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24 gennaio - 14 giugno 2015, Palazzo Martinengo, Brescia
L'esposizione offre al pubblico l'occasione di compiere un viaggio alla scoperta della rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle varie epoche storiche, attraverso oltre 100 opere di maestri dell'arte antica quali Campi, Baschenis, Ceruti, Figino, Recco, e di quella moderna e contemporanea, da Magritte a de Chirico, da Manzoni a Fontana, a Lichtenstein, fino a Andy Warhol.
 
La mostra di Brescia segna il forte legame che unisce il cibo alle arti figurative e coniuga la tradizione enogastronomica con la cultura artistica italiana, in un arco temporale di oltre quattro secoli offrendo un ulteriore approfondimento degli argomenti che affronterà da Expo 2015, il cui tema è "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".
 
Promossa dall'Associazione Amici di Palazzo Martinengo, con il patrocinio della Provincia di Brescia, Regione Lombardia e di EXPO 2015, e curata da Davide Dotti coadiuvato da un comitato scientifico internazionale, la rassegna, conduce il pubblico in un lungo ed emozionante viaggio attraverso le diverse correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo – dal Barocco al Rococò, dal Romanticismo ottocentesco alle avanguardie del Novecento – per apprezzare le varie iconografie correlate alla rappresentazione del cibo che gli artisti hanno affrontato con estro e originalità.
 
Il percorso espositivo, ordinato secondo un
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6 dicembre 2014 - 1 marzo 2015 - Palazzina dei Giardini, Corso Canalgrande, Modena

Curata da Marco Pierini, coprodotta con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata con il patrocinio del Comune di Spilamberto, la mostra presenta, per la prima volta nel nostro Paese, un'ampia ricognizione fotografica compiuta sui siti SIPE-Nobel del territorio italiano dal fotografo Robert Pettena. Noto come l'ideatore dell'omonimo premio, Alfred Nobel fu anche e soprattutto l'inventore della dinamite, da lui brevettata nel 1867. Da questi elementi ha inizio un'avvincente indagine sulla storia e sui paradossi di una
delle figure più complesse del secondo Ottocento: inventore, imprenditore e filantropo. In mostra una selezione di circa 50 foto e una documentazione di varia natura (foto, disegni, materiale d'archivio).
 
Il lavoro fotografico di Pettena mette in risalto il valore compositivo delle architetture industriali di fine Ottocento e primo Novecento e le loro caratteristiche d'integrazione sul territorio, spesso ottenuta mediante una sorta di camouflage con la vegetazione, soprattutto allo scopo di evitare i bombardamenti aerei.
"L'occhio dell'artista – scrive Marco Pierini nel testo in catalogo – osserva quasi clandestinamente l'aspetto odierno delle fabbriche e se indugia sullo stato d'abbandono delle costruzioni non è con l'intento di andare alla riscoperta di un anacronistico gusto per la rovina, ma per segnalare l'eccezionalità di luoghi
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Retrospettiva  Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona

dal 29 novembre 2014 - 8 marzo 2015

inaugurazione:
venerdì 28 novembre ore 18.00

Mostra dedicata ad una delle donne fotografe più celebri al mondo, Tina Modotti.“Sempre, quando le parole "arte" e "artistico" vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni.” (Tina Modotti, Sulla fotografia).
Fotografa, attrice, musa di artisti e poeti, attivista politica,Tina Modotti è stata una delle personalità più eclettiche del panorama artistico del secolo scorso.La mostra, realizzata da Cinemazero e curata da Riccardo Costantini, ripercorre l'intera vita di Tina e ne ricostruisce sia la sua straordinaria esperienza artistica – che la vide prima attrice di teatro e di cinema in California, e poi fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni venti – sia la sua non comune vicenda umana.

