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Venerdì 15 marzo 2013 , ore 21 al Teatro Ristori Spettacoli proposti da Infinita.. mente
“Viaggiatore per passione” con Patrizio Roversi , accompagnamento musicale dei Duende


Da più di 20 anni Patrizio Roversi gira il mondo in qualità di “turista”. Dai suoi viaggi ha tratto una serie di trasmissioni televisive (su Rai2, Rai3, Sky e Rete4) intitolate appunto “turistipercaso”, “velistipercaso” (cioè il Giro del mondo in barca a vela), “Sulle tracce di Darwin” (il rifacimento del viaggio sudamericano del padre dell’Evoluzionismo) e Slow Tour (un viaggio in Italia). E la “casualità” ha finito per trasformarsi nella passione di una vita.

 


Sulla falsariga dei grandi viaggiatori del secolo scorso, che tenevano pubbliche conferenze mostrando i reperti dei loro viaggi avventurosi, il nostro viaggiatore  mostrerà al pubblico alcuni dei suoi “filmini delle vacanze”, commentando le sue avventure  nell’era della globalizzazione, confessando le motivazioni della sua passione per il viaggio e rispondendo alle domande di coloro che volessero ripercorrere qualcuna delle sue tappe.

 

Ingresso gratuito previo ritiro coupon presso la biglietteria del Teatro Ristori da lunedì 4 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.30,  nei giorni del festival l’apertura è estesa anche al sabato e alla domenica dalle 17.00 alle 19.30. I suddetti coupon danno diritto ad un posto a

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Giovedì 14 marzo 2013 alle 20.45

Prosegue al Camploy la rassegna L’ALTRO TEATRO giunta quest’anno alla nona edizione.

In scena la Compagnia Lombardi - Tiezzi con Un amore di Swann di Marcel Proust nella traduzione di Giovanni Raboni e nella riscrittura drammaturgica di Sandro Lombardi. Interpreti Sandro Lombardi (uno dei maggiori esponenti della ricerca teatrale in Italia) che interpreta Swann, Elena Ghiaurov (Odette) e Iaia Forte (Madame Verdurin). Regia di Federico Tiezzi, “compagno di viaggio” di Lombardi in produzioni che hanno avuto grande rilievo anche all’estero, alcune con la sigla “Magazzini criminali” che rappresentò un’icona della postavanguardia in Italia.

Inserito nel primo dei setti volumi della monumentale Alla ricerca del tempo perduto, Un amore di Swann è un romanzo nel romanzo e pare pensato dal suo autore anche come “dramma” di grande, tragicomica teatralità. Tre sono i personaggi principali: Charles Swann, ricco ed elegante uomo di mondo, Odette de Crecy, bella cortigiana raffinata e opportunista per la quale lui perde la testa, e Madame Verdurin, ricchissima e snob, animatrice di un salotto nel quale nascerà l'amore tra Swann e Odette.
Un amore di Swann è la storia di un tormento, di un amore che diventa ossessione, malattia e rovina in una Parigi di fine Ottocento, in un mondo che pare collocarsi tra Balzac e

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Manea_e_Orsini_

dal 5 al 10 marzo 2013

Bertolt Brecht in musical: protagonisti Umberto Orsini e un’affiatata compagnia di giovani. Lo spettacolo è una satira sulla Germania hitleriana.

La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht è la settima e penultima proposta del Grande Teatro: l’opera che il drammaturgo-regista tedesco scrisse nel 1941 mentre era in esilio in Finlandia è in scena al Nuovo da martedì 5 marzo (alle 20.45) sino a domenica 10 nell’allestimento della fondazione Emilia Romagna Teatro e del Teatro di Roma. Il regista Claudio Longhi ha optato per una versione in musical di cui è protagonista Umberto Orsini – che per questo spettacolo ha ricevuto unanimi consensi dalla critica – affiancato da un cast giovane e affiatato. Pubblicato solo dopo la scomparsa di Brecht nel numero speciale che la rivista Sinn und Form gli dedicò nel 1957 (un anno dopo la morte) senza che egli avesse potuto rivederne il testo, il dramma è un’allegoria satirica dichiarata di Adolf Hitler nella Germania nazista: la sua ascesa al potere è rappresentata attraverso la carriera di Arturo Ui, immaginario gangster della Chicago anni Trenta, e attraverso i suoi tentativi di controllare tutto e tutti eliminando i concorrenti senza pietà.

