Gli studenti ABAVerona si confrontano con le gallerie e il pubblico dal 18 novembre al 14 dicembre 2017. Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto in occasione della Preview al Canoa Club, con la mostra collettiva (aperta in contemporanea ad ArtVerona e chiusa il 12 novembre) la rassegna FIRST STEP dell’Accademia di Belle Arti di Verona entra nel vivo per sottolineare il suo significato più profondo: la possibilità, per i giovani studenti di muovere i primi passi nel mondo dell’economia dell’arte, allestendo una mostra personale.
Il tema del fiume, dei legami che costruisce e della vulnerabilità intrinseca che ha, l’idea di confine che porta con sé e del suo superamento con nuove visioni l’ottava edizione della sequenza di eventi che costituisce in realtà First step e che quest’anno, per la prima volta, uscirà dalle mura di Verona, per arrivare a Vicenza e a Trento.
Sabato 18 novembre s’inaugura a Verona con Nina Ambrosi, che esporrà alla Giarina artecontemporanea, con Lisa Biroli a Isolo17 Gallery e con Giuseppe Battilana e Valentina Cavion alla Galleria Artericambi (rispettivamente alle 18, 18.30 e 19).
Il 20 novembre sarà Accademia Gallery, al piano terra di Palazzo Verità Montanari, ad ospitare di Lorenzo De Luca, a partire dalle ore 12.
Il 23 novembre si potranno ammirare i quadri di Simone Toniolo
Con la mostra dal titolo “Bruno Murari: Aria | Terra” (9 aprile 2017 - 10 gennaio 2018) continua la proposta di esposizioni a Palazzo Pretorio di Cittadella (Padova) in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova.
Bruno Munari (Milano, 1907 – 1998) ha sempre affrontato con umiltà le possibilità creative della pittura, della grafica, del design, ecc. con l'obiettivo di trasformare il suo lavoro in “una sorta di viaggio esperienziale”.
Sosteneva l’utilizzo di metodologie oggettive e trasmissibili per porre chiunque nella condizione di comprendere i processi creativi. Quasi cinquant’anni fa Munari si chiedeva: «L’arte, che un tempo era privilegio di pochi uomini sta diventando una espressione possibile a ciascuno di noi? Si sta riducendo positivamente la distanza tra l’artista e l’uomo normale?» (Artista e designer, 1971).
In questa mostra il suo lavoro è proposto all'insegna di due aree. Aria dove prevale la leggerezza fisica e mentale, l’evoluzione spaziale e concettuale che sembrano non richiedere sforzo, come in assenza di gravità, dove troviamo alcune tra le più significative opere di Munari, accompagnate dai disegni progettuali, raggruppate in sette nuclei tecnici e tematici.
Terra dove la leggerezza delle opere si traduce in fare con l’obiettivo di divulgare i risultati ben oltre l’ambito ristretto dell’arte, intesa come privilegio esclusivo, elitario, per