astratto tutto bianco, forse di pregio, con impercettibili striature, che Serge ha pagato duecentomila euro. Un acquisto impulsivo allo scopo di crearsi un nuovo interesse dopo il fallimento della sua situazione coniugale.
Il dipinto diventa così terreno di scontro tra i tre amici e finisce per essere il pretesto per rinfacciarsi errori, sgarbi, egoismi che hanno coinvolto ciascuno di loro sia nella vita personale che nel rapporto che sembrava tenerli così uniti. Da un iniziale scambio di vedute sul quadro si passa molto rapidamente ad accuse reciproche, a risentimenti covati a lungo, a rivelazioni poco piacevoli che chiamano in causa anche le rispettive compagne, mogli e fidanzate.

La riuscita dello spettacolo, che ha entusiasmato i teatri di tutt’Italia, sta sicuramente nella interpretazione offerta da questo trio di attori particolarmente affiatato. Di Alessio Boni si ricorderà soprattutto l’intensa interpretazione del ruolo di Matteo Carati nel film di Marco Tullio Giordana La meglio gioventù, vincitore della sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2003. Al cinema, l’attore bergamasco ha inoltre lavorato con Marco Tullio Giordana (Quando sei nato non puoi più nasconderti) e ancora, tra gli altri, con Cristina Comencini (La bestia nel cuore) e Michele Soavi (Arrivederci amore ciao). Anche in televisione si è fatto apprezzare in Guerra e pace, Caravaggio (dove era il protagonista) Rebecca, la prima moglie e, in tempi più recenti (febbraio 2012), nella miniserie Walter Chiari- Fino all’ultima risata in cui ha rivelato una straordinaria somiglianza fisica con il grande attore veronese scomparso.
Gigio Alberti ha invece recitato spesso nei film di Gabriele Salvatores (da Kamikazen, ultima notte a Milano a Sud, da Marrakech Express e Nirvana a Mediterraneo e a Quo vadis?) e ha lavorato, tra gli altri, con Paolo Virzì (Ferie d’agosto), Marco Bellocchio (L’ora di religione) e Silvio Soldini (Cosa voglio di più). Ha alle spalle anche una consolidata carriera teatrale come interprete di Harold Pinter, Samuel Beckett e Rodrigo Garcia. Ricchissimo il curriculum di Alessandro Haber: il primo ruolo da protagonista nel cinema glielo affidò Pupi Avati nel film Regalo di Natale cui sono seguite, negli anni, esperienze con Mario Monicelli (Parenti serpenti), Leonardo Pieraccioni, Giuseppe Tornatore (La sconosciuta) sino al recentissimo Le foibe. Molto presente anche in teatro, Haber ha riscosso grandi successi interpretando, tra gli altri, testi di Pasolini (Orgia), di Molière (L’avaro) e di Cechov (Zio Vanja). Haber non disdegna di cimentarsi anche nel canto: ha all’attivo tre cd (Haberrante, Qualcosa da dichiarare, Il sogno di un uomo) e Francesco De Gregori ha scritto per lui La valigia dell’attore.
Le scene dello spettacolo sono di Gianni Carluccio, i costumi di Nicoletta Ceccolini, le luci di Marcello Iazzetti. Dopo la “prima” di martedì alle 20.45, lo spettacolo replica ogni sera alla stessa ora sino a sabato. L’ultima recita, quella di domenica, è alle ore 16.00.
Anche per Art sono previsti nel foyer del Nuovo i due tradizionali incontri: giovedì 21 alle 16.45 Simone Azzoni offrirà spunti di lettura critica sul tema “Da che arte stai? Tra estetica e amicizia”. Seguirà, alle 17, l’incontro con gli attori moderato dal giornalista Lorenzo Reggiani.

Vendita dei biglietti al Teatro Nuovo (tel.0458006100) e tramite circuito GETICKET. Prosegue anche l’iniziativa TeatroUnder 26, promossa dal Teatro Stabile di Verona con il contributo della Fondazione Cariverona: i giovani dai 18 ai 26 anni che vivono, studiano, lavorano a Verona potranno vedere lo spettacolo con soli 3 euro. L’agevolazione tariffaria è subordinata al possesso di una card nominativa che può essere richiesta gratuitamente al Teatro Nuovo. Per la disponibilità dei biglietti consultare il sito www.teatrounder26.it.

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