In linea con la generale tendenza al biologico e all 'ecologia, anche nell’edilizia e nell’urbanistica contemporanee, progettisti, costruttori ed utenti orientano le loro scelte verso questi valori che confluiscono nel concetto di sostenibilità.
Ma cosa significa edificio o città sostenibile? L’abbiamo chiesto all’architetto Mario Veronese, titolare di uno studio di bioedilizia nella nostra città nonché Delegato Provinciale dell’ANAB - Associazione Nazionale Architettura Bioecologica che ha progettato "Proxima" abitazione ecologica e a basso consumo energetico in collaborazione con numerose aziende del settore. E’ possibile visitare l'edificio, costruito nel piazzale della fiera di Verona antistante ai padiglioni in occasione di “Vivi la Casa”, anche durante la manifestazione "Luxury & Yachts" 2007.
C’è un aspetto dell’edilizia e dell’urbanistica contemporanee che giustamente sta guadagnando sempre maggiore importanza presso progettisti, costruttori ed utenti: la sostenibilità.
Costruire, oltre ad essere una delle attività umane più antiche, è anche quella a più alto impatto ambientale; produce infatti un inevitabile consumo di territorio con sottrazione continua di risorse, inquinamento e trasformazione dell’habitat non sempre in modo positivo e reversibile.
E’ un’attività incessante che non si può fermare e se da un lato è giusto continuare a costruire quando questo risponde a legittime richieste espressione di bisogni del vivere contemporaneo, dall’altro lo si deve fare in maniera sempre più misurata, qualificata e rispettosa dell’ambiente e della
Il lusso, per definizione, è appannaggio di pochi. Rifiniture pregiate, materiali rari, lavorazioni artigianali, sono velleità che solo poche persone si possono permettere.
Il salone internazionale del lusso, che arriva alla sua quarta edizione e si svolge in contemporanea a Nautic Show e a Pescare Fly Fishing e Spinning Show (25, 26 e 27 Febbraio 2006), sembra stravolgere questi punti saldi.
Auto, gioielli, orologi, penne, moda, calzature, pelletteria, accessori, antiquariato, arte contemporanea, arredamento, turismo, enogastronomia rimangono i principali protagonisti di LUXURY&YACHTS (25 Febbraio - 5 Marzo 2006), ma l'organizzazione Optimist in associazione con VeronaFiere, ha voluto dare una veste nuova a questo salone d'eccellenza, che ha richiamato l'anno scorso 51.000 visitatori e prevede per quest'anno un ulteriore aumento dell'affluenza.
Il lusso rappresenta il meglio della produzione italiana d estera, gli oggetti preziosi presenti in fiera sono la dimostrazione del livello a cui può arrivare la bravura degli artigiani, quando non si bada a spese per la ricerca dei materiali, lo studio del design e la cura dei particolari.
Il “Made in Italy” forza e risorsa attraverso la quale ci facciamo conoscere ed apprezzare in tutto il mondo, è alimentato da una continua ricerca dell'esclusivo, e questo “culto del bello” si assimila da piccoli, prima di essere affinato da adulti. E' in questa
In un mondo scandito dalle immagini, immagini registrate, importate, manipolate da professionisti e non, in un mondo “aggredito” da videocamere, macchine fotografiche, videotelefoni e dove la televisione è multicanale si inserisce il lavoro del tedesco Oliver Pietsch.
Pietsch realizza opere di ”regia” ma anche dei cut-up dove depreda e manipola sequenze tratte da film famosi o sconosciuti assemblandole con un ordine diverso e creando una nuova narrazione, introducendo un commento sonoro che è parte integrante dell’opera visiva.
Heaven can wait è ripreso da Lubitsch e innesca il “loop” di Pietsch dove i personaggi si trovano a rivivere un salottiero tête-à-tête per tre volte consecutive: dapprima scorre la versione originale, quindi le immagini sono trasmesse con i dialoghi tratti dal finale del film (in cui i protagonisti – venticinque anni dopo – rievocano l‘episodio), mentre la terza proiezione è accompagnata dalle note di "Wild is the wind" nell’interpretazione di Cat Power.
Il tema trattato nel lavoro più recente di Pietsch concerne il mondo della droga: le scene di spaccio e consumo, il rituale dell’assunzione, gli effetti allucinatori connessi, le reazioni conseguenti agli stupefacenti, i gesti rituali visti nell’ottica degli interpreti che Hollywood ha mostrato in numerose celebri sequenze.
Oliver Pietsch, nasce a Monaco nel 1972, vive e lavora a Berlino.
Sue opere sono in esposizione a Milano (presso
L’architettura degli interni dell’Hotel dotato di un ristorante (Amistà), di un centro benessere (Istituto Herni Chenot), è stata curata dall’architetto Alessandro Mendini che ha coniugato il classico con il moderno. Anche la presenza di opere di arte contemporanea, grande passione della famiglia Facchini, sarà un segno distintivo dell’albergo. Artisti internazionali come Anish Kapoor, Peter Halley, Vanessa Beecroft, Sol Lewitt ... Arnaldo Pomodoro hanno partecipato al progetto, spesso creando opere adatte all’ambiente (camere e zone comuni). Per la nuova borghesia della nostra città, piuttosto pigra verso il “contemporaneo”, un buon segnale di vivacità e sensibilità.
Abbiamo intervistato l’architetto Alessandro Mendini che è l’ “artefice” del “look” degli interni di questa Villa, antica residenza dei conti Banda, il cui corpo centrale risale al 1400, dotata di uno splendido parco di 20.000 metri quadrati. L’attuale costruzione è opera dell’architetto conte Ignazio Pellegrini e risale alla seconda metà del 1700.
E’ più suggestivo lavorare ex-novo partendo dalla progettazione di un immobile o intervenire su un contesto stilisticamente ben connotato come nel caso di Villa Amistà?
Per un progettista il fascino è