Un cammino che educa l’occhio dello spettatore contemporaneo, riportandolo alla misura calibrata e meditata che caratterizza tutta l’opera della Modotti, cogliendo la forza caratteristica della fotografia: il suo non voler essere a

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13 dicembre 2014 - 31 marzo 2015 - inaugurazione: sabato 13 dicembre 2014, ore 19.00

La Galleria dello Scudo presenta la prima personale dell'artista Giuseppe Spagnulo interamente dedicata alla terracotta per documentare questa sorprendente nuova fase della scultura di Spagnulo, con la ripresa esplicita di forme spesso in scala ambientale che dà conto sia dell'intima necessità di affermare la concretezza e la fisicità del linguaggio plastico, sia di un bisogno di antica manualità.

Le opere esposte sono la prova della volontà di impegnare il vigore e la forza per apprezzare nuovamente la percezione del peso e vincere così l'inerzia della materia: l'artista non modella ma costruisce. Impastare, plasmare, scavare, rompere, aggiungere, gettare: in questi lavori si individuano tutti gli infiniti dei verbi connotanti azioni che sembrano appartenere a un tempo dell'arte irrimediabilmente perduto e che invece torna ad essere di estrema attualità.

Le sculture sono affiancate da carte dipinte, o meglio "scolpite", mediante sabbie di origine vulcanica, ossidi di ferro, carbone, connotate da impeti, pulsioni, scatti pronti a lacerare l'integrità delle superfici violate, perforate, strappate, in cui appare evidente come l'azione formativa di Spagnulo abbia raggiunto "l'intensità di una liturgia panica e sciamanica" (Bruno Corà). Nei dittici e nei trittici ora esposti, il senso dinamico della composizione si estende in programmi iconografici

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15 novembre 2014 - La nascita di Atipografia, il nuovo polo culturale dedicato all'Arte, può diventare un segno forte, tangibile del cambiamento di rotta che anche l'imprenditoria locale vuol imprimere in questo periodo di crisi. E' stato fortemente voluto dalla storica dell'arte Elena Dal Molin e dall'artista Andrea Bianconi (l'inaugurazione dello spazio e della prima mostra, proprio di Bianconi, sono previste per sabato 15 novembre 2014). Ma non si tratta solo uno spazio espositivo, bensì un centro polivalente: un luogo dove verranno presentate non opere, ma operazioni. Ci sarà posto per workshop, performance, residenze, concerti, biblioteca.

La location si estende su mille metri quadrati, ricavati dal ripristino di una vecchia tipografia di fine Ottocento (nella foto, uno scorcio dello spazio): ripristino non restauro, in quanto tutti i lavori si sono orientati sull'idea di riportare lo spazio allo stadio originario ben lontano dal modello white cube. "E' un modo per riscoprire il passato, per fare i conti con un tempo che sopravvive e che inquieta il presente", ha commentato il consulente artistico Luigi Meneghelli durante la conferenza stampa.

Mostra: Andrea Bianconi: Tunnel City
Atipografia
Piazza Campo Marzio 26
info: 329 1754133
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arte_rock

8 - 29 novembre 2014

Si concluderà questo fine settimana (15 e 16 novembre 2014),  negli spazi della Biblioteca Civica di via Cappello, il "Forum Anterem 2014. Quando la poesia incontra la filosofia e il rock", promosso dalla rivista di poesia e filosofia "Anterem" in collaborazione con la Biblioteca Civica.

L'iniziativa prevede sabato 15 novembre, alle ore 10, la lettura di racconti e testi poetici ispirati alla musica Rock scritti dagli studenti del Liceo Scientifico Fracastoro e del Liceo di Scienze umane Montanari e alle 16.30 la cerimonia conclusiva della 28ª edizione del Premio Lorenzo Montano; domenica 16 novembre, alle 11, concerto del gruppo Motocontrario Ensemble. Gli eventi sono stati presentati oggi dal consigliere incaricato alla Cultura Antonia Pavesi. Presenti il coordinatore della Commissione Cultura della 1ª Circoscrizione Luciano Zampieri, i responsabili del Premio Montano Flavio Ermini e Ranieri Teti, Agostino Contò della Biblioteca Civica e Teresa Trevisan del Liceo Artistico Statale Nani Boccioni, che collabora all'iniziativa. "La manifestazione, inaugurata la scorsa settimana da una mostra dedicata al Rock, realizzata dagli studenti del Liceo artistico Nani Boccioni – spiega Pavesi – si propone di far amare ad un numero sempre più vasto di lettori la grande poesia contemporanea e della modernità. Un ringraziamento ad "Anterem" che con il Premio Lorenzo Montano valorizza la