La cronaca nera della Berlino anni Trenta invasa dalle squadre naziste viene così

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Ascanio-Celestini-Pro-Patria-m

Venerdì 29 marzo 2013 ore 20.45. Pro Patria, senza prigioni senza processi .
Fabbrica in coproduzione con Teatro Stabile dell'Umbria uno spettacolo di e con Ascanio Celestini

A chiudere la sezione Prosa della rassegna L'Altro Teatro è Pro patria - Senza prigioni, senza processi, uno spettacolo di e con Ascanio Celestini il cui incipit mette a fuoco la situazione carceraria: «I morti e gli ergastolani hanno una cosa in comune, non temono i processi.

I morti perché non possono finire in galera, gli ergastolani perché dalla galera non escono più».
Altrettanto efficaci nell’illustrare il rapporto giustizia-detenzione le considerazioni di un carcerato: «Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? C’è un limite? C’entra con la qualità della mela? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele. La statua della giustizia davanti al tribunale ha una bilancia in mano, ma entrambi i piatti sono vuoti. Non è una bilancia per pesare la frutta».
Anche per Ascanio Celestini, assurto a simbolo della seconda generazione del teatro di narrazione, è un ritorno al Camploy: nel dicembre 2009 vi aveva interpretato La

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Sabato 9 marzo (ore 21) e domenica 10 marzo (ore 17.30) 2013  Teatro Ristori – via Teatro Ristori, 7 a Verona

Ritornano a Verona Le Falìe di Velo Veronese per due attesissimi appuntamenti con il loro nuovo spettacolo Toni delle Croci, scritto e diretto da Alessandro Anderloni. Dopo sedici repliche da tutto esaurito nell'estate del 2012, la storia dello scalpellino dei Monti Lessini ,

Con Toni delle Croci Le Falìe hanno sollevato dall'oblio una figura dimenticata e alquanto misteriosa della storia di Velo. È la vicenda di Antonio Paggi, ricordato in Lessinia come l'uomo che costruì "la casa delle croci" nella minuscola contrada Bazani. Nato a Roveré di Velo il 7 dicembre del 1879, imparò presto l'arte di muratore e scalpellino, viaggiò per la Prussia e la Germania prima di essere mandato, come tanti altri poveracci, a fare una guerra che non voleva. Tornò nel 1916 dal Monte Croce Carnico con una ferita alla mascella: «Na schegia nel servel la l'à fato nar via de testa» dissero i suoi compaesani quando Toni si ritirò, in solitudine, ai Bazani e là iniziò a costruire la sua abitazione. Scolpì croci per tutto il resto della vita: sulle pietre angolari delle stanze, sulle lastre del pavimento, sugli stipiti di porte e finestre, sui muretti a

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2 Risate è il titolo dell'originale progetto di teatro comico del teatro Verdi di Pordenone che ha coinvolto nel percorso creativo 10  artisti del nordest (tra i quali il veronese Diego Carli) e nel ruolo di professore emerito della comicità Paolo Rossi. Due gli appuntamenti per questo primo anno: ...

- 22 gennaio 2013. ore 20.45 : 1° Dosaggio: (2 risate) Paolo Rossi - in caso di crisi - Conferenza comica con il "professore emerito"

- 26 febbraio 2013, ore 20.45 : 2° Dosaggio: (2 risate) e il resto manca - testi di autori diversi

Il progetto, durante la conferenza stampa, è stato illustrato dalla curatrice, Emanuela Furlan e dal coordinatore dei comici, Mirko Artuso, che ne ha sottolineato anche il valore di laboratorio, sia di confronto sul concetto di comicità che sui repertori, sia sulla scrittura comica in genere e la capacità di aver messo in rete comici di un ampio territorio che va da Trieste a Verona, con un'incursione a Milano e ha come fulcro Pordenone.

Sono intervenuti anche il presidente dell'Associazione Teatro Giovanni Lessio, il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, l'assessore provinciale alla cultura Nicola Callegari

Un rimedio certo per curare il trauma della vita al tempo dello spread e della crisi è l'ironia, la battuta fulminante, la satira. Ridi che ti

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