bollani

17 e 18 maggio 2012 Bollani Brasileiro.

Stefano Bollani piano, Hamilton De Holanda bandolim, Marcos Sacramento voce.

Come per la musica cosiddetta "classica" abbiamo chiesto a Mario Brunello e ai suoi amici di guidarci nella scoperta e comprensione di un pezzo importante e celebre, così abbiamo pensato di chiedere a Stefano Bollani di compiere un viaggio analogo.

Da anni Bollani, fra i massimi jazzisti di oggi, mostra una crescente attrazione per la musica brasiliana. Ricordiamo il successo straordinario del recente cd Bollani Carioca (Universal). Ha tenuto concerti con molti artisti della nuova scena brasiliana, fino a Caetano Veloso (Umbria Jazz).

Con lui, assieme a due grandi interpreti carioca come De Holanda e Sacramento, ecco un progetto in esclusiva alla scoperta della musica brasiliana, commentando le numerose relazioni fra la musica brasiliana, il jazz, e la "classica".

La prima serata Bollani i tre musicisti dedicano il concerto alle forme "classiche" della musica brasiliana come choro e samba. La seconda sera i tre dialogheranno con altri due grandi autori, Caetano Veloso e Chico Buarque de Hollanda, e altri della MPB (Música Popular Brasileira).

Nelle mattine, Bollani e i musicisti compiranno questo viaggio con gli studenti.

Da poco uscito Sound's of the 30s il secondo cd registrato a Lipsia con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo

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Federico-Colli

Venerdì 27 aprile alle ore 20.30, con replica sabato 28 aprile alle 17.00, il Concerto conclusivo della Stagione Sinfonica 2011-2012 al Filarmonico vede per la prima volta sul podio dell'Orchestra areniana il M° Francesco Lanzillotta. Debutta nel teatro veronese anche Federico Colli solista al pianoforte.

La serata presenta in apertura il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 "Imperatore" di Ludwig van Beethoven, per proseguire con la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Dmitrij Šostakovič.

L'undicesimo ed ultimo concerto sinfonico della Stagione 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Filarmonico si apre con l'esecuzione del celebre Concerto n. 5 di Beethoven in cui protagonista è il pianoforte di Federico Colli.

La partitura è più conosciuta con la denominazione apocrifa "Imperatore" per la concezione monumentale, a partire dalla tonalità eroica e solenne del mi bemolle maggiore, e per il contesto bellico in atto tra Francia ed Austria nel periodo della sua composizione tra il 1808 ed il 1809. Unico concerto presentato al pubblico - a Lipsia nel 1811 - in cui Beethoven non è solista al pianoforte, è dedicato come il precedente all'arciduca Rodolfo d'Asburgo. Questa non è la sola analogia con il Quarto Concerto op. 58. Il Quinto sviluppa infatti nell'Allegro iniziale l'idea che aveva

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giardino-sospeso-02-22-APRILE-2012

Il 22 aprile 2012 nella chiesa di San Nicolò all'Arena dalle ore 10 alle 11 si terrà il concerto Il Giardino Sospeso - Musiche dell'ora media

Le jardin suspendu «Le Jardin suspendu, c'est l'idéal perpétuellement poursuivi et fugitif de l'artiste, c'est le refuge inaccessible et inviolable.» Jehan Alain (1911-1940)

PROGRAMMA: storia di una melodia "Vater unser im Himmelreich"

Esecuzione del corale "Vater unser im Himmelreich" a cura del Coro di san Nicolò. Alla fine del 1523 viene pubblicata dal tipografo di Norimberga Jobst Gutknecht il primo Achtliederbuch contenente 43 brani, di cui 23 di Martin Luther. Fortunatamente all'epoca non esisteva il copyright e questo libro venne copiato e ristampato da innumerevoli altri editori che potevano competere con l'edizione originale solo sul piano della qualità. Quindi, man mano che passano gli anni le edizioni si fanno più ricche con l'inserzione di nuove melodie, sono più curate tipograficamente e meno costose: insomma la vera concorrenza del mercato possibile solo in assenza di monopolio culturale. La melodia di questo corale è appare per la prima volta nei "Geistliche lieder" pubblicati da Valentin Schumann a Lipsia nel 1539. Il testo è di Martin Luther (parafrasi da Matteo 6; 9;) ed è comunemente noto come il "Padre Nostro" luterano.

