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Sabato 11 febbraio 2012 alle ore 21.00 nella cornice del rinnovato Teatro Ristori, si svolgerà un evento con allestimento straordinario: per la prima volta in Italia Il Suono Giallo, drammaturgia di Vasilij Kandinskij messa in musica da Alfred Schnittke nel 1974. L'Orchestra e il Coro dell'Arena di Verona saranno diretti da Pietro Borgonovo, con Alda Caiello soprano solista, le coreografie di Susanna Beltrami eseguite dalla sua compagnia di danza contemporanea; la Beltrami firma la regia assieme a Fabio Zannoni. Kandinskij da sempre interessato alle interrelazioni tra suono, colore, forma e movimento, nella sua giovinezza sognava di diventare musicista. In seguito fu molto attratto dagli esperimenti di Skrjabin con colore e musica, e divenne anche amico di Schönberg.

Il testo del Suono Giallo compare nel celebre almanacco pubblicato nel 1912 Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro): una sorta di libretto per una rappresentazione multimediale, il cui obbiettivo è di unificare musica, pittura e movimento coreografico. La prima stesura musicale del Suono Giallo si deve a Thomas de Hartman, ma la prima rappresentazione ebbe luogo solamente nel 1982 a New York, per la guida del direttore e compositore Gunther Schuller. Il libretto del Suono Giallo non è un libretto in senso tradizionale: è piuttosto un canovaccio, che indica le relazioni che devono intercorrere tra

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In scena da venerdì 27 gennaio, alle ore 20.30, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, seconda opera in programma per la Stagione Lirica e di Balletto 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. Regia e scene di Franco Zeffirelli, sul podio il Maestro Julian Kovatchev.

L'opera replica per 4 date: 29 e 31 gennaio, 2 e 5 febbraio 2012

Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, nell'attesissimo allestimento del Maestro Franco Zeffirelli, inaugura il 2012 per la Stagione Lirica 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico.

Pagliacci torna sul palcoscenico del Teatro Filarmonico dopo 10 anni di assenza (dal 2002) per la magnifica messa in scena di Franco Zeffirelli, sul podio dell'Orchestra areniana l'apprezzato Julian Kovatchev, la direzione del Coro è affidata ad Armando Tasso.

A Verona vedremo la terza versione di Pagliacci, ripresa dell'allestimento al Teatro Carlo Felice nel 2011 (la prima versione al Covent Garden negli anni Cinquanta e la seconda a Roma nel '92).

Un'opera verista dalle forti implicazioni metateatrali – che, per restituirle la dignità che merita, viene presentata nella sua autonomia – calata sul finire dell'Ottocento nell'ambiente violento di una Calabria arretrata e periferica. Della partitura di Leoncavallo, ispirata a un fatto di cronaca nera realmente accaduto, Zeffirelli ha aggiornato la lettura in una più stretta contemporaneità: «Pagliacci

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Ristori-pp_rgb_Alberto_PariseSabato 14 gennaio 2012 riapre il Teatro Ristori di Verona, dopo trent'anni di chiusura. L'ottocentesco teatro, parte della storia della città, è stato acquistato dalla Fondazione Cariverona nello spirito di operarne una "restituzione" alla città, affidando il progetto di recupero e restauro all' arch. Aldo Cibic. La direzione del teatro è stata affidata al dott. Angelo Curtolo.

Sarà la musica a riaprire il Teatro e per l'occasione è stato coinvolto uno degli artisti più creativi del panorama musicale italiano, il violoncellista Mario Brunello.

La serata concepita da Brunello ci riporta ad uno dei tempi più simbolici di questa città: Romeo e Giulietta.

Nella doppia veste di direttore e solista, assieme all'Orchestra dell'Arena di Verona, Brunello dirigerà di Čaikovskij l'Ouverture-fantasia Romeo e Giulietta ed eseguirà le Variazioni rococò per violoncello e orchestra. Nella seconda parte del concerto l'esecuzione di alcune tra le più celebri danze dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev saranno intercalate da letture e racconti che lo scrittore Alessandro Baricco dedicherà ai due personaggi.

Nel 1856 il Teatro fu così nominato in onore di Adelaide Ristori, considerata la maggiore attrice italiana dell'Ottocento, che qui conobbe grandi successi. La sera della riapertura verrà anche inaugurata una mostra a lei dedicata, con la straordinaria esposizione dei costumi teatrali originali.

