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13 giugno 2013, ore 21.15 Teatro Romano

Viaggio in musica e parole
con Luca Zingaretti e Maria Paiato
e con Maria Josè Siri (soprano), Walter Fraccaro (tenore), Marco Vratogna (baritono)
Orchestra dell'Arena di Verona diretta da Julian Kovatchev
regia Francesco Micheli

Una serata speciale, il 13 giugno, segna l’inizio della stagione estiva al Teatro Romano.

Giuseppe Verdi e William Shakespeare insieme per una serata-evento che ha per protagonisti, al Teatro Romano, Luca Zingaretti, Maria Paiato e tre cantanti lirici accompagnati dell’orchestra dell’Arena di Verona diretta da Julian Kovatchev. La serata celebra il centenario del Festival areniano, il bicentenario della nascita di Verdi e i sessantacinque anni del Festival shakespeariano.

Giovedì 13 giugno alle 21.30 al Teatro Romano s’inaugura l’Estate Teatrale Veronese 2013. In scena – in collaborazione con la Fondazione Arena di Verona – Verdi, nostro Shakespeare - Viaggio in musica e parole, recital che unisce idealmente il melodramma e la prosa proponendo parti di quelle tragedie e commedie del geniale autore di Stratford-upon-Avon che il talento indiscusso di Verdi ha messo in musica. Ecco allora che monologhi e dialoghi tratti da Otello, Macbeth ed Enrico V si intrecceranno con romanze e duetti verdiani eseguiti dai cantanti Maria José Siri (soprano), Walter Fraccaro (tenore) e Marco Vratogna (baritono) accompagnati dall’Orchestra dell’Arena di Verona diretta da Julian Kovatchev. La regia è di Francesco Micheli.
A far rivivere Shakespeare saranno due grandi artisti: Luca Zingaretti, il popolare e amatissimo volto televisivo del commissario Montalbano e Maria Paiato, tra le attrici predilette di Luca Ronconi. Se il poliziotto creato dalla felice penna di Andrea Camilleri ha dato fama a Zingaretti, che lo interpreta con immutato successo dal 1999, l’attore romano ha alle spalle anche una significativa carriera nel cinema e in teatro. Per il grande schermo ha lavorato con registi come Marco Risi (Il branco), i fratelli Taviani (Tu ridi), Roberto Faenza (Alla luce del sole, I giorni dell’abbandono), Daniele Luchetti (Mio fratello è figlio unico, La nostra vita), Marco Tullio Giordana (Sanguepazzo, Romanzo di una strage), Mario Martone (Noi credevamo) e Silvio Soldini (Il comandante e la cicogna). A teatro ha lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Peter Stein e Franco Branciaroli dedicandosi anche alla regia. Con lo spettacolo Verdi, nostro Shakespeare inizia una collaborazione che porterà Zingaretti ancora a Verona, visto che nella prossima stagione del Grande Teatro sarà protagonista e regista della Torre d’avorio di Ronald Harwood.
Anche le esperienze di Maria Paiato (che è originaria della provincia di Rovigo) viaggiano sul doppio binario teatrale e cinematografico. Sul palcoscenico è stata diretta, tra gli altri, da Giancarlo Sepe (La storia di Zazà, Il tacchino), Valerio Binasco (Cara professoressa, L’intervista) e ripetutamente da Ronconi (Il silenzio dei comunisti, La modestia, Santa Giovanna dei macelli, Il panico). Tra i vari riconoscimenti ricevuti, spiccano due “premi Ubu” (2005 e 2006) e il “premio Eleonora Duse” come migliore attrice per la stagione 2008-09.
Sul grande schermo la si ricorda soprattutto in Io sono l’amore, il film di Luca Guadagnino candidato ai Golden Globes 2010 per la categoria “miglior film straniero”, nello Spazio bianco di Francesca Comencini, nella Passione di Carlo Mazzacurati e nel Comandante e la cicogna di Silvio Soldini.
Zingaretti e Paiato proporranno soprattutto brani di Otello e Macbeth. Il recital prevede anche parti di Enrico V, dramma storico dove fa la sua apparizione quel Falstaff (che ispirò l’omonima opera di Verdi) divenuto celebre con le Allegre comari di Windsor.


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