Mostra collettiva d’arte contemporanea
Vernissage sabato 11 giugno 2011 - ore 19:00, ingresso liberodal 11 giugno al 2 luglio 2011
presso lo Spazio Espositivo CARGO20, via XX Settembre 27 - Verona,
dal martedì al venerdì 16:00 - 19:30 e sabato 10 - 12:30 16 - 19:30
Il tema della mostra intende decifrare il paesaggio attraverso una profonda ricerca sull’identità dei luoghi. La riscoperta del genius loci e del senso della bellezza ci aiutano a cogliere la natura segreta dei luoghi secondo una concezione animista per cui tutto è vivo e tutto ci parla.
Lo sviluppo urbano indiscriminato sta producendo la perdita della tipicità dei luoghi. Le metropoli con l’insignificanza dei loro (non)luoghi hanno alterato il rapporto tra uomo e il suo “contesto”; la riscoperta dei segni della Terra diventa il mezzo per ritrovare una parte del sé trascurata. Il desiderio di decifrare un paesaggio ricercandone l’identità territoriale diventa un operazione catartica di ricerca sull’uomo e sulla sua identità.
Se i luoghi hanno un anima, il compito affidato da questa mostra ai 18 artisti selezionati con un Bando di selezione che si è chiuso domenica 22 maggio scorso è quello di scoprirla e rivelarcela.
Maggiori informazioni nel sito dell’associazione: www.a2associazioneculturale.com
CARGO20 - A2 associazione culturalevia XX Settembre, 27 - 37129 Verona
tel e fax +39 045 592927
Sabato 25 giugno 2011 ore 18.30 inaugura la mostra L'Artista e il suo Atelier
L’arte è un mezzo per trasformare i fatti che noi, senza saper perché, definiamo realtà. Jorge Luis Borges
La casa-atelier dell’artista lettone Vija Spekke si apre al pubblico per offrire la visione del mondo misterioso e lieve che l’artista ha elaborato in affinità con il sentire poetico.
Le opere esposte tracciano il percorso storico della sua ricerca, puntualizzando alcuni aspetti formali legati al genere del ritratto e il proficuo periodo in cui l’ispirazione creativa l’artista l’ha ricevuto da poeti quali Jorge Luis Borges e Fernando Pessoa. Il punto d’incontro tra questi diversi orientamenti è sempre il caso e la rivelazione che la poesia, nella sua dimensione visionaria, può offrire. Con stupore e meraviglia l’artista ha cominciato ad inoltrarsi nell’universo di Borges, “creatore di mondi immaginari ed ironici” e a trasformare le sue suggestioni in altrettante visioni.
Il modernismo di Borges ha dato il giusto impulso alla sperimentazione che l’artista stava cercando. Accompagnata da un’intellettuale giocosità, desiderosa di scoprire tutte le magie del possibile, l’arte per Vija Spekke si è liberata da tutti i cerimoniali che esigono l’idealizzazione per lasciare che le immagini si aggregassero quasi da sole, senza reprimere quella libertà massima che può essere la casualità.
Per avvicinarsi
Prosegue fino al 12 giugno al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona la mostra “Architetture stratificate nel lavoro di Libero Cecchini”.
4 giugno – 27 novembre 2011
Venezia, Museo Correr a cura di Norman Rosenthal
Dal 4 giugno al 27 novembre 2011 le prestigiose sale del Museo Correr di Venezia ospiteranno la mostra “Julian Schnabel. Permanently Becoming and the Architecture of seeing”.
L’evento è prodotto e organizzato da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e realizzata grazie a Maybach, main sponsor dell’evento, e di BNL Gruppo BNP Paribas.
Il percorso espositivo, a cura di Norman Rosenthal, offre l’opportunità, tanto attesa, di capire l’opera Julian Schnabel, artista visionario i cui dipinti hanno modellato e continuano a influenzare il paesaggio di quella che viene definita l’arte contemporanea.
La mostra presenta oltre quaranta opere che ripercorrono la sua carriera dagli Anni ‘70 ad oggi e non c’è cornice migliore del Museo Correr di Venezia, storico crocevia fra Oriente e Occidente. Schnabel, infatti, oltre a essere un grande artista americano, è anche un artista del mondo che ha fatto da ponte fra Est e Ovest, assimilando culture diverse e aprendo nuove strade all’arte. Il suo è un progetto di sdoganamento per le nuove generazioni di artisti, una spinta a espandere i confini dell’arte contemporanea.
La retrospettiva illustra la sua poetica fortemente ispirata a Jackson Pollock e Cy Twombly, ma basata anche sulla tradizione europea e mediterranea
14 maggio - 15 settembre 2011
Jacob Hashimoto (nasce a Greeley (Usa) nel 1973. Vive e lavora a New York) è da un certo punto di vista un'artista decisamente americano, ma recupera in profondità ed in maniera assolutamente creativa una certa eredità giapponese.