Spazio Aperto: opere 1950-1970

Spazio Aperto: opere 1950-1970

Spazio Aperto è il titolo della mostra alla Galleria dello Scudo che focalizzata sul concetto di “luogo” e “spazio” nella ricerca astratta in Italia nel secondo dopoguerra. Le opere esposte sono di 5 protagonisti italiani di quel periodo: Afro, Birolli, Santomaso, Scialoja e Vedova, artisti che hanno contribuito alla graduale svolta della pittura verso una completa non-figuratività, pur mantenendo nei titoli precisi riferimenti oggettuali (Incendio nelle Cinque Terre, Doppia figura, Strappo, Paese...).
Afro e il veronese Renato Birolli, figure al centro del dibattito tra astrattismo e realismo, hanno aderito al Gruppo degli Otto. Birolli è l'artista che meglio interpreta l’idea di “spazio” come origine di un immaginario pittorico. Ricerca del vero canto (1958), altra opera in mostra, sarà scelta per la sala interamente dedicata a Birolli alla XXX Biennale di Venezia del 1960,
I rapporti tra Afro, Birolli e Toti Scialoja, in alcuni periodi, sono di stretta collaborazione, rinsaldati dai soggiorni estivi trascorsi a Procida, dove convergono artisti americani come de Kooning, Rothko, Twombly. Nella tarda estate del 1957 Scialoja elabora le sue prima Impronte, precedute da una serie di dipinti di grandi dimensioni concepiti di ritorno dal suo viaggio a New York. Nella tela Strappo, che appartiene a questo ciclo di lavori, predomina l’uso di trasparenze da cui lentamente affiora il colore come dalla profondità della superficie.
L’evoluzione dell’astrazione lirica di Giuseppe Santomaso va verso un’idea personale di “espressionismo astratto” si misura nella sua ricerca già alla fine degli anni ’50, e più compiutamente nei primi ’60, quando alle stesure a corpo tipiche, per esempio, del ciclo dei “Cantieri”, frutto di stratificazioni, fanno seguito anche altri interventi con spruzzi di colore e colature.
Se la memoria di un luogo reale o immaginario percorre l’opera di Santomaso ponendo in relazione “l’anima” delle forme con “l’anima” dei colori, in Emilio Vedova assume valenze ben precise. Dopo le serie ispirate a luoghi da lui stesso visitati, come Dal diario del Brasile o i cicli Per la Spagna concepiti questi ultimi con ben precise finalità di denuncia politica, negli anni ’70 è l’America ad animare il repertorio espressivo dell’artista, il Paese che nel secondo dopoguerra raccoglie l’eredità lasciata dall’Europa come epicentro dell’arte contemporanea. Vedova produce una serie di dipinti, dal 1976, con il titolo De America che offrono allo spettatore una lettura del tutto personale del mondo d’oltreoceano, carico di tensioni e di contrasti visti, non a caso, attraverso una tavolozza in bianco e nero.

orario: lunedì - sabato 10.00 - 13.00 / 15.30 - 19.30

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento 22-05-2021 15:30
Termine evento 31-07-2021 19:30
Luogo Galleria dello Scudo
Categorie degli eventi ARTE E MOSTRE

Venue Information - Galleria dello Scudo

Galleria dello Scudo, fondata nel 1968, si occupa di arte moderna e contemporanea italiana. In collaborazione con enti pubblici ha organizzato importanti rassegne di carattere strettamente scientifico, che hanno suscitato viva attenzione di critica e di pubblico.
Promuove inoltre il lavoro di artisti contemporanei come Gianni Dessì, Giovanni Frangi, Giuseppe Gallo, Marco Gastini, Eliseo Mattiacci, Nunzio, Luigi Ontani e Giuseppe Spagnulo.

sede espositiva: via Scudo di Francia 2, 37121 Verona
telefono 045 590144 - fax 045 8001306 - e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
orari di apertura lunedì - sabato 10:00-13.00 | 15.30-19:30

https://www.galleriadelloscudo.com