17 luglio - 7 agosto 2015 - Orario giovedì/sabato 15,00/19,00 (e su appuntamento 366 3405507 anche fino a fine agosto). Spazio Maison du Couturier, Giardino Giusti 2, 37129, Verona.
La riproduzione fotografica è spesso intesa come testimonianza di un dato oggettivo, come registrazione fredda e inconfutabile della realtà. Ma ci sono fotografi, come Pino Dal Gal, che non sono osservatori passivi, bensì sublimi voyeurs, che vogliono simbolicamente entrare e partecipare alla scena che stanno riprendendo. Essi non si limitano alla rivelazione delle apparenze, ma danno avvio ad un percorso infinito di sguardi, quasi a voler cogliere l'intimità delle cose, il respiro del mondo.
Ebbene, in tutti i cicli fotografici di Dal Gal l'attenzione è portata proprio all'inseguimento di ciò che conosciamo, ma che non sappiamo più vedere o leggere. Non cerca l'esotico o il fantastico, ma l'abituale come "altro", come ignoto, come lontano, come "fuori di noi". Un po' secondo il suggerimento del regista Wim Wenders: "perderci per ritrovarci, vagabondare, vedere diversamente da come siamo abituati a vedere".
E lo conferma la serie di scatti che recentemente l'artista ha dedicato a quello spazio incantato che è "Giardino Giusti". Tutto un gioco di aiuole, scalinate, grotte artificiali, labirinti: un universo che appare rigoroso e insieme arbitrario, coerente e al contempo elusivo. Qui, come nell'immenso edificio
15 maggio – 26 luglio 2015 / sedi varie.
Il tema scelto per l'edizione 2015 è "Effetto Terra". Per vivere intensamente "Fotografia Europea" il consiglio è di partecipare alle giornate inaugurali (ma questo suggerimento può servire per le prossime edizioni!). Comunque è sempre interessante e piacevole una visita alla manifestazione che chiude il 26 luglio. Le varie sedi sono ben segnalate e il fine settimana gli orari di apertura serali vengono prolungati. Le mostre
organizzate per questa edizione che si sovrappone all'Expo si interrogano sul rapporto delle tematiche EXPO con la fotografia non solo rispetto alla sua funzione di rappresentazione e di documento, quanto anche con l'ambizione dell'originalità, del rinnovamento, della peculiarità. I mezzi, i modi, le iconografie sono cambiate enormemente negli ultimi decenni e con essi gli immaginari e le riflessioni. La velocità, la connessione, la "liquidità" fanno sempre più da contrappunto ai ritmi, alle relazioni, alla solidità che la terra comunica.
Un primo aspetto riguarda la rappresentazione del pianeta. Quale nuova geografia ci può consegnare oggi la fotografia? Esiste ancora una contrapposizione tra natura e artificio? Tra memoria e novità, tra tradizione e futuro? Luoghi nuovi, nuovi modi di rappresentare, nuovi immaginari e nuove manipolazioni dell'immagine aprono non solo verso inedite prospettive ma anche ad una diversa considerazione del passato.
Inaugurazione Venerdì 26 giugno 2015 ore 21,30
Festa inaugurativa della quattordicesima edizione della mostra d'arte contemporanea alla Ca' Ottolina.
Quest' anno più di 25 artisti sono stati selezionati da diverse parti del mondo. Ci saranno grandi sorprese e novità nel buio della notte di inizio estate!
Il manifesto col tema di quest anno "Ultima Edizione" è opera di Vittoria Fontana!
ArtFarm è l'occasione per un contatto con la natura una casa di campagna che ha origini seicentesche e che i proprietari con senso estetico e creatività stanno portando a nuova vita.
Le opere in mostra sono collocate in alcuni ambienti della villa e nei vari fabbricati (l'ex-stalla, gli essiccatoi del tabacco, le rimesse per gli attrezzi). Altri interventi sono sparsi negli spazi all'aperto (giardino, aia, porticati) e combinano i più disparati linguaggi del contemporaneo: ci sono infatti installazioni, fotografie, sculture, progetti, video..