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Magazzini_Generali

4 ottobre 2014 - 30 gennaio 2015 In occasione dell'apertura della nuova sede dell'Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia, presso gli ex Magazzini Generali di Verona, verrà inaugurata anche la mostra "Magazzini Generali. Ingegneria, economia e società nella Verona del '900".

La mostra ricostruisce le vicende dei progetti ingegneristici, degli uomini, delle idee e dei capitali che hanno contribuito a costruire una pagina fondamentale di storia veronese. Raccontata, per la prima volta, attraverso documenti e fotografie inedite provenienti dall'archivio dei Magazzini Generali, con uno sguardo privilegiato al loro percorso costruttivo. L'inaugurazione è prevista il giorno 4 ottobre alle ore 10.30. Interverranno: ing. Luca Scappini, Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Dott. Andrea Ferrarese, Ing. Ilaria Segala, Ing. Paolo Soardo (Collegio Ingegneri di Verona); Archivio di Stato.

info sulla mostra: www.open.verona.it

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giarina


Inaugurazione sabato 15 novembre, ore 18.30 La Giarina Arte Contemporanea
15 novembre 2014 - 28 febbraio 2015
a cura di Luigi Meneghelli

Opere in mostra di: arman, andrea bianconi, enrica borghi, alessia cargnelli, césar, flavio favelli, fischli & weiss, christian fogarolli, daniele girardi, tadeusz kantor, kurt schwitters, daniel spoerri.

Se un tempo, nella vita dell’uomo, gli oggetti avevano una presenza stabile e quasi mitica, se la loro produzione e il loro uso erano un tutt’uno con il loro significato, nell’età moderna ogni oggetto diventa riducibile ad un puro apparato funzionale. L’avanzamento tecnologico lo spinge verso una totale banalizzazione, verso quella dimensione dell’ “usa e getta” che non lascia più nessuna traccia nella nostra memoria e nel nostro essere. Ebbene, lo sguardo che l’arte rivolge verso le cose, proprio a partire dalla modernità, sembra avere come obiettivo principale quello di ridare alle cose stesse un senso, una storia, una individualità. E, in alcuni casi, addirittura una dimensione di magia e di mistero. Se si prende ad esempio la figura di Schwitters, che raccoglie brandelli di vita (biglietti del tram, fili metallici, spaghi, ecc.) accumulati secondo la legge del caso, si capisce come anche i rifiuti possano diventare frammenti carichi di memoria e di poesia. Con l’artista polacco Kantor e i suoi “Ombrelli” (o i suoi

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Provengono da Slovenia (Team V - Dominik Košak, Rok Primažič, Ambrož Bartol, Miha Munda, Rok Staudacher - Università di Lubiana), Italia (Cavejastudio, Forlì - Alessandro Pretolani, Filippo Pambianco - Davide Lorenzato, Padova) e Francia (MK - Moreau Kusunoki, Hiroko Kusunoki/Parigi) i progetti d'architettura classificatisi rispettivamente primo, secondo e terzo al concorso d'architettura "Wine Culture Centre" promosso da Young Architects Competitions (YAC) con il sostegno di Cantina Valpolicella Negrar in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC di Verona, l'Università di Bologna, lo IUAV di Venezia, The Plan Magazine.

La giuria, formata da un team di progettisti di chiara fama (Nicola Scaranaro, Alfonso Femia, Fiorenzo Valbonesi, Antonio Ravalli e Markus Scherer), si è espressa a loro favore scegliendo i lavori che, fra centinaia di progetti arrivati in tre mesi da oltre 80 Nazioni, offrivano maggiori componenti di funzionalità e bellezza, attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica nonché al legame fra architettura e il paesaggio della Valpolicella.

