Farabrutto

Sabato 24 settembre - Nuova data per il trio veronese dei Farabrutto, che torna dal vivo a Verona da Mr. Gulliver, il negozio di vintage & used clothing più famoso di Verona (via San Vitale, 7/e in zona Università). Con inizio alle 17.30 e ingresso gratuito un concerto aperitivo (con aperitivo offerto), in cui i nostri presenteranno dal vivo i brani dei due cd ufficiali, il primo "Alzare la voce" e il secondo "Estremoriente, mediocre Occidente" edito da Freecom e che ha fatto incetta di unanimi consensi della critica specializzata.

Sul sito www.farabrutto.it tutto sui Farabrutto.

FARABRUTTO

I Farabrutto sono: Luca Zevio, Niccolò Sorgato e Sbibu

Il loro progetto artistico unisce ai testi, scritti e cantati da Luca Zevio, una musica piuttosto aggressiva e di ricerca utilizzando una strumentazione non convenzionale. La principale peculiarità dei Farabutto è il forte impatto sonoro curato con l'utilizzo spesso "improprio" ma efficace di chitarra classica (Luca), del mandolino elettrico (Niccolò) e di particolari percussioni (Sbibu suona seduto a terra, una sorta di "ground drums").

La storia artistica dei Farabrutto è iniziata nel 2000, subito dopo pochi incontri, quando i 3 musicisti si sono presentati al pubblico con un primo demo autoprodotto (ne seguiranno altri 2) e partecipando a varie iniziative musicali, meritando recensioni positive ed incuriosite.

Nel 2001 i Farabrutto hanno iniziato a lavorare al primo CD scegliendo 10 brani dai precedenti demo. La produzione e gli arrangiamenti sono stati curati dagli stessi componenti del gruppo. Nelle registrazioni in studio al trio si è aggiunto il chitarrista Enrico Terragnoli, musicista di grande esperienza.

Nell'autunno del 2003 il brano "Simona" viene inserito nella compilation "MusicAlive#Uno", progetto di promozione di gruppi emergenti veronesi premiato al MEI 2003.

All'inizio del 2004 i Farabrutto hanno incrociato la strada della Freecom, etichetta satellite di Rai Trade, che ha pubblicato il CD di debutto del gruppo, "Alzare la voce" distribuito da Edel.

"Alzare la voce" si è classificato al terzo posto alle Targhe Tenco 2004 nella categoria "migliore opera prima". Il CD ha raccolto critiche importanti che hanno premiato soprattutto l'originalità del progetto artistico promuovendolo a livello nazionale. I Farabrutto hanno partecipato alle due edizioni del Mantova Musica Festival (nella compilation del MMF 2005 è inserito il brano "Eternamente"), a varie edizioni del Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza e a varie rassegne dedicate alla musica d'autore in tutta Italia.

Nell'estate 2005, a Verona nell'open space Fonderia Aperta, i Farabrutto sono stati protagonisti nella messa in scena di "Romeo and Juliet", spettacolo teatrale e musicale in collaborazione con Punto in Movimento e la regia di Roberto Totola. In questo spettacolo il gruppo ha suonato live 9 brani dei 10 contenuti nel CD di debutto ed il cantante, Luca Zevio, ha recitato con il ruolo del Coro/Narratore.

Il 20 ottobre 2005 al Teatro Ariston di Sanremo, nell'edizione del trentennale della rassegna del Club Tenco, i Farabrutto hanno ritirato il Premio Siae/Club Tenco. Questa la motivazione: "La strana miscela di amori musicali, le diverse fonti di ispirazione, il ritmo serrato della loro carica strumentale e vocale, i testi impregnati di verità scomode ne fanno uno dei più originali esempi di linguaggi nuovi per la canzone italiana".

A maggio 2010 è uscito il atteso secondo album "Estremoriente mediocre Occidente". "Un'illuminazione, un giocattolo indemoniato. Arrivano da Verona con un mandolino in acido, una chitarra che lega e amalgama, mille percussioni dalle mille meraviglie. E poco altro. Ma basta e avanza.

Si sente l'amore per i cantautori italiani insieme a quello per tanto rock, jazz, avanguardia, ma la miscela è assolutamente originale, così come la strumentazione.

Tornano ora - dopo troppo tempo dal loro primo album "Alzare la voce" - i Farabrutto. A spiazzarci, divertirci, ipnotizzarci, con undici canzoni, musiche dannatamente incalzanti e testi perfettamente calzanti. Il sociale e l'esistenziale ci dicono di oggi e di sempre, e si incastonano dentro ad un suono improvviso, pieno, grintoso, lisergico, adrenalinico, con freschezza di esordienti e consapevolezza da musicisti scafati.

Imprendibili e imperdibili. Non ricordano nessuno, si fanno ricordare." [Enrico Deregibus]

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