sabato 6 giugno 2015, ore 18.30 Galleria La Giarina
Omaggio a Francesco Conz - Performance Concerto
su azioni e partiture di George Maciunas, George Brecht, Philip Corner, Yoko Ono,
Mieko Shiomi, Giuseppe Chiari, Ken Friedman,
Ben Vautier, Alison Knowlesed altri artisti Fluxu rivedute, adattate e performate da Mauro Dal Fior
per toy pianos, palloncini, giornali, acqua, palloncini, ventilatore, pubblico, flauto, chitarra preparata, coriandoli, monete eccetera
Poesia Sonora di Mauro Dal Fior per Pallamondo omaggio a Francesco Conz: World Music CONZert
La serata, introdotta da Patrizio Peterlini, direttore della Fondazione Bonotto, è un omaggio a Francesco Conz (Cittadella, 1935 - Verona, 2010), fondamentale figura di editore e collezionista di quella che è ritenuta l’ultima Avanguardia del Novecento. Il suo Archivio a Verona è stato un punto di riferimento per tutti gli appassionati e studiosi di neoavanguardie. In oltre trent'anni di attività ha ospitato i più importanti artisti internazionali come Joseph Beuys, Hermann Nitsch, Allan Kaprow, Daniel Spoerri, Lawrence Ferlinghetti. Ha lasciato un grande patrimonio di documenti, opere, fotografie, libri, alcuni ancora da pubblicare come il poderoso "La Livre. An Homage to Ezra Pound", progetto che ha coinvolto dal 1987 più di sessanta artisti delle avanguardie poetiche internazional
La galleria La Giarina che, a partire dal 1991 con la prima mostra "Fluxartisti" fino all’ultimo evento in ordine di tempo del
10 aprile – 1° novembre 2015, Padiglione Arts & Foods, spazi interni ed esterni della Triennale
Una raccolta e un viaggio nel tempo che rifletterà creativamente il tema dell'Esposizione Universale di Milano, "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", attraverso centinaia e centinaia di opere, oggetti e documenti provenienti da musei, istituzioni pubbliche e private, collezionisti e artisti da tutto il mondo.
Il progetto espositivo "Arts & Foods", a cura di Germano Celant, metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che farà ricorso a differenti media così da offrire un attraversamento temporale, dallo storico al contemporaneo, di tutti i livelli di espressività, creatività e comunicazione espressi in tutte le aree culturali.
Nei quasi 7.000 metri quadrati tra edificio e giardino della Triennale con una prospettiva stratificata e plurisensoriale e con l'allestimento dello Studio Italo Rota, "Arts & Foods" cercherà di documentare gli sviluppi e le soluzioni adottate per relazionarsi al cibo, dagli strumenti di cucina alla tavola imbandita e al picnic, dalle articolazioni pubbliche
dal 11 aprile e prorogata fino al 13 settembre 2015, Palazzo della Gran Guardia
La mostra "Arte e Vino", promossa dalla Città di Verona e da VeronaFiere con il Museo Statale Ermitage e prodotta insieme a Villaggio Globale International (società partner in Italia del Museo Statale Ermitage), farà da filo conduttore tra il Vinitaly (22 – 25 marzo 2015) e il padiglione targato Vinitaly dedicato al vino e all'olio, con il quale VeronaFiere si presenterà all'Expo di Milano (1 maggio – 31 ottobre 2015). "Arte e Vino nei secoli" per potenziare e sviluppare la promozione di una eccellenza del made in Italy: il vino diventato ambasciatore di territori e di valori italiani nel mondo.
A cura di Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, in esposizione opere di artisti che, nei secoli, si sono confrontati con il vino, le sue realtà e le sue simbologie: dal Rinascimento al Settecento, dall'Ottocento fino alle opere moderne del XX secolo.
Opere di artisti italiani e di artisti stranieri che hanno avuto uno stretto rapporto con l'Italia, per affinità culturale o per avervi soggiornato. Qualche nome? Giovanni Bellini, Arcimboldo, Luca Giordano, Caravaggio, Guido Reni, Annibale Carracci, ma anche Lucas Cranach, Peter Paul Rubens, Ribera, Nicolas Poussin, Jacob Jordaens... Fino a Boccioni, Depero, Guttuso.
7 marzo - 4 aprile 2015
Già i primi disegni del giovanissimo Renzo Marinelli (1922-2003) testimoniano quello che sarà il motivo della sua futura ricerca artistica, che abbina una tensione etica con una estetica, una necessità di discorso linguistico con una di discorso sociale.
E seppure, per forza di cose, il lavoro di Marinelli possa risentire di un'atmosfera fondamentalmente provinciale, i suoi quadri dei primi anni '50 sono perfettamente in linea con quanto si va sviluppando a livello nazionale, ossia con quella rappresentazione del reale che distorce picassianamente la natura delle cose rappresentate. Sono gli anni leggendari e irripetibili della galleria Ferrari e dei suoi straordinari protagonisti: Arduini, Chiecchi, Degani, Girardello, Martinelli, Meloni, Olivieri, Rampinelli, Veneri, ecc. E proprio nei primi anni '60 troviamo un Marinelli che pare portare avanti a modo suo un discorso tutto interno all'Informale (tra Afro, Birolli e Vedova): una pittura, la sua, scaldata da uno sguardo che letteralmente s'immerge nel paesaggio fino a perderne ogni identificazione, ogni riconoscibilità e a portare la materia stessa a farsi paesaggio, visione.
Ma c'è anche un Marinelli che lentamente rende la pittura un fatto plastico, tangibile: una reale costruzione ottenuta con intarsi lignei precisi, indicativi, a volte ironici. E' come se l'artista, dopo aver osservato il fondo (l'intimità) del paesaggio, volesse "mettere