Martedì, 06 Febbraio 2018 10:44

Il fiabesco mondo di Julian Schnabel

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Ho visto il film-documentario di Pappi Corsicato dal titolo “Julian Schnabel - A Private Portrait”, 2017. “L'Arte viva” di uno dei pittori più celebri della scena newyorkese (e mondiale) degli anni '80. In Italia è stato in sala solo 2 giorni e alla proiezione in una Multisala eravamo in cinque persone.

Conoscevo le opere di Julian Schnabel, ma avevo voglia di sentirlo parlare in diretta, di vedere come veniva raccontato e si raccontava. Condivido l'affermazione del regista Pappi
Corsicato  quando dichiara che “Julian è l'incarnazione di cosa vuol dire essere un artista e di cosa vuol dire vivere per l'arte ”. È evidente che l'idea del film-documentario è nata in seguito ad una reciproca stima, seguita da una profonda  amicizia e frequentazione. Si ha l'impressione che tutto sia “molto estemporaneo”, casuale, ordinario, come quando Al Pacino parla dell'artista mentre prende un caffè in casa sua.

Un appunto in margine: ma in che mondo vive Julian? I filmati e le foto scelte dai “ricordi di famiglia” sono da “Mulino Bianco”. Le mogli (o ex mogli) sono tutte devote e “innamorate”. I figli orgogliosi, i galleristi e i collezionisti da jet set. Le case e le vacanze da fiaba. Tutto ok. Buon per lui. Ma il mondo vero dov'è? La cameriera mentre serve un caffè, un fattorino, un  assistente... Anche quando si vede Julian durante un tragitto in macchina, non si scorge neppure la nuca dell'autista. Solo durante l'allestimento di una mostra dell'artista, dove le opere sono invariabilmente enormi, si vedono una decina di assistenti lavorare, a terra e su impalcature. Ma sono sempre ripresi da lontano, tanto da sembrare figure lillipuziane, comparse, burattini.

E questo che c'entra, vi chiederete.  A me piace vedere, quando è possibile, uno scorcio di vita reale, soprattutto in un docu-film. Mi sarebbe piaciuto vedere anche che Julian si relaziona con l'altra “metà del mondo”, fatta di assistenti, autisti, cameriere... Magari scorgere lo sguardo reciproco tra i protagonisti di questi due mondi. Perfino i reali o i presidenti ogni tanto si vedono quando portano i figli all'asilo, scendono la scaletta di un aereo o stringono una mano.  84 minuti di filmato sono forse troppo pochi, per mostrarci un uomo (oltre che un artista)?

 

Letto 4912 volte Ultima modifica il Giovedì, 29 Marzo 2018 14:10
Il Blog di Mara

"Parole e immagini" potrebbe essere il leitmotiv di questo blog. Parole perchè si tratta sempre di pensieri stringati, minimi, appuntati su eventi che ho vissuto o che mi hanno stimolato. Immagini, perchè quelle scelte sono in maggioranza “immagini” derivate dal mondo dell'arte contemporanea per tanti anni il mio ambiente lavorativo (presso Giancarlo Politi Editore). Un “mondo”, l'arte contemporanea, che è una delle passioni che condivido con mio marito Luigi Meneghelli (critico d'arte): un mondo fatto di immagini fisse e in movimento, di contaminazioni, di luoghi... di persone.

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