Una domenica tutta dedicata alla natura e alla degustazione di prodotti
locali con la Magnalonga di Montorio, la passeggiata eno-gastronomica,
giunta alla quinta edizione, che si snoda dal fondovalle dello
Squaranto alla dorsale della Preà Fita tra i siti di interesse storico
culturale presenti sul nostro territorio.
L’appuntamento è per domenica 8 maggio con partenza alle 9.30 dallo
spiazzo antistante la vecchia chiesa parrocchiale, nello scenario della
grande risorgiva carsica del “laghetto della Squarà”, carico di
suggestioni archeo-ambientali che offrono, a conclusione della
giornata, la possibilità di visite accompagnate per gli adulti, mentre
i più piccoli potranno divertirsi con i giochi gonfiabili.
Le tappe per i punti di osservazione con degustazione di piatti tipici
accompagnati dai pregiati vini veronesi e l’intrattenimento offerto da
spettacoli itineranti sono: villa Beretta, la preà fita, il monolito ad
orientamento solstiziale detto “il piloton”, il Forte Prear, la
chiesetta di San Venerio, il castello di Montorio, recentemente
restaurato, l’oratorio di San Carlo, la corte agricola Zanoni-Albrigi e
la pieve di S. Maria Assunta.
Per chi vorrà portare a casa un ricordo della giornata, ideata e
organizzata dall’associazione “Amici Ecomuseo Préa Fita”, con il
patrocinio dell’assessorato ai Quartieri e alla Valorizzazione delle
tradizioni popolari, all’arrivo verrà allestita la “Fiera dei prodotti
tipici locali” quali olio, miele, vino.
Per informazioni e iscrizioni (che si
Continuano poi VENERDI' 21 APRILE sempre alle ore 21.30 gli
appuntamenti con il Jazz promossi anche dal sito www.jazzit.it
.
Questa volta il trio jazz è formato da Paolo
Birro al piano, Lorenzo Conte al contrabbasso e Alfred Kramer
alla batteria. Un’altra serata indimenticabile all’insegna della grande musica.
Il CortoMaltese esiste dal 1983 e tra le sue mura ha
potuto ospitare grandi della musica italiana come Fabrizio De Andrè, Massimo
Bubola e Jazzisti di fama nazionale ed internazionale. CortoMaltese è un
locale differente con una filosofia diversa. La valorizzazione dei prodotti
tipici, le promozioni e degustazioni ad hoc, i prodotti stagionali fanno la
differenza ed il tutto è ambientato in un’atmosfera rilassata e confortevole.
GIOVEDI 20 APRILE alle ORE 21.30 MAURO TEDESCHI presenterà un libro speciale
dal titolo "Anima Grigia".
Il testo è edito da Publika
Editore e si tratta del secondo lavoro per lo scrittore veronese che
per la prima volta in centro a Verona presenta il suo noir, un romanzo che pone
l’accento sulle caratteristiche nascoste delle nostra città.
“Griza è una città europea senza alcuna vocazione, dove i
compromessi e le mezze verità sono il pane quotidiano. Angelo Jasmeno,
giornalista del Vespro, si ridesta da un torpore professionale durato anni
grazie ad una inchiesta che lo costringe ad esplorare le viscere della città.
Emergono così le commistioni inafferrabili tra malavita politica e affari, le
verità nascoste, le ipocrisie dei gruppi dominanti e non solo. Un uomo deluso,
piegato dalla vita e dalla sfortuna, si imbatte in un’inchiesta scottante,
morbosa, al di sopra delle sue possibilità.”
Mauro Tedeschi è un perito informatico che opera nell’ambiente della
borsa e dei mercati finanziari. Una significativa esperienza nell’ambiente
pubblicitario ed editoriale lo ha avvicinato ai meccanismi, anche perversi,
dell’informazione. Già dirigente politico e sindacale ha accumulato la malizia
necessaria per rendersi indipendente e confezionare un noir impegnato come
"Anima Grigia".
Continuano
Verona: 20– 23 aprile - Piazza Isolo
Dalle 9 alle 19, entrata gratuita.
"Un Campo Rifugiati in Città" Partito da Roma il tour, toccherà 8 città italiane.
E´ arrivato in Italia il Campo Rifugiati di Medici Senza Frontiere, dopo aver visitato 14 paesi in tre continenti. Il tour del Campo Rifugiati, partito il 9 marzo da Roma si concluderà l’8 maggio a Milano, toccando complessivamente otto tra le principali città italiane. I visitatori del Campo potranno scoprire da vicino la realtà quotidiana vissuta da circa 33 milioni di rifugiati e sfollati in tutto il mondo.
Come vivono i rifugiati e che diritti hanno?
Chi li nutre e li assiste?
Dopo un lungo tour internazionale, arriva in Italia il Campo Rifugiati di Medici Senza Frontiere (MSF). Si tratta della riproduzione di un vero e proprio campo rifugiati, uno strumento vivo e interattivo che ha l’obiettivo di raccontare passo per passo la realtà quotidiana di milioni di rifugiati e sfollati nel mondo, troppo spesso ridotti al silenzio. I visitatori, accompagnati da volontari di MSF con esperienza sul campo, potranno entrare nelle tende e nelle baracche, sdraiarsi sul tappeto di un tukul (capanna africana di legno, fango e paglia), assaggiare i
vernissage: sabato 25 Marzo - dalle ore 18.30
Dàm - Fotografie e video di Maria Assunta Karini.
Dàm
(eternità in lingua araba e sangue in ebraico) è il titolo della
personale di Maria Assunta Karini, curata da Riccardo Fai. Si tratta di
lavori di stringente attualità suddivisi in due sezioni: When Blood with Bood is paid
(video e fotografie) e 7 inches ( video). In mostra immagini profonde e
di forte impatto cromatico dove i toni freddi sembrano innescare un
vento di cenere e di fantasmi mentre i toni più caldi un processo di
autocombustione.
27 aprile alle 21.00
Teatro Salieri di Legnago (VR)
Il Campiello di Carlo Goldoni
Lo spettacolo che ha trionfato al Carnevale di Venezia 2005, uno dei capolavori di Goldoni, diretto da Giuseppe Emiliani, regista vincitore del Premio Flaiano 2004; scene di Emanuele Luzzati, uno massimi scenografi italiani.
Scrive Goldoni, nelle sue Memorie: "Essendo necessario rallegrare il teatro misi in scena una commedia veneziana in versi sciolti [...] vi si gioca, vi si balla, vi si fa chiasso; ora è il punto d'incontro del buon umore, ora il teatro delle risse. [...] piacque moltissimo."
Il regista Emiliani: "Tutto accade in un campiello, in uno spazio di realismo magico, spazio del rito del gioco e del rito dell'amore, spazio di vita in comune, di scontri e di riappacificazioni: il campiello come luogo teatrale del quotidiano e nello stesso tempo luogo dell'anima nel quale si scioglie la differenza tra vita reale e teatro, tra realtà e finzione scenica. Il campiello come luogo della nostalgia di un tempo che forse non c'è mai stato: un tempo dove l'amore era amore, la gioia era gioia, la baruffa era baruffa, gli addii erano addii... Un tempo in cui l'incertezza del domani non faceva perdere la voglia di vivere il presente... [...] Il campiello è uno spazio in cui si vive e si