La prima versione della melodia, opera probabilmente di Valentin Schumann

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la-gazza-ladra

Venerdì 20 aprile 2012 il quinto appuntamento della Stagione lirica e di balletto della Fondazione Arena. La Gazza ladra di Gioachino Rossini torna dopo oltre un secolo al Teatro Filarmonico di Verona.  alle 20.30 Prima dell'opera La Gazza ladra di Gioachino Rossini, per la regia di Damiano Michieletto. Al suo debutto alla direzione dell'Orchestra areniana dal podio del Filarmonico Giovanni Battista Rigon. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, lighting designer Paolo Mazzon, allestimento di Fondazione Arena di Verona e Rossini Opera Festival di Pesaro. L'opera replica per 4 date: domenica 22, martedì 24, giovedì 26 e domenica 29 aprile 2012.

Grande attesa per questo titolo assente da Verona dalla primavera del 1824, dove vide la sua unica edizione al Teatro Filarmonico.

"La mia Gazza ladra alle stelle. Io non mi ricordo un fanatismo simile. Principia con una Sinfonia talmente divina che incontrò tutti, questa era intersecata con due tamburi che dalle estremità del teatro si rispondevano come l'Eco. Seguita un primo atto pieno zeppo di musica da fare tre o quattro opere [...] ma se sapeste quante notti ho passate al tavolino per quest'opera, è però la più bella ch'io m'abbia scritta, ci sono due Gran Finali, un Quintettone e un Terzetto e tre duetti Introduzioni, 4

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dalla

Mercoledì 11 aprile 2012, ore 21, Teatro Laboratorio

La scomparsa improvvisa di Lucio Dalla ha suscitato un'evidente ondata di emotività persino sorprendente nella gente comune. L'artista, il personaggio, l'uomo è stato ricordato da tutti con commosse reazioni pubbliche in ogni forma. A Verona il Teatro Laboratorio ed Enrico de Angelis, anche su sollecitazione di molti appassionati, hanno deciso di ricordarlo dedicandogli una serata in cui sarà possibile rivederlo in varie esibizioni della sua carriera, con documenti video anche rari, frutto di una laboriosa ricerca di de Angelis, giornalista e storico della canzone, e gentilmente concessi per l'occasione dalla Rai.

L'evento si terrà nella sede del Teatro Laboratorio all'ex Arsenale asburgico (entrata da piazza Arsenale o da via Todeschini) la sera di mercoledì 11 aprile, alle 21, sotto il titolo "Prendere il cielo con le mani. Videoricordo di Lucio Dalla": titolo attinto da "Balla balla ballerino", uno dei suoi capolavori.

Si potranno ripercorrere le varie fasi, spesso eterogenee, della sua multiforme storia artistica. Dal piglio eccentrico e un po' folle dei suoi inizi anni '60, come vocalist e clarinettista, tra jazz, swing e soul, contrassegnato da nonsensi, scat e divertimenti vocali, alla fase successiva delle storie favolistiche e narrative come "4 marzo 1943"; quindi la magnifica trilogia epica e civile degli album

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pasqua

Mercoledì 4 aprile 2012, alle ore 20.30, nella Chiesa di San Nicolò all'Arena l'Orchestra e il Coro dell'Arena di Verona offriranno alla Città il tradizionale Concerto di Pasqua.

Conduce l'Orchestra areniana il M° Claudio Scimone, il Coro è diretto dal M° Armando Tasso.

La Fondazione Arena di Verona celebra anche quest'anno, come da tradizione, la festa della S. Pasqua con una serata per il pubblico veronese dedicata alla musica sacra. Nella chiesa di San Nicolò all'Arena potremo ascoltare due importanti esecuzioni: Domine ad adjuvandum per tromba, coro e orchestra di Giuseppe Torelli, con la parte solistica affidata a Massimo Longhi, prima tromba dell'Orchestra dell'Arena di Verona, e la Messa in do maggiore per soli, coro e orchestra op. 86 di Ludwig van Beethoven con le voci protagoniste del soprano Daniela Schillaci, del mezzosoprano Rossana Rinaldi, del tenore Cataldo Caputo e del basso Simone Alberghini.

Esponente di spicco della Scuola bolognese del periodo Barocco, Torelli concorre ad uno sviluppo importante del genere del concerto. Le aperture verso questa nuova forma emergono fin dalle composizioni per archi e tromba, scritte per la cappella musicale di San Petronio tra il 1690 e il 1693. In occasione della S. Pasqua viene proposto il Domine ad adjuvandum per tromba, coro e orchestra, mai eseguito dalle maestranze artistiche

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