Il palcoscenico del Ristori
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falstaff-1largeMartedì 13 dicembre 2011, alle ore 20.30, Falstaff di Giuseppe Verdi inaugura la Stagione Lirica e di Balletto 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico. Il nuovo allestimento è affidato al regista Luca Guadagnino e la direzione d'orchestra al Maestro Daniele Rustioni.

L'opera replica per 6 date, l'ultima la notte di San Silvestro per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo: 15, 18, 20, 22, 29 e 31 dicembre 2011.

Come da tradizione, martedì 13 dicembre nella sera di S. Lucia prende il via la Stagione Lirica 2011-2012 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico con un nuovo allestimento di Falstaff, ultima opera di Giuseppe Verdi. Falstaff torna sul palcoscenico del Filarmonico dopo sei anni di assenza con un team creativo che vede impegnati giovani talenti: la direzione dell'Orchestra areniana è affidata al Maestro Daniele Rustioni, la messa in scena all'apprezzato regista cinematografico Luca Guadagnino alla sua prima regia d'opera, nome che ha rappresentato l'Italia ai Golden Globe 2011 per il miglior film straniero con Io Sono l'Amore.

Le scene in stile mediorientale sono firmate da Francesca di Mottola ed i variopinti costumi da Antonella Cannarozzi, nomi già affermati nel mondo del cinema. La Cannarozzi ha infatti concorso all'Oscar 2011 per i costumi del film di Guadagnino Io Sono l'Amore. Il lighting

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Vassilisa_la_bellaIl Circolo Ufficiali dell'Esercito di Verona propone la sua tradizionale rassegna invernale di teatro nel salone delle feste di Castelvecchio.

Si riaprono i portoni del castello scaligero nel nome del teatro. Il Circolo Ufficiali dell'Esercito, all'insegna dell'ospitalità che lo caratterizza, propone alla città la sua storica rassegna di teatro invernale nel salone delle feste di Castelvecchio, dopo il successo dell'iniziativa estiva sulla terrazza sull'Adige. Continua quindi la collaborazione con il Teatro Impiria per la direzione artistica di Andrea Castelletti per questa iniziativa pensata e voluta dal Generale Modaudo, regista della storica compagnia Filodrammatica Partenopea. "Teatro al Castello" è il titolo della rassegna che raccoglie quattro spettacoli di prim'ordine, rivolgendosi non solo ai Soci ma all'intera cittadinanza che potrà così scoprire uno spazio di Castelvecchio non liberamente accessibile ed apprezzare lo spirito di accoglienza del Circolo Ufficiali.

Gli spettacoli si terranno tutti al venerdì, con inizio alle ore 21.00. Ad aprire il cartellone sarà proprio il Teatro Impiria il 25 novembre con il suo nuovo spettacolo, ampiamente apprezzato al suo debutto estivo, dal titolo "America" scritto da Raffaello Canteri. Lo spettacolo racconta la vera storia di una famiglia che dalla Lessinia emigra in California, in una landa desolata chiamata Hollywood, per divenire infine miliardaria. Uno spaccato di 100 anni di Storia attraverso tre

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Torna al Teatro Camploy, dal 2 dicembre al 21 aprile, la rassegna L'altro teatro organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Verona in collaborazione con Arteven (CircuitoTeatrale Regionale) e con il sostegno della Regione del Veneto e del MIBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Quattordici gli appuntamenti che nell'arco di cinque mesi proporranno una selezione di spettacoli di teatro d'innovazione e di ricerca e di danza contemporanea. Undici di questi, selezionati nel variegato panorama nazionale, tre (novità di quest'anno) proposti invece fuori abbonamento da tre realtà teatrali cittadine. L'obiettivo è ancora una volta proporre al pubblico modalità e approcci al teatro e alla danza che vanno al di là delle concezioni canoniche tipiche dei grandi palcoscenici e delle stagioni tradizionali. Giunto alla sua ottava edizione, L'altro teatro rinnova dunque la sua offerta innovativa proponendo il meglio di quanto prodotto negli ultimi mesi in Italia.

Nell'ambito della prosa – incentrata quest'anno sul teatro di parola – spaziando da rivisitazioni di Pirandello a commistioni di Gadda e Shakespeare, da Senso proposto in parole e musica a Natalia Ginzburg e al mito della Duse. Per la danza col contemporaneo "made in USA", il tango, lo stravolgimento di classici come Il lago dei cigni e Coppelia, la Traviata di Verdi rivista in chiave

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