Giovani energie+ committenza lungimirante=soluzioni rivoluzionarie . "Le iniziative vincitrici guardano con eleganza e sensibilità al rapporto fra architettura e paesaggio", conferma Alessandro Cecchini, presidente YAC. Che aggiunge: "Si tratta di soluzioni emozionalmente connotate, realizzate attraverso interventi leggeri e garbati, che poco mettono in discussione l'impianto esistente, caratterizzandosi per fattibilità e sostenibilità tecnica e finanziaria. Un'operazione di successo, dunque, che testimonia vivacità e dinamismo

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21 novembre 2014 - 31 gennaio 2015
Mostra antologica retrospettiva di Alessandro Zannier, conosciuto anche sotto lo pseudonimo musicale di "Ottodix",  artista poliedrico, visionario, spietatamente coraggioso, che osserva il mondo per noi ricordandoci di riflettere ogni tanto sui temi più scottanti e rivoluzionari dell'umanità.
Inaugurazione venerdì 21 novembre alle ore 18.00, presso gli spazi espositivi di ARTantide.com in via Messedaglia 7 (Verona - ZAI), con performance live di Ottodix, cocktail e aperitivo.
 

Alessandro Zannier si muove con agilità tra arti visive e musica, toccando anche scrittura e teatro. Ha al suo attivo numerosi mostre personali e collettive, concerti, album e libri.

Da giugno di quest’anno è partito il suo progetto “10 Chimere”, una serie di installazioni temporanee di creature simboliche rappresentanti le utopie fallite del ’900, dalle quali emanciparsi, assieme alla serie delle “Ucronie”, assemblaggi fotografici digitali illustrati a mano. Le dieci Chimere, che verranno presentate nell’arco di due anni in dieci città diverse, hanno già toccato Treviso, Marsiglia, Venezia, Berlino e recentemente Pechino nel quadro della Biennale Cina-Italia.
La sesta Chimera sarà ospitata dal 21 novembre 2014 nella città di Verona a cura di ARTantide.com, che con l'occasione dedicherà a Zannier anche la prima mostra antologica e retrospettiva.
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In anteprima streaming esclusiva su Rockerilla (testata storica) il nuovo album di Alessandro
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Saeed_Kouros_Tenstars_Verona

dal 24 al 31 ottobre 2014

Tre giorni (24-25-26 ottobre) di incontri, concerti, eventi per la mostra di Saeed Kouros organizzata nella sede dell'associazione Tenstar da Abbas Garib. Le opere di questo artista iraniano (Teheran, 1942) in esposizione fino al 31 ottobre (St.ne Porta Palio, 84 - 37122 Verona. Telefono +39 0458006657) visibili previo appuntamento, ci fanno pensare ad artisti che hanno guardato al segno-gesto, come veicolo per costruire un'immagine: Masson, Pollock, Tobey, Twombly.

"Egli adopera i modi della scrittura persiana, ma non scrive parole, bensì fantasmi di parole, ombre di parole, memorie di parole... E le sovrappone le une alle altre, fino a farne scomparire anche il ricordo e a lascia bene in vista solo la scia di un movimento, come di un profumo. O a suggerire un'immagine possibile, ma non certa, anzi altra (quadro paesaggio – quadro montagna). Come un'impronta sulla spiaggia, che diventa uno spazio in cui l'immaginario può sbizzarrirsi: chi è passato? Quando? Come? A volte Kouros adopera i suoi segni come segmenti impazziti, che si agitano nel vuoto, quasi cercando uno spazio che non c'è. Altre volte li rinchiude in una sorta di prigionia, finge di creare attorno un progetto, un ordine, ma finisce per creare un universo ancora più in pezzi (pieno-vuoto-pieno). Direi che in qualsiasi